Capitolo 6^

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Mi svegliai ma della presenza di Rumlow nemmeno l'ombra. Rimasi in allerta per diverse ore fino a che ancora al buio causato dalla benda sprofondai ancora di più bei miei pensieri.
Mi torturavo con scene in cui ero ancora il soldato d'inverno, il cui mio unico scopo era uccidere captain america. Non avevo emozioni e tutto questo non sarebbe successo se fossi rimasto senza ricordi. Che senso ha sapere chi sono se ferisco ugualmente chi amo?
Mi sentivo inutile, perso, abbandonato. Speravo in cuor mio che Steve mi desse per morto, che non si spingesse fin in capo al mondo per cercarmi. D'altra parte sapevo che Steve non mi avrebbe mai abbandonato.
Era sempre stato testardo, fin da piccolo. In quel corpicino esile c'era tutta la forza del mondo e io non seppi mai fermarlo nonostante fosse cosi magrolino.
-"Steve".
Pronunciai ancora una volta il suo nome invano, lo avrei fatto in eterno consumando il ricordo che avevo di lui.
Era più sofferente questo che le umiliazioni e le violenze di Rumlow.
Rumlow. Cosa mai gli poteva essere successo per essere diventato così spietato? Mi sorpresi a provare pena per lui dopo quello che mi aveva fatto. Forse aveva ragione lui mi ero rammollito stando con gli avengers? Oppure questo ero semplicemente io?
Mentre ero immerso nei miei pensieri non mi ero accorto dell'arrivo del mio boia: Rumlow.
-"Ehi puttanella è ora di svegliarsi".
-"Rumlow!"
-"Si sono i bellezza. Ho deciso che stavolta useremo i bastoni. Ho sempre voluto poterti bastonare!".
Non risposi, non ne volevo sapere più nulla, oramai mi andava bene qualsiasi cosa.
-"Rispondimi!"
-"Cosa vuoi sentirti dire? Vuoi sentirmi arrabbiato? Vuoi vedere come mi dimeno sotto le tue mani? Pazzo. Sadico!"
Avevo parlato troppo mi diede un calcio nelle costole così forte che credo me ne abbia pure rotta una.
-"Voglio vedere il terrore nei tuoi occhi. Voglio vederti soffrire, ti tolgo la benda e tu soffrirai per me!"
Deglutii.
Mi tolse la benda e io cercai un'altra volta di riabituarmi alla luce.
Ma non feci in tempo. Iniziò a bastonarmi, aveva diversi bastoni dietro di lui, tra le mani invece ne aveva uno chiodato e iniziò a martoriare il mio braccio umano.
-"Soffri bastardo!"
Potete solo immaginare il dolore che provai. Mi ruppe altre due costole, cercai di rimanere sveglio.
Dopo altre diverse bastonate sentii il suono del cellulare di Rumlow.
-"Sempre sul più bello. Fa niente aspettami tesoro! Torno presto!"
Lo sentii andare via. Nel muovermi per mettermi meglio notai una cosa: le catene erano state allentate dalle continue bastonate.
Forse potevo scappare!

Privo Di Speranza. (CONCLUSO)Where stories live. Discover now