Thirty

3K 240 55
                                    

Benji: "ehi dai, no non piangere ti prego" sbuffò con la faccia triste. Abbassò la testa e poi mi guardò di nuovo.
Una lacrima gli stava rigando tutta la guancia, volevo essere lì ad asciugargliela.
Vedendo quella scena, misi le mani in faccia, coprendomi la faccia da panda che avevo acquisito nel giro di due minuti.
Benji: "mi manchi anche tu"
Le sue lacrime continuavano a scendere, e come le mie, non riuscivano a fermarsi, volevano essere asciugate dalla persona giusta.
Io: "d-davvero?" Lo guardai fisso, lui in qualche modo stava ricambiando lo sguardo anche se sballato a causa della telecamera.
Benji: "si tantissimo"
Scoppiai a piangere di nuovo, questa volta era quella più disastrosa.
Mi buttai sul cuscino e cominciai a singhiozzare su di esso. Era ormai pieno di segni neri dappertutto, ma poco mi importava.
Benji: "Marghe seriamente, non ti prendo in giro" singhiozzava, era dolcissimo.
Io: "Ben, siamo a più di mille chilometri, in sto momento vorrei abbracciarti ed asciugarti le lacrime ma non posso perché tu sei lontano da me e io sono lontana da te"
Io: "mi dispiace Ben, scusa per tutto" 
Benji: "no ehi, sono io che mi devo scusare, ti ho fatto passare le pene dell'inferno per una che pensa solo a se stessa. Scusa veramente scusa, ti amo cazzo. Si ti amo. Non l'ho mai detto seriamente a nessuno, perché non ho mai amato nessuno come ho amato te. Ho passato i mesi peggiori della mia vita, solo per convincermi che non ero innamorato di te, ma cazzo è impossibile, ti amo, ti amo"
Sorrisi e lui ricambiò il sorriso.
Avevo sperato fino all'ultimo di sentire queste parole. Essere innamorata di lui è la cosa più difficile al mondo e sentire che anche lui mi ama, è come quando un bambino dice la prima parola che i suoi genitori saltellano per casa per settimane solo perché ha detto 'mamma'. Io potrei saltellare per casa solo perché Ben mi ha detto ti amo, aspettavo il suo ritorno da mesi quindi si, mi merito di saltellare per casa per una settimana intera.
Io: "dio Ben" le lacrime scesero ancora, sorrisi più che mai e gli mandai un bacino, fece finta di prenderlo e poi rise facendo ridere anche me.
Benji: "ho capito di aver sbagliato. Ho sbagliato a lasciarti per Greta, forse lo sai meglio di me."
Non dissi niente. Anche perché che potevo dirgli?
'Beh dai hai fatto un enorme cazzata lasciandomi, Greta è una Troia e beh sai L ammazzo se la vedo di nuovo. Sei un pezzo di merda ma ti amo, si dai tutto semplice'
Non potevo rovinare sto momento, era la prima volta che lo vedevo piangere, nella mia camera, per me.
Amarlo era la cosa più bella che potessi aver fatto al mondo. Come lui ha detto che non ha mai amato nessuno come ama me, anche per me è la stessa roba.
Il primo amore non si scorda mai, lui dopo mesi e mesi passati a piangere non l'ho neancora dimenticato, e mai lo farò.
Credo che il nostro amore sarà una delle cose che racconterò ai miei figli, magari quando avranno 14/15 anni, così potranno capire e non avere l'istinto omicida della loro madre verso le troie dai capelli colorati troppo.

Sorrisi, non potevo fare altro che sorridere.
Era tornato, finalmente era tornato quello che reputavi l'uomo della mia vita, l'unico ragazzo che era stato capace di farmi innamorare di lui, era tornato.
Cosa potevo avere di più dalla vita?
Niente.
Adesso mancava solo che far pace con Fede, ma adesso c'è Benjamin.

Continuammo quella conversazione forse troppo imbarazzante per un bel po', più di due ore, e beh, sono state le due ore più belle del mondo.
Dopo essere stati al telefono due ore, misi il pigiama dei Minions e legai i capelli in uno chignon. Lo guardai allo specchio e vidi che era tipo perfetto.
Non vi capita mai che quando siete in casa vi viene lo chignon perfetto e poi quando devi fartelo per uscire viene sempre na merda? Beh a me capita sempre ed è una cosa che odio tantissimo.
Andai verso il bagno, presi il mio spazzolino ed incominciai a spazzolarmi i denti. Appena finii mi asciugai la bocca sull'asciugamano, andai verso l'armadietto, lo aprii e presi lo struccante e i dischetti di cotone per struccarmi. Appena finii misi giù tutto e poi ritornai in camera mia.
Mi misi sul letto ed incominciai a pensare a quello che era appena successo.
C'è nel senso, è successo seriamente o è tutto un sogno? Perché se é un sogno non svegliatevi, voglio viverlo fino in fondo e  sapere come andrà a finire. Si voglio saperlo, voglio vedere se andremo avanti e se anche la nostra storia finirà con il 'e vissero felici e contenti'.

Le ore passavano e io non riuscivo a dormire per i troppi pensieri che avevo in testa.
Sentii suonare il campanello, sobbalzai in aria e guardai verso il comodino, presi il telefono e guardai l'ora. 04:17am.
Pensai che fosse mio fratello, mia sorella o Tommaso, o addirittura tutti e tre insieme che tornavano da una festa mega ubriachi.
Presi le calze antiscivolo, me le misi addosso e poi scesi veloce le scale.
Appena arrivai alla porta sentii suonare il mio telefono.
Volai su per le scale per poi arrivare in camera e prendere il telefono.
Benjamin, WhatsApp.
Benji: "daii"
Questo ragazzo è malato.
Mentre gli rispondevo con un 'dai che?' Scesi le scale ed andai verso la porta.
Appena aprii la porta delle labbra si attaccarono alle mie.
Sbarrai gli occhi, cercavo di capire chi era, ma non riuscivo ad identificare la persona che si era attaccata a me.
Mi strinse di più le sue mani sulla mia faccia e cercò di approfondire il bacio.
Sentii dei pallini sotto il labbro, erano freddi, molto freddi.
Mi staccai e sorrisi.
Benjamin.


TAN TAN TAN TAN TAN
OKAY STOP, BUONA LETTURA.
-Margherita.

Grateful ||Benjamin MascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora