Capitolo 10.

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Dovrei oppormi perchè tutto questo è sbagliato ma le sue mani e il suo tocco bruciavano sulle mie braccia.
lui allentò la presa e io gli misi una mano sulla guancia prima di schiudere le labbra.
Non esitò e subito le nostre lingue si toccarono.
Portai la mano nei suoi capelli e ci giocai mentre le nostre lingue si abbandonarono ad una danza lenta e dolce da farmi rabbrividire.
Mi strinse a se mettendomi la mano sulla schiena.
Ci staccammo solo un secondo per riprendere fiato ma entrambi i nostri corpi erano desiderosi di riavere quel contatto.
Non avrei dovuto cedere ma è irresistibile.
Mi rifiondai su quelle labbra meravigliose arrossate per il bacio.
Mi strinsi a lui e lui mosse le mani mentre io gli presi il viso.
No...non è giusto tutto questo.
Scendo e gliele misi sul petto.
Trovai la forza di allontanarlo e lo spisi con le mani.
Rimasi un secondo senza fiato quando le nostre labbra furono lontane.

"Cosa stiamo facendo" sussurrai.
"Non lo so..." disse lui.
Abbassai lo sguardo e salii le scale in silenzio mentre lui era in piedi fisso a guardare un punto.
Non credo sarà tutto normale d'ora in poi.

Mi buttai sul letto e accesi lo stereo.
Altissimo.

Non sentii entrare i miei ma mi accorsi che erano arrivati perchè mi urlavano di abbassare il volume.
E rischiare di sentire i miei pensieri? Mai.

Mi girai sul fianco e la porta si aprì di poco.
Melissa spuntò dalla porta.
Merda.

Tenni lo sguardo fisso sul muro.
"Tutto ok?" Comincia lei.
Annuii incrociando le braccia.
Lei si mise al mio fianco.
"Dai che hai"
'Oh niente mi sono solo limonata il tuo ragazzo...anzi lui lo ha fatto.' Pensai.
Mi tirai sù perchè avevo intuito che non se ne sarebbe andata.
"Hai problemi con qualcuno?"
'Oh no è solo che mi piace il tuo ragazzo' la mia mente esordiva ancora.
Rialzai il volume dello stereo, che Melissa entrando aveva abbassato, quando mi accorsi che i pensieri e i ricordi si facevano più nitidi.
Mel mi fermò.
"va bene, me ne vado...ma tieni bassa la musica"
Ero curiosa di cosa avrebbe detto ai miei.
Quindi obbedii

Scese le scale andò da Niall e i miei.
"Non parla, boh"
Niall tossisce.
"vado a fare un giro"
Sento Melissa che cerca di fermarlo o di dirgli qualcosa ma la porta sbatte.
Se n'è andato.

Mi ributto sul letto e chiudo gli occhi.
Sono solo le 4 e 45.
Devo aspettare con clemenza che la giornata finisca.
Beh sicuramente lo farò rinchiusa in questa stanza.
Senza rischiare di incontrare quegli occhi di ghiaccio.
Quei meravigliosi occhi color oceano, i capelli biondi, il sorriso mozzafiato...e..
Beh si insomma Niall.
devo smetterla di vederlo in quel mondo.

mi fissai sul soffitto con photograph di sottofondo e guardai interessata la fantasia della pittura.
Sembrano re e regina.
E ricordo quando da piccola mi mettevo nella stessa posizione con Melissa e mia madre.
E lei ci spiegava che lui era il re e lei la regina e che il lampadario era la pista da ballo del matrimonio.
Era così bella l'infanzia. Il principe e la principessa.
Il principe non era mai fidanzato e anzi non lo era sicuramente con la cugina ammesso che la principessa ne avesse una.

okay basta i pensieri non devono avere il sopravvento.
I miei genitori mi chiamarono da sotto e la porta si aprii.
Non andrò a mangiare, tanto meno ora che Niall è tornato.

Mi ritirai su e portai le ginocchia al petto sbuffando.
Collegai gli auricolari allo stereo e misi il cd di ed sheeran.
Decisi di saltare Thinking out loud.
Troppi ricordi.
Sorrisi ripensando a quella sera e abbassai la testa sulle mie braccia lasciandomi trasportare dalla voce melodiosa del rosso.

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