Chapter 13 - How long can we be touch and go?

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"Questo," bofonchiò Rachel "è in assoluto il peggior dicembre della mia vita." Lasciò cadere rumorosamente la forchetta sul piatto del pranzo, ancora mezzo pieno, e mise i gomiti sul tavolo per appoggiare la testa.
Harry finì di masticare prima di rispondere.
"Sei troppo drastica" disse pulendosi la bocca con il tovagliolo.
"E tu troppo pulito e... Maturo" ribatté sconcertata la ragazza dai modi di fare dell'amico, seduto di fronte a lei. Erano gli unici del gruppo che si parlavano ancora con una certa frequenza. Per la precisione, Harry era l'unico che parlava con tutti, ma in diverse sedi: mangiava e studiava con Rachel, dormiva con Louis e passeggiava ogni sera con Ed. La cosa era diventata stressante per lui.
Quando si accorse delle proprie maniere, si spaventò di se stesso, e lo dimostrò lanciando dietro le spalle il tovagliolo che teneva ancora in mano. Dopo pochi secondi la rossa aprì maggiormente gli occhi iniziando a fissare un punto preciso dietro Harry, e per quanto la sua carnagione fosse già pallida di natura, sbiancò ancora di più. A quella reazione, Harry aggrottò le sopracciglia e decise di girarsi per vedere cosa stesse succedendo.
Zayn era in piedi davanti a lui con ancora lo straccio in testa.
Oh merda. Oh merda. Oh merda.
"Styles."
"Malik..?" Rispose senza molta grinta nel tono di voce.
"Devi per caso dirmi qualcosa?" Domandò furioso afferrando il Grifondoro per la divisa e portandolo in piedi.
"Non lo toccare un'altra volta."
"Redwood, non ti intromettere -grugnì minaccioso- questa cosa è fra me e Styles, non è vero?"
Harry era terrorizzato. Aveva l'impressione che se anche avesse torso un solo capello a Zayn, quest'ultimo gliela avrebbe fatta pagare, cominciando dal rendere pubblica la sua copertura. E nessun Auror voleva questo.
Mentre la sua mente era in cerca di una soluzione equilibrata, non si accorse che con un balzo Rachel era apparsa accanto a lui e adesso puntava i suoi grandi occhi freddi in quelli scuri del Serpeverde.
"Mollalo." Sussurrò con una nota intimidatoria.
Intorno a loro si era creata un piccola folla di studenti di tutte le case. Inutile dire che in molti avevano già incitato Rachel a dare una lezione all'odiato Zayn.
Nel frattempo nessuno dei tre aveva aperto bocca. Adesso la riccia e il moro giocavano di sguardi, occhi che si riducevano a fessure.
Malik mollò la presa su Harry che si sedette di nuovo sulla panca della Sals Grande cercando di regolarizzate il respiro.
Il moro sputò vicino a lui prima di avvicinarsi ancora una volta alla ragazza.
"Stai alla larga se non vuoi farti male." Gli disse prima di camminare accanto a lei, colpendo con la spalla il petto di Rachel.
Il gruppetto circostante si disperse, seguito addirittura da alcune lamentele che non vedevano l'ora di assistere ad uno scontro.
Erano passati alcuni minuti dall'accaduto e la stragrande maggioranza degli studenti aveva lasciato la Sala Grande per avvicinarsi alle proprie aule. Rachel ed Harry ancora non avevano mosso un passo.
"Non capisco perché durante le missioni sei così... Audace e disinvolto e quando arrivi a queste cose sembri un imbranato pappamolle." Ammise Rachel.
"Imbranato pappamolle?" Fece eco Harry.
"Sì, un imbranato pappamolle."
Harry stronfiò a disagio.
"Non lo so... Mi blocco. Sì lo so che non ha senso. Non guardarmi in quel modo è la verità!" Si giustificò.
"Dico solo che sembrano due Harry diversi, quello qui adesso e quello in campo. -spiegò l'amica.- è tutto okay? C'è qualcosa che non so?" Domandò.
"Ho solo un brutto presentimento." Le rispose.
Conclusa la loro conversazione, si alzarono e si diressero nella classe dì Aritmanzia, dove sarebbero rimasti per due invivibili ore.

Ogni sera era la stessa storia: gli unici che scambiavano due parole erano Harry e Louis, per il resto i contatti erano troncati malamente. Era una situazione stressante da gestire, ma ormai più o meno tutti e quattro ci avevano fatto l'abitudine, senza rimpiangere i vecchi tempi.
"Tra una settimana ci sono le vacanze." Disse Louis rivolgendosi a tutti i presenti nella camera.
"Venite da me come ogni anno?" Chiese, temendo il peggio dalle risposte.
Cogliendo la palla al balzo, Harry decise di dimostrare un po' di solidarietà verso il gruppo ormai frantumato.
"Io vengo volentieri!" Disse quindi.
"Fantastico." Rispose l'amico accompagnato da un sorriso.
Rachel e Ed sembravano molto indecisi, scambiandosi occhiate di sottecchi. Entrambi avrebbero voluto aspettare la risposta dell'altro.
"Rachel?"
"Ehm, beh, io.. Credo di esserci, no? Ogni anno facciamo così, quindi beh, mi sembra giusto." Disse inciampando sulle parole.
"Okay... Ed non deluderci eh! Vero che vieni anche tu?" Disse con tono festaiolo Harry.
"In verità..." Cominciò il rosso ma fu subito interrotto dai "noo" di Harry e Louis.
"Non puoi non venire!" Si lamentò il riccio.
"È la nostra tradizione!" Continuò Louis.
Continuarono con questo ritmo finché non finirono il fiato in gola, a quel punto l'amico li disse: "va bene, ci penserò, okay?"
"Meraviglioso! Sarà un bellissimo Natale!" Disse Harry uscendo dalla camera.
"Vedrai come ci divertiamo" concluse il liscio, e seguì l'amico nella Sala Comune.
"Ma.. Dove andate?" Esclamò Rachel confusa.
Sbuffò, e si diresse verso il suo letto, troppo stanca per inseguirli. Quasi si era dimenticata del rosso vicino a lei.
"Hey, Rachy"
La ragazza si girò piano verso di lui.
"D-dimmi."
"Io ci vengo solo se vuoi tu, okay? Se ti darò fastidio, se vuoi passare un felice Natale senza di me lo capisco, hai ragione e-"
"-smettila di fare così, detesto quando fai il vittimista. A me non dai fastidio, quindi è una tua decisione, e non in base a me." Rispose secca e stanca.
"Posso chiederti una cosa?"
"Cosa?" Fece lei mettendosi sotto le pesanti coperte.
"Mi vuoi ancora bene?"

POSSESSED || L.S. || Ed SheeranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora