CAPITOLO 35

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COMPLEANNO
La settimana dopo, il professore di diritto mancò, forse per la prima volta nella sua vita. Non era mai mancato, neanche quando aveva avuto la febbre o quando gli era morta la moglie. Era continuato a venire a scuola, a tormentare i suoi studenti, soprattutto me, con le sue lezioni e le sue preferenze, che di sicuro non erano rivolte a me, anzi, piuttosto il contrario.
Perciò fui felicemente sorpreso quando ci fu detto che il professore mancava e per niente curioso di scoprire il motivo, al contrario di Harry, che ne discuteva a gran voce con Zayn e gli altri della squadra. Mi limitai a disegnare distrattamente sul quaderno ed ad ascoltare pigramente i discorsi dei miei compagni, più per sentire la voce di Harry che per altro.
"Perché manca secondo voi?" chiedeva il mio fidanzato, sorridendo crudelmente.
"Quel vecchio? Sarà morto!" esclamò Zayn, facendo ridere tutti gli altri accanto a lui e ridendo lui stesso. Harry sorrise, ma notai che la risata non gli arrivava agli occhi.
"Non è divertente" disse.
"Hai ragione, quel vecchio sarebbe riuscito a venire anche da morto!" esclamò sempre Zayn, questa volta le risate si fecero più acute.
"Probabilmente sta davvero male, non è divertente, potrebbe essere morto davvero" cercò di convincerlo Harry, tremando alla sola idea.
"Si, concordo con Harry, non sono cose su cui scherzare, è da immaturi e cretini" alle parole dei due ragazzi, Harry e David, le risate smisero.
"È vero" concordarono le ragazze attorno a loro che avevano sentito tutto ed i ragazzi per farle contente smisero di ridere, sebbene non ci trovassero nulla di male.
Una bionda invece si avvicinò ad Harry.
"Quanto sei sensibile" lo lodó civettuola, sedendosi sulle sue gambe. Harry le sorise e le sussurró qualcosa all'orecchio che la fece ridere. Anche David lo stava guardando con ironia, ma Harry fece finta di non accorgersene. David continuava a non andargli molto a genio, nonostante avesse appurato che non era per niente un pericolo per noi. Se avesse voluto andarci contro, e probabilmente avrebbe avuto ottime ragioni per farlo visto che con il coming out di Harry sarebbe potuto diventare il nuovo capo della comitiva, avrebbe potuto farlo durante tutta la settimana appena passata. Invece non lo aveva fatto. Perciò non era più stato considerato un problema ed io ed Harrry eravamo andati avanti, seppur Harry avesse tentato di riprendere l'argomento. Non gli avrei mai detto però che David era stato interessato a me all'inizio, non quando non era poi così importante. Avrebbe comportato solamente nuovo odio di Harry nei confronti del povero David ed io non volevo che succedesse proprio mentre stavo tentando di farli diventare amici.

"Allora hai deciso per il tuo compleanno?" chiese la ragazza bionda ad alta voce, evidentemente aveva deciso che era meglio smettere di ridere e preoccuparsi a cose più serie, come appunto il compleanno di Harry. Mancava molto meno di una settimana, solo pochi giorni e mi era stato subito ovvio che lo avremmo passato insieme. Harry aveva accennato a qualche invito fuori, anche se non aveva mai detto niente. Qualsiasi cosa, se non mi avesse invitato lui avevo già un piano di riserva: stavo architettando una bellissima sorpresa per lui da giorni. Sarebbe stato tutto perfetto, ne ero sicuro. Già ci immaginavo, noi due e nient'altro, proprio come al mio compleanno e per tutto il periodo di Natale. Sarebbe stato magico, senza nessun altro in mezzo che potesse farci cambiare idea. Romantico da star quasi male.

"Credo sia ovvio, Melody, no?" rispose un'altra, questa volta bruna, che si avvicinò ad Harry con un espressione che diceva "Scegli me, io sono più informata".

"Organizzerà la sua solita festa stratosferica solo fighi" rispose Zayn, con finto tono annoiato. Risi dal mio posto, perchè sapevo che non poteva essere così. Nessuno se ne accorse, troppo impegnati a parlare tra loro.

"Solo che quest'anno sarà dieci volte meglio!" gli diede invece manforte Harry. Lo guardai, distogliendo lo sguardo dai miei stupidi scarabocchi per incontrare il suo ridente.

"Dieci volte meglio?" chiese sempre la bruna, cercando di attirare di nuovo l'attenzione tutta su di lei.

"Mio padre non c'è" rispose Harry.

"Come ogni anno" ribattè Zayn, facendo un finto sbadiglio. Era ovvio che quei due avevano pensato a lungo a come annunciare l'evento più ambito dell'anno: la festa a casa Styles.

"Ma c'è di più" rispose Harry.

"Cosa? Cosa?" chiese la bionda, avvicinandosi ancora di più al riccio per non lasciarsi sfuggire nulla.

"Sarà piena di alcolici" rispose Harry.

"Cosa nuova, gli alcolici ci sono ovunque e noi non siamo alcolizzati" dopo questa battuta Zayn si voltò verso di me, sicuro di sapere che mi avrebbe colto in fragrante. Infatti stavo ascoltando sfacciatamente la loro conversazione ed ormai non mi preoccupavo neppure di far finta di disegnare per non farlo capire. Li guardavo a bocca aperta, senza sapere cosa dire o fare.

"C'è di più" ripetè Harry.

"Cosa? Cosa?" chiese un altra ragazza che si era appena avvicinata.

"Un cubo da discoteca ed un dj, proprio come se fossimo in un vero locale, con tanto di barman in cucina!" esclamò Harry, convinto di far colpo. Le ragazze esclamarono un "Ohh" sbalordte ma Zayn liquidò ancora la cosa, dicendo che si sarebbe potuto benissimo prenotare un locale se ce ne fosse stato bisogno. Harry rise, non lasciandosi scoraggiare.

"Ci saranno degli spogliarellisti" disse indicando le ragazze che sgranarono gli occhi "E delle spogliarelliste" aggiunse ammiccando ai ragazzi, guardando in particolar modo David che rise sfacciatamente. Harry si unì alla risata.

"Grande festa, fratello!" esclamò allora Zayn e gli altri concordarono, iniziando ad urlare in approvazione e fare casino. Nessuno si degnò di farli tornare all'ordine.

"E chi intendi invitare?" chiese alla fine la bruna, riattirando per l'ennesima volta tutta l'attenzione su di lei. Anche io aguzzai le orecchie e mi avvicinai un po' di più, per quanto mi era concesso dal banco, con la sedia. Mi interessava particolarmente il discorso, perchè si sapeva che le feste di Harry erano sempre state le più ambite e le meno fattibili della città.

"Alcuni miei amici di fuori e la scuola, niente di che" sminuì Harry, ridendo sotto i baffi quando tutti sgranarono gli occhi.

"Tutta la scuola?" chiese la biondina, con voce molto insicura. Evidentemente non credeva opportuno rimanere a stretto contatto, seppur solo ad una festa, con certe persone non troppo fighette come loro.

"Si, io e Zayn ci abbiamo pensato ed abbiamo deciso che era meglio così" rispose Harry, scrollando le spalle incurante. Zayn rise anche lui sotto i baffi.

"Anche se non è che proprio tutti possono venire" aggiunse.

"Ah, ecco, mi pareva!" esclamò Melody, soddisfatta.

"Ad esempio, non vogliamo froci" disse Zayn, guardando verso di me solo un attimo, il sorriso ancora in volto.

"Omofobo" borbottò David, tra un finto attacco di tosse ed un altro. Risi, contento che qualcuno mi difendesse quando Harry non sembrava volesse farlo.

"Sarò omofobo, ma ci saranno degli spogliarellisti, David, non vogliamo che certi maniaci gli saltino addosso" rispose Zayn.

"Certo che no" aggiunse Harry, duro.

"Non voglio frocetti alla mia festa" aggiunse. Forse non era proprio così dura la sua voce, nè il suo sguardo, ma per me fu comunque come ricevere una pugnalata in pieno petto.

Ed eccoci qua, ad un capitolo brutale, nonostante non mi convinca molto.
Ma, come purtroppo mi sono sentita ripetere troppe volte  in questi giorni: "Non si può più tornare indietro"
E credo sia chiaro che Harry abbia fatto il suo errore, abbia superato il limite.
Secondo voi come dovrebbe prenderla Louis?
Vi lascio con questa domanda
Baci Baci
werenotcool

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