Capitolo 6

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Mi ritrovo in una stanza che non sembra per niente quella del mio appartamento; che silenzio, molto strano, dato che Kate nel sbrigarsi le sue cose è sempre cosi rumorosa.
Alzo la testa dal cuscino: una magnifica stanza appare intorno a me, piena di vetrate e la luce dello skyline di Seattle, invade quasi la mia stanza..
Ok, la mia stanza sta continuando a girare.

Prendo tutte le forze che ho in corpo ed esco da questa stanza, mi rendo conto di avere addosso solo un pantalone della tuta, oltretutto sembra da uomo e una maglia bianca sempre da uomo.
Mi sorge spontaneo chiedermi a chi appartengono; mi viene in mente Josè al locale che ci stava provando con me, ma forse qualcuno poi si è messo in mezzo ed ha sistemato tutta la situazione; ok Anastasia concentrati nonostante la testa ti stia scoppiando.

Arrivo a piedi nudi in un bellissimo salone dove c'è un pianoforte nero posizionato davanti ad una grande vetrata; mi siedo sullo sgabello e decido di suonare qualche nota; chiudo gli occhi in modo da poter sognare..è tutto cosi bello!!

"Finalmente ti sei svegliata Anastasia! Credevo volessi dormire per una settimana intera", la sua risata mi da cosi immensamente sui nervi, lui è Christian, certo, lui è venuto nel bar dove mi sono ubriacata e fortunatamente mi ha salvata da Josè, anche se so che la colpa è tutta quanta mia; anzi colpa dell alcool.

"Ti prego Christian devo andare! Chiamami un taxi, non voglio restare ancora qui con te, grazie ma ti sei occupato abbastanza di me!".
"Hey che ti prende Anastasia? Ti ho solo portata qui perchè sei svenuta e ora vuoi andare via? Non capisco".
"Non eri al ristorante a parlare con Kate? Perchè mi sei corso dietro?", sento i brividi e un calore intenso che percorre ogni singolo centimetro del mio corpo.
In quel momento davanti a lui, nel modo in cui lui mi osserva mi sento nuda, sento il calore, quella sensazione strana ma piacevole in tutto il mio corpo.
Dio ma cosa mi sta succedendo?

E in un secondo, mi ritrovo contro il muro, con la sua lingua che esplora la mia boca e la sua mano, che s'insinua sotto la maglietta; dio che sensazione piacevole..

MI BASTI SOLTANTO TUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora