Twenty-four

2.4K 217 8
                                    

Sei giorni

Sono passati sei giorni da quando è andato via.
Non si è mai fatto sentire da nessuno, non ha mai chiamato.
Sono passati sei giorni, sono stati i gironi peggiori della mia vita.

Ho passato il primo giorno a mangiare. Dopo che se n'è andato ho pianto un paio di volte, poi mi sono avvicinata alla cucina e non mi sono allontanata da lì fino a quando Fede non mi ha avvertito che andava a dormire.

Il secondo giorno è stato un po' più lieve.
Alla mattina sono andata a scuola, solo che dopo tre ore sono tornata a casa con la scusa del mal di pancia.
Quando Fede è venuto a prendermi ha mimato 'B', quel ragazzo capisce senza che tu gli spieghi niente.
A casa ho dormito, pianto, guardato il suo ultimo accesso, ascoltato musica, pianto, dormito e poi ancora il suo ultimo accesso. Ogni volta che lo guardavo era online, ho pensato molte volte che si annoiava, ma con la Menchi non ci si annoia mai.

Il terzo giorno è stata una catastrofe.
Data la notte insonne del giorno prima per il pianto non controllato, non sono andata a scuola.
Fede è andato in studio a registrare, ma senza Benji, è venuto a casa dopo un ora.

Il quarto giorno, ho combattuto per non alzarmi dal letto, ma Fede mi ha praticamente buttato per terra, e contro la mia voglia, sono andata a scuola. Là tutti mi hanno guardato male, tutto il giorno, apparte Giulia ovvio, lei sa tutta la storia.

Il quinto giorno ho ricevuto una chiamata. Ho sperato fino all'ultimo che fosse Benjamin, ma alla fine era mio fratello. Non gli ho risposto.

Il senato giorno è oggi, e non è iniziato molto bene.
Mi sono svegliata da un paio di ore, e mio fratello mi sta tartassando di chiamate.
Non so bene cosa voglia, ma prima o poi dovrò rispondere.
Sentii il mio telefono suonare per la migliardesima volta, e questa volta risposi.
*in chiamata*
Io: ehi
Nicolas: ti fa così schifo rispondermi?
Io: no, non ho preso in mano il telefono per cinque giorni, quasi sei, è per quello che non ti ho risposto
Nicolas: scommetto che c'entra quel Mascolo, giusto?
Io: seh
Nicolas: motivo in più per la mia chiamata. Ti ho preso dei biglietti per venire qui, dir la verità li ho presi anche per quel Mascolo, non mi avevi detto che non stavate più insieme.
Io: è tre mesi che non stiamo più insieme, sei indietro su tutte le cose che succedono qui.
Nicolas: beh si, allora vieni?
Io: credo che cambiare aria mi faccia bene. Vengo, ma il secondo biglietto?
Nicolas: porta Fede
Io: dovrei portare anche la Ju
Nicolas: mi dimentico che quello sfigato è fidanzato ahaahah
Io: dai poverino
Nicolas: hai l'aereo alle 18, vedi di essere a Malpensa alle ore giuste.
Io: ma sei scemo? Adesso me lo dici? Ma sai che ore sono?
Nicolas: è tutto ieri che ti chiamo per fartelo sapere, ma tu non prendi il telefono in mano da sei giorni
Io: ahhh, quanto ti odio!! Ci vediamo sta sera. Ti voglio bene.
*fine chiamata*
Buttai il telefono immediatamente sul comodino. Attaccai il carica alla presa e lo infilai dentro il telefono.
Corsi dall'altra parte della stanza, presi tutte e tre le bombe (carica portatili) e lo misi in carica immediatamente.
Perché devo avere dei fratelli così stronzi? Non poteva avvisarmi prima?
Okay, so che è anche colpa mia, non ho toccato il telefono per una settimana, aspettando una sua chiamata, è appena ne ho ricevuta una, non sua, ho lasciato che il telefono suonasse, senza dare alcuna risposta a chiunque mi stesse chiamando, in questo caso mio fratello.
Sto sprecando tantissimo tempo, ho ancora un sacco di cose da fare e sono le undici e mezzo.
So che devo essere in aeroporto alle sei di sta sera, c'è prima delle sei, perché immagino che il volo parta alle sei.
Precipitai giù dalle scale, quasi mi uccidevo dal sola. Accesi il computer e andai direttamente sulle e-mail per stampare il mio biglietto per Londra.
Fede non era neancora a casa, presi in considerazione che era andato a prendendole a scuola la Ju, e era l'affermazione più ovvia.
Quando stampai il biglietto, lo misi sul tavolo, insieme alla mia borsa con tutto dentro.
Mi precipitai verso la camera per preparare la valigia.
Misi dentro cose a caso, non avevo neanche chiesto a Nicolas quanto rimanevo li, ma spero tanto, stare lontano da qui mi aiuterà.
Chiusi la valigia, mi affrettai in bagno e presi l'occorrente. La mia trousse dei trucchi pesava più di quanto pensavo, appena la misi dentro il beuty, riempì quasi tutto lo spazio di esso.
Misi dentro lo shampoo e il balsamo, due di ognuno. So già che probabilmente la farò molta fatica a trovare quello che qui trovo con molta facilità.
Portai il beuty in camera, tirai su l'asta della valigia, e ci infialai il beuty.
Sentii la porta aprirsi e precipitai giù.
Fede:"Sono a casa!" Urlò.
Io: "Fede devo partire, mi devi portare a Malpensa. Ho il volo tra.. Uhm..." Guardai velocemente l'orologio e contai quante ore mancavano al volo.
Io: "sei ore, un po' di meno ma sono sei ore." Respirai e gli indicai i biglietti "in questo momento potrei odiare all'infinito mio fratello, perché tra neanche due ore devo essere in aeroporto, e Oddio, ho fatto tutto di fretta, non so neanche quanto rimango la." Sbuffo e guardò Fede che intanto si è messo a ridere.
Io: "che ridi?"
Fede: "se tu mi avessi ascoltato saresti pronta da due giorni"
Che?
Io: "tu lo sapevi?"
Fede: "certo, te l'ho anche accennato, ma tu eri nel tuo mondo."
Lo guardai in cagnesco e lui rise ancora di più.
Non poteva avvisarmi? O almeno assillarmi con questa cosa? Così che io prima o poi la capissi?
Distolsi lo sguardo su Federico e cominciai d'un tratto a pensare a Benjamin.
Come sarebbe la vacanza con lui?
Ora che ci penso non lo so, non penso che sarebbe diverso da quando abitavamo e stavamo insieme. Magari la sua dolcezza inesistente veniva fuori, ma boh, non credo.
Ma ora che c'entra lui? Non viene in vacanza, anche se il secondo biglietto era solo ed interamente per lui. È come se ci fosse stato inciso sopra 'Benjamin Brian Mascolo', per far sì che nessuno prenda il suo posto finché non tornerà, sempre se tornerà...
Sono sempre più convinta che questa vacanza mi farà bene, mi farà pensare a qualcos'altro, e Benjamin non sarà sempre le persona fissa nella mia mente. Apparte se mia sorella non mi spinga a parlare con lui. Spero vivamente di no, se no per quella ragazza è finita.

Fede: "allora? Andiamo? Sono già le 14:30"
Io: "Umh.. Si sì, va bene. Farmi finire con la borsa, butto dentro i carica e poi esco.
Appena entro in camera il pensiero di Benjamin li, mi causa un forte mal di pancia.
Mi svegliai dai miei pensieri, presi la valigia e la portai giù, insieme alla borsa con dentro tutte le cose che io ritenevo indispensabili a Londra.
Appena arrivo in salotto, Fede è pronto sulla porta. Appena mi avvicino a lui, lui apre la porta e va verso la macchina. Salgo in macchina e mi accorgo tra i miei pensieri ancora una volta.

Grateful ||Benjamin MascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora