Capitolo undici

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<<Dai cretino, dammele!>> ordina Harry in piedi in mezzo alla sua stanza, nudo.

Louis sta morendo dal ridere nel prendersi gioco di lui, sventolando in aria due pinzette per capelli.

<<Perché? Avevi mica intenzione di mettertele per uscire?>> sorride divertito.

Le possibilità che Harry stia pensando ad un modo per uccidere Louis sono molto alte in quel momento e l'avrebbe anche fatto, se solo Louis non si trovasse in balcone. Perché dovevano esistere persone come lui? E soprattutto perché Harry ne era innamorato? Domande a cui mai avrebbe trovato risposte.

<<Non rompere le palle e dammele!>> ripete, più forte.

<<Ma non sono ancora riuscito a guardarle con attenzione. Oh, ma guarda che bella questa margheritina>> continua, accarezzando i petali di quel piccolo fiore di plastica.

A quel punto Harry cede, se ne frega della propria dignità e prende la rincorsa per andare a riprendersi quelle dannate pinzette. Ma Louis scatta in avanti, salva il sedere nudo di Harry e fugge dentro la camera, evitando un loro colpo frontale. Harry lo segue, rischiando di inciampare sui fottutissimi vestiti di Louis sparsi sul pavimento e si blocca, sudato ed esasperato, quando lo vede salire in piedi sul letto.

<<Scendi>> gli ordina subito.

Louis sorride ed Harry riconosce immediatamente quell'aria strafottente.

<<Tu mettitele>> contratta.

<<Cosa?! No! Non le metterò mai insieme a te!>>

<<Eddai, sono così curioso di vedere com->>

Non ha il tempo di finire la frase che Harry si arrampica sul letto e con uno strattone lo butta giù, facendolo cadere con le spalle contro il materasso. Lo incatena sotto di sé, posizionandosi a cavalcioni e gli blocca i polsi sopra la testa. Punta lo sguardo offeso ed imbronciato nel suo e Louis non riesce a smettere di ridere.

<<Perché sei così irascibile? A me saresti piaciuto>> ammette, accompagnato da un sorrisino.

<<Non è vero, mi avresti solo preso per il culo.>>

<<Okay, forse avrei riso un po' ma!>> Harry lo fulmina con lo sguardo <<sai che ti avrei trovato comunque bellissimo.>>

Quelle parole sembrano addolcire Harry per qualche secondo, infatti Louis riesce a sollevare la testa e unire le loro labbra in un bacio morbido, un po' rumoroso per gli schiocchi, ma pur sempre piacevole. Non ha intenzione di smettere di giocare però, quando ne approfitta della distrazione di Harry per ribaltare in un attimo la situazione ed infilarsi in mezzo alle sue gambe. Lascia che le pinze cadano sul letto e si concentra su di Harry, che adesso lo sta osservando curioso.

<<Sei ancora nudo, tu>> constata, abbassando lo sguardo.

Harry arpiona i suoi fianchi con le mani e sospira.

<<Faceva troppo caldo sta notte.>>

<<Quando?>> domanda, il suo sguardo glaciale di nuovo nel suo <<mentre ti scopavo, o mentre provavi a farmi venire soltanto leccandomelo?>>.

E bastano queste parole sporche per cambiare l'atmosfera in un attimo e fare eccitare Harry come un pazzo. Dannazione, era fottuto, con Louis era sempre così. Mai sarebbe resistito a lui, mai sarebbe stato capace di rifiutarlo. Mai il suo corpo, avrebbe smesso di reagire alla sua presenza. Louis era la sua condanna, ed Harry si sarebbe fatto ammazzare senza muovere un muscolo.

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