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Ronnie era in prigione da solo 3 giorni e in quei soli tre giorni di prigionia aveva represso ogni sentimento all'interno dell' enorme tuta arancione che indossava .
Aveva 2 compagni di cella : uno non parlava mai e l'altro non faceva altro che sfogliare riviste porno.
Un giorno il primo dei due fu picchiato e Ronnie, come c'era da immaginarsi si mise subito in mezzo per difendere il suo compagno, non lo toccarono con un solo dito, la sua pelle era solo di una persona, voleva essere toccata solo  da quella persona.

Dopo quella piccola rissa il suo compagno cominciò ad aprirsi, ogni giorno sempre di più.
Si chiamava Jacky, era dentro per aver ucciso l'amante di sua moglie, era simpatico e sorrideva spesso. Jacky rideva spesso e volentieri, presentò a Ronnie alcuni suoi amici , tutte persone per bene si intende , per quanto possano essere per bene le persone che stanno in carcere.

"Allora Ronnie, sappiamo che ti piace quello che abbiamo noi maschi!" Scherzò il tizio della cella di fronte.
"Sta zitto." Gli aveva sibilato lui in risposta.
"Hey hey , non voglio offenderti , anche mio figlio è come te... sono dentro per colpa sua" C'era una nota di amarezza nella sua voce, ma Ronnie non ne capì il perché.
"Io non sono gay. Non mi piacciono tutti gli uomini. Ne amo uno solo."
"Quali nobili parole è in grado di dire un cuore che conosce il giorno della sua fine "
Ronnie tacque.
Tacque a lungo.

Il silenzio di Ronnie non cessò , andy andò a trovarlo, e stette li di fronte a Ronnie guardandolo, cercando il suo sguardo, desiderandolo con tutto se stesso. Le ore passarono,  ne passarono 3 e alla fine Andrew piuttosto triste se ne stava andando senza aver sentito nemmeno una volta la voce di Ronnie.
" Ron io ... io devo andare..."

"Resta per favore..." Dalle labbra gli uscì una voce roca e ruvida .

"Perché ?" Gli aveva chiesto andy.

"Lasciati guardare... ancora per un minuto, ancora per un secondo... di te non voglio scordare nulla amore..."

Andrew sorrise e si rimise dov'era.

"Dio andy... se solo sapessi... quanto mi manchi ... non voglio stare qui..."

"Ronnie ... m - mi dispiace ..."

La sirena squillò e fece si che le loro anime si strappassero di nuovo.

Amara la vita può sembrare senza la cara persona , ancor più aspra può essere quando anima amata non cammina al nostro stesso passo. Anche mangiando zucchero misto miele , comprendere non si può la dolcezza che del vino di amore versa nelle coppe legate di due cuori che battono all'unisono.

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Mancavano ormai pochi giorni alla fatidica alba in cui Ronnie se ne sarebbe andato.
Andrew non menti va a se stesso ,tanto meno agli altri : soffriva.
E la sua sofferenza raggiunse il limite quando una lettera arrivò dal penitenziario.

Per Andrew,
Scusa se tutto ciò che volevo dirti a voce lo scrivo qui , ma quando ti guardo mi perdo e non mi ritrovo, il tuo viso lo guardò da troppo tempo eppure, ho sempre bisogno del tuo sguardo nel mio .
Sappi che ti amo , mi dispiace averti fatto stare in silenzio per ore quel giorno al posto che riempire la stanza di nostri "ti voglio" Perché questa la realtà : ti voglio.
Dio solo sa cosa sarei capace di fare per poterti riavere.
Potrei vendere i miei occhi per poterti rivedere un'ultima volta.
Venderei anche le mie dita per poterti sfiorare ancora.
Ma ora devo andarmene, perdonami se ti abbandono anche io.
Il tuo ricordo sarà impresso nella mia memoria per sempre, ti amo, mi mancherai e ricordati che io ci sarò sempre con te e la tua immagine perfetta con me , non è il tuo turno di morire ma il mio.
Spero che la vita senza di me non sia troppo dura ma ora devo morire.

Per sempre tuo,
Ronnie

kill all your friends.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora