Capitolo dieci

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Era rimasto a casa tutto il giorno e straordinariamente gli era andata bene così. Tra una bevanda fresca ed un'altra, Harry era riuscito a godersi quel pomeriggio in beatitudine, se pur da solo. Avrebbe voluto ignorare il fatto che il motivo poteva essere solo la ricomparsa di Louis, ma le parole sono più facili dei fatti, questo è risaputo. L'ora di cena è ormai passata da qualche minuto, adesso se ne sta sdraiato sul divano mezzo nudo, sua madre è uscita a cena con delle amiche per quel sabato sera e lui ne era contento, voleva che anche lei si svagasse un po' e non si stressasse troppo per i suoi problemi. Afferra il cellulare e non è sorpreso quando trova un paio di messaggi da Chris e Michelle. Tanto meno sorpreso è quando li legge.

Chris: A che ora stasera?

Chris: Dai cazzone, alza quel culo rotto dal divano.

Per poi passare alla dolcezza di Michelle.

Michelle: Harry io già devo prenderti a pugni per parecchie cose che TU SAI, non farmi affaticare pure per venire fino da te, sennò i pugni raddoppiano.

Harry si limita a sorridere di quei messaggi e riposare la testa sul bracciolo del divano. Era così fuori dal mondo in quel momento, come se fosse richiuso nella sua bolla. Sapeva che tutto questo era dovuto alla scarica di forti emozioni improvvise che lo avevano colpito senza premura. Harry era stato affondato e adesso aveva avuto bisogno di un po' di tempo per se stesso, per riflettere. Casa sua era stata la sua isola per quel giorno, tempio dei suoi pensieri e sentimenti. Si era preso una pausa, ma adesso i suoi amici sembravano volerlo soccorrere dal naufragio ad ogni costo.

Harry: Che intenzioni avete?

Domanda sul gruppo che aveva insieme a loro su whatsapp e decide finalmente di alzarsi dal divano e spegnere la tv. Il cielo quella sera era di un azzurro intenso, tendente al blu, opaco, piacevole. Harry lo osserva per un po' prima di immaginare un paio di occhi.

Michelle: Andiamo a berci qualcosa, vestiti. Ti voglio pronto per le 9.15.

Harry: Ma manca mezz'ora!

Michelle: Motivo in più per muoverti. A dopo ;)

Harry scuote la nuca e lascia il cellulare sul tavolo. La sua testa sembra quasi restare calma, i suoi pensieri in ordine, fino a quando però, si rende conto che ora c'era Louis e che quella sera poteva essere insieme a loro. L'agitazione sembra divorarlo da dentro perché ancora non ha parlato con Niall, ancora non ha parlato con nessuno dei suoi amici del suo ritorno e del loro riavvicinamento. In realtà non saprebbe definirlo neanche lui, ma questo non lo giustifica. Sta per andare in pallone ma il suono del campanello lo salva, forse.

<<Cassie?>> è sorpreso quanto sollevato di trovare lei dietro la porta.

Lei gli accenna un sorriso amichevole, il viso contornato dai suoi capelli biondi.

<<Ti disturbo?>> chiede lei.

<<No, no figurati. Entra.>>

E con la seconda visita a sorpresa nel giro di un giorno solo, Harry fa spazio a Cassie, chiudendo poi la porta dietro di loro. La porta in cucina, dove versa per entrambi due bicchieri di thè freddo, avvisandola che era in ritardo per la serata e che quindi doveva prepararsi in fretta. Cassie annuisce e lo segue in camera, se pur con un espressione strana in volto.

<<Passano anche gli altri da qui?>> domanda, mentre cerca una camicia a quadri.

Cassie si siede sul letto.

<<No, non sanno che sono venuta.>>

Harry nota uno tono di voce diverso dal solito, per questo si volta con le mani che abbottonano la camicia.

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