Capitolo 1^

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Pioveva, la tomba di mia sorella, che avevo abbandonato durante la guerra, mi ricordava il mio passato nell'ombra accanto all' Hydra.
Ero solo, Steve non c'era. Cosa strana, l'avevo sempre con me. Ma questa volta era in missione.
-"Rebecca.", dissi sfiorando con un dito la lapide inespressiva con sopra il suo nome. Dovevo andarmene.
Ma di colpo i miei sensi, dapprima attenti e vigili si annebbiarono. Avevo ricevuto un colpo forte e una o più freccette di tranquillante. Mi avevano trovato. L'Hydra mi aveva trovato. Mi avevano preso, la riconobbi, era il suo marchio di fabbrica.

........

Non sapevo dove fossi, mi svegliai in un luogo che puzzava di polvere e gesso, di sangue e vino. Di parecchie cose che non conoscevo e altre che conoscevo bene.
Mi guardai intorno vidi solo ruderi e pezzi di mobili. Vidi macchie sui muri, sembravano macchie di sangue o piscio; ma poco mi importava.
Provai a muovermi nella penombra ma notai che ero incatenato. La lunga catena di ferro sembrava non appartenere a quel luogo come se fosse stata aggiunta dopo; provai a tirare col braccio di ferro ma non funzionò. Non volevo perdere la calma ma non potevo nemmeno rimanere troppo tranquillo. Dovevo reagire.
Continuavo a guardare intorno a me, cercai di capire da dove arrivasse la luce; ma non ebbi fortuna.
Erano forse ore che mi trovavo li; avevo sete, avevo fame. La luce che avevo capito veniva da una finestra ormai non c'era più, fuori era buio.
Non si vedeva niente, il buio non faceva trapelare nulla; l'umidità di quel luogo mi intorpidiva gli arti e mi faceva sprofondare di più nel mio io. Sembrava che mi trovassi nel più profondo della mia anima, macchiata di crimini cui davo colpa solo a me stesso anche se Steve continuava ad affermare il contrario.
Sentivo il sonno salire, non volevo dormire ma ero stanco. Provai a concentrarmi sui rumori che potevano venire dal di fuori di quel luogo ignoto: ma non sentii nulla.
C'era un assoluto, invidiabile e distruttivo silenzio. Ma quando ero riuscito finalmente a dormire iniziai a sentire dei rumori, erano passi. Allarmato mi sedetti tirandomi su da per terra dove ero sdraiato. Spaventato, mentre i passi si facevano sempre più vicini, tiravo disperato la catena dal muro nel tentativo di liberarmi ancora. Davo le spalle all'entrata dell'ampio spazio dove mi trovavo, e non sentendo più i passi capii: era dietro di me.
-"Cosa vuoi?!", urlai.
Ma ricevetti solo un altro colpo assestato in testa.
Sentii solo una voce dire:"Il gioco è appena cominciato.", subito dopo persi i sensi, ero scioccato era Rumlow.

Privo Di Speranza. (CONCLUSO)Where stories live. Discover now