Twelve

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Suonò la sveglia. Guardai il telefono per spegnerla, la spensi s poi mi misi a pancia in su.
Mi girai nel letto e guardai Benjamin dormire. Dopo averlo guardato per una mezz'ora suonò un altra sveglia e lì mi alzai. Andai verso l'armadio. Ero indecisa su cosa mettere, di solito era Benji che mi consigliava cosa mettere. Optai per gli skinny jeans e una maglia bianca. Era tipo enorme, era disicuro di Benjamin.
Andai in bagno, mi spogliai e mi buttai sotto la doccia. Pensai a come poteva essere successo tutto questo, intendo tutto il casino che aveva creato la bionda arrivando di nuovo, facendo sentire. Era nata per fare casino quindi doveva farlo anche tra me e Benji. Non poteva andare tutto bene.
Uscii dalla doccia, mi asciugai e mi vestii in fretta. Mi truccai come al solito, sistemai i capelli e tornai in camera. Presi gli occhiali da vista e il telefono. Misi le VANS e scesi velocemente in cucina.
Andare a scuola non era la cosa che volevo più al mondo, ma almeno mi avrebbe distaccato da quei problemi per un po' di tempo. Anche se cinque ore erano poche, potevo non pensarci per cinque ore.
Arrivai a scuola e aspettai fuori finché la campanella delle 8:10 non suonò per l'inizio delle lezioni.
Entrai in classe senza salutare nessuno, notai che Giulia non c'era, che palle, dovevo stare da sola tutto il giorno.
Mi sedetti al mio banco tirai fuori il necessario e misi una cuffietta nelle orecchie.
Prof: "Zottarel la giustifica"
Io: "certo prof, arrivo." Presi la busta del libretto dalla cartella, misi il libretto sul banco e controllai se c'era la firma di Federico. Cazzo cazzo cazzo. Feci finta di tossire, mi misi il libretto dentro la maglia e presi il telefono.
Io: "prof posso andare in bagno? Non mi sento molto bene"
Prof: "certo, se ti senti peggio vai in infermeria e torna in buona salute."
Io: "certo prof grazie"
Uscii dalla classe ed andai in bagno. Presi il telefono e digitai il numero di Federico.
*in chiamata*
Fede: "dimmi tutto piccola"
Io: "vieni a scuola, mi sono dimenticata di farti firmare la giustifica dell'assenza. Se vado in classe senza mi ammazza"
Fede: "mi vesto e arrivò okay?"
Io: "okay ma sbrigati"
Fede: "di al prof che stai male"
Io: "l'ho già fatto Fede" Risi.
Fede: "che brava bimba. Aspettami piccola."
Buttò giù e io mi misi seduta in corridoio.
Giocai con il telefono per dieci minuti più o meno, ma quanto ci voleva a vestirsi? Imprecai e continuai a giocare con il telefono.
Dopo un paio di minuti arrivò la bidella e si avvicinò a me.
Bidella: "Zottarel giusto?"
Io: "sisi sono io perché?"
Bidella: "sono arrivati 'i tuoi salvatori' così dicono. Sono giù vuoi che lo faccio salire?"
Io: "si grazie mille." Riflettei un attimo su quello che aveva detto la bidella. 'Sono arrivati i tuoi salvatori.' Io avevo chiamato solo Federico. Non dirmi che c'era anche Benjamin. No ti prego no.
Vidi il biondino salire le scale seguito dalla persona che meno volevo vedere in questo mondo. Quella persona era seguita da una cosa con i capelli biondi di plastica. Ma ora era rosa. Ma fino a ieri era bionda e adesso rosa, what a fak? Ma la vera domanda era: che ci facevano quelli qui?
Io: "io avevo chiamato solo Federico, non la barbie finta e Ken." Feci l'occhiolino ai due e guardai Fede in cagnesco.
Fede: "dai dammi il libretto" gli diedi il libretto a Fede che mi firmò la giustifica, gli presi il libretto dalle mani e andai verso la classe.
Fede: "non mi saluti neanche?" Urlò.
Io: "vaffanculo Federico." Urlai anche io. Aveva portato Benjamin e Greta qui per cosa? Sapeva che ci stavo male e me li porti qua? Mamma mia che rabbia.
Entrai in classe e buttai il libretto sulla cattedra.
Io: "ecco la sua giustifica prof, ora posso uscire?"
Prof: "vai pure, domani torna però" annuii, presi al mia cartella misi tutto dentro e andai alla porta. La aprii e poi mi fermai.
Io: "Grazie prof, arrivederci e buona lezione" aprii di nuovo la porta ed uscii. Andai verso l'uscita e quando fui davanti alla porta della bidella uscii Federico, Benjamin e la barbie. Guardai tutti e tre in cagnesco e andai verso l'uscita.
Uscii presi le cuffiette e le infilai nel telefono, accesi la musica e cominciai a camminare.
Qualcuno mi prese il polso e mi fermò. Mi girai e vidi la Barbie. Ma che cazzo voleva da me?
Cercai di togliermi di dosso le sue mani ma non ci riuscii.
Io: "mi spieghi che cazzo vuoi da me?"
Greta: "quando tu mi spiegherai cos'hai contro di me si."
Io: "sei bella okay? Sei magra. Sei alta. Hai i capelli belli. Sei bella anche con uno straccio addosso. Attiri i ragazzi e anche i ragazzi come Benjamin. Ho paura okay? Ho paura che tu mi possa portare via Benjamin. So quanto è stato attratto per te e forse anche innamorato. Io lo amo e pensare ad una vita senza di lui non riuscirei neanche ad immaginarla. So già che lui potrebbe cadere nelle tue grinfie e lasciarmi. E non voglio. Non voglio."
Greta: "vedo che mi conosci molto bene."
Posso tirargli un pugno? Posso? Almeno dopo non è più così bella.
Io: "ora dimmi che cazzo vuoi. Tu hai saputo quello che volevi, ora tocca a me"
Greta: "niente volevo solo sentirti dire quelle cose, le sapevo già. So già che Benjamin cadrà nelle mie grinfie, ahahah è ovvio. Sai il messaggio che gli ho scritto? Era solo perché non avevo più gente che mi ronzava intorno e mi sentivo sola, tutto qui." Rise. Che stronza.
Io: "sei una fottuta stronza." Gli tirai uno schiaffo e mi liberai dalle sue mani. Mi girai per andare via ma lei mi prese dal cappuccio. Mi girai e la presi per i capelli, lei fece lo stesso e mi diede un calcio in pancia. Gli diedi un pugno sul seno e lei mi diede due o tre sberle.
Dopo un po' arrivarono Benji e Fede di corsa. Benji andò direttamente da Greta e la prese da dietro staccandola da me. Rimasi scioccata, non ci potevo credere. Scoppiai a piangere. Federico venne da me e mi asciugò il saghe che mi stava uscendo dal labbro.
Benji: "perché l'hai fatto Marghe?"
Io: "sei andato da le, e non da me. Sei uno stronzo. Come lei. Quando ti accorgerai di quello che ti fa sarà troppo tardi." Cercai di alzarmi ma fu invano, rimasi per terra a piangere, con Federico difianco.
Fede: "Benjamin è tutta colpa tua, sappilo."
Benji: "Fede non metterti in mezzo anche te cazzo"
Fede: "guardale cazzo, si sono fatte a botte per te, e tua morosa ha un labbro spaccato solo per te"
Benji: "non è mia morosa"
Alzai lo sguardo e guardai Benjamin. Scoppiai a piangere.
Io: "D-davvero?"
Benji: "davvero."

Grateful ||Benjamin MascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora