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Tutto scorre.

I giorni passavano senza volersi fermare, Ronnie implorava pietà, voleva solo che arrivasse il giorno in cui l'eterno riposo avrebbe avvolto o lui o Andrew.

Gli si aprirono gli occhi, vide la luce tiepida del sole di gennaio scorrere timida sul suo corpo e su quello che aveva accanto. Ronnie constatò la presenza di un altro corpo accanto al proprio, i suoi sensi si acutizzarono in un secondo ma mentre il suo istinto stava prendendo il sopravvento, due occhi cristallo di ghiaccio si mescolarono con i suoi fatti di terra arsa dal fuoco. E il corpo reagiva da solo, anzi esigeva qualcosa che spesso Ronnie aveva sentito chiamare "amore" e "dolcezza" , e quelle sensazioni gli si infiltravano dentro come se la corazza di metallo che indossava fosse diventata un colabrodo, non chiedevano permesso facevano proprio ciò che volevano : camminavano sul suo petto, scendevano con dolcezza verso i suoi addominali, risalivano per un fianco battendolo palmo a palmo inciampando sulle sue costole in vista, poi arrivavano sulla sua spalla che forse era troppo alta per essere scalata e allora andavano su per il suo collo e ridisegnavano la "R" sulla sua tempia; alla fine le sensazioni osavano e gli chiudevano le labbra, e su quelle labbra moriva la sua voce e s' alzava il grido folle del suo cuore nel tentativo di rimanere integro, senza sciogliersi tra le dita di quello che era la fine e l'inizio di tutto.

Poi gli occhi di ghiaccio gli parlarono:

"Forse non sarei ...come sono adesso...
forse non avrei...questa forza addosso,
forse non saprei...
neanche fare un passo,
forse crollerei... scivolando in basso...
invece tu sei qui,
e mi hai dato tutto questo ...
e invece tu sei qui
mi hai rimesso al proprio posto,i più piccoli ,pezzi della mia esistenza
componendoli
dando loro una coerenza... "

Ronnie senza fiato gli sussurrò :

"forse non avrei... mai trovato un posto....
forse non potrei...regalarti un gesto ...
forse non saprei... neanche cosa è giusto,
forse non sarei...neanche più rimasto,
invece tu sei qui
sei arrivato per restare
invece tu sei qui
non per prendere o lasciare ...
ma per rendermi
ogni giorno un po' migliore
insegnandomi la semplicità di amare "

Sentì l'anima accanto a lui vibrare, e continuò:

" è bello il mondo insieme a te
mi sembra impossibile,
che tutto ciò che vedo c'è...da sempre solo che ...io non sapevo come fare
per guardare ciò che tu mi fai vedere,
è grande il mondo insieme a te !
è come rinascere !
e vedere finalmente che, rischiavo di perdere mille miliardi e più di cose...
se tu non mi avessi fatto
il dono di dividerle con me..."

Andy guardò Ronnie negli occhi, erano sinceri, non erano più famelici e pieni di rabbia erano colmi di dispiacere per le azioni commesse nel passato. Entrambi lo sapevano che quella quiete era solo fatta di secondi, prima o poi Ronnie avrebbe sentito di nuovo il bisogno di uccidere e l'ultima vittima era andy .
"Ronnie ... p-potresti restare..." aveva sussurrato contro il suo petto.
"Qui con te?"
"S-si..."
"Non posso dolcezza, non posso proprio..." La sua voce era era piena di amarezza ma il tono era dolce e davvero triste: si sentiva che non voleva andare via.

Passarono i minuti.

Passarono le ore.

Arrivò la sera e Ronnie andò via, senza fare rumore mentre Andy di nuovo dormiva ; quando fu a casa sua si sentì solo, molto solo, si guardò intorno e comprese che aveva dimenticato cosa si provasse ad uccidere, a sentire il suono straziante delle grida del futuro morto, non riusciva a focalizzare la sensazione della carne che si tagliava sotto la sua lama, nulla ricordava del colore del sangue tra le dita.
Continuando a cercare risposte che non sarebbero mai state trovate qualcuno bussò alla porta.
Con grande sforzo gridò di entrare a chiunque fosse.
La figura che fece capolino dalla porta e che scorse mentre i suoi occhi volavano persi nella stanza la ricordava bene : era il suo committente.

kill all your friends.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora