_IV_

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-Questa è la sua stanza- fece la cameriera, aprendo una porta in fondo al corridoio. Da manuale.
-Se ha bisogno, io sono qui- fece un piccolo inchino, e uscì svelta.

Elias si guardò attorno.

Un gigantesco letto a baldacchino occupava gran parte della stanza; una porta-finestra sul fondo conduceva probabilmente ad un grande terrazzo; mentre sulla destra si stagliava un enorme camino con il fuoco già acceso.

"Accogliente e non troppo sfarzoso, per uno come mio padre" Pensò.

Posò la sua roba e decise di scendere in Colonia a dare un'occhiata. Mancavano tre ore all'incontro con il padre, aveva tutto il tempo per gironzolare un pò.

Doveva pensare a come affrontarlo, e non ne aveva ancora la più pallida idea.

Capitò in una locanda lungo il molo che sembrava essere quella che faceva per lui: Gli serviva dell'alcool.

Ordinò un boccale di birra scura e si sedette su una panca accanto al muro.

Perso nei suoi pensieri, ad un tratto sentì una voce spiccare sopra tutte le altre: -Raine, abbi pietà!- tuonò un omone barbuto in fondo alla sala.

Si stavano lentamente avvicinando al suo tavolo.

-Ma papà, ti prego! Lo sai che lei non vorrà mai venire.- Piagnucolò la ragazzina.

Avrà avuto si è no sedici anni, ma la voce e il portamento la facevano sembrare più grande.

-Cerca di convincere tua sorella ad accompagnarti al ballo, altrimenti resti qui. Sei troppo giovane per partecipare da sola, sono stato chiaro?- scandì il padre.

La ragazza fece Sì con la testa, e si avviò al piano di sopra, a capo chino, sconsolata.

-CapitAmos!- Un pirata mingherlino spuntò dalla porta d'entrata -L'ormeggio è andato a gonfie vele. Possiamo stare tranquilli finché non cambia il vento-

Elias trattenne il fiato.
CapitAmos?

Quello era Amos Santhad, l'uomo detto 'l'inaffondabile'?

L'acerrimo nemico di sua madre?

Tales of pirates- Il patto (BLOCCATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora