Capitolo 8^

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-"Steve, dove stai andando?"
-"Questa guerra deve finire"
-"Stark vincerà"
-"Ma almeno tu sarai salvo"
-"Ma tu invece?"
-"Io ho vissuto per troppo tempo senza di te"

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Piano piano ripresi conoscenza, stavolta il gusto amaro della sconfitta si sentiva fortissimo. Ero ammanettato e nudo, capii quasi subito cosa stavolta Rumlow aveva in serbo per me.
Si sentivano i passi stagnanti di Rumlow, non mi aspettavo un saluto cordiale e infatti iniziò già a malmenarmi.
-"Uccidimi Rumlow, facciamo prima". Non ricevetti risposta.
Continuò a picchiarmi con fruste e bastoni. Poco dopo mi girò di schiena, io ero troppo frastornato e dolorante per capire fin in fondo cosa stava per accadere.
Sentii premere dietro di me un corpo estraneo dapprima sembrava che mi stesse solo umiliando, poi ebbi la certezza. Voleva violentarmi.
Il corpo estraneo entrò dentro di me con violenza, senza preavviso, sorrise e io urlai per il dolore. Era un bastone.
Continuò per un po' un avanti e indietro continuo mentre mi contorcevo dal dolore. Poco dopo tolse il bastone da dentro di me e io potei rilassarmi un secondo.
-"Mh, vediamo, dovresti essere pronto!"
A quelle parole dette con un tono divertito e sadico capii immediatamente, non riuscii a liberarmi. Si abbassò i pantaloni e tirandomi i capelli mi penetrò.
Quasi svenni, ma non potevo dargli la soddisfazione. Dovevo reagire. Mi faceva male e il ricordo di Steve mi martellava nel cervello.
Sentivo i versi di godimento di Rumlow dietro di me; mi schifava, sentii il vomito salire.
-"Che c'è dolcezza non ti piace?"
Prese un bastone e mi picchiò mentre mi violentava.
Non ce la facevo più.
Venne.
Svenni.

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-"Steve!!!"
-"Buk!"
-"Scappa! Rumlow ti ucciderà!"
-"Non ti sento!"
-"Steeeve!"
L'incubo di uno sparo in pieno petto di Steve mi svegliò, sentivo dolore ovunque; le immagini della violenza ancora nella mia testa: di Rumlow nessuna traccia.
Ero solo al buio e nudo, privo di tutto.
-"Steve"
Pronunciai il suo nome come un incantesimo per una protezione illusoria.
Piansi lacrime amare e il cuore mi sembrava non volesse ripartire. Mi stavo arrendendo e questo non era da me.
-"Dai James, Steve sta arrivando! Cerca di rimanere vivo fino al suo arrivo"
Me lo ripetevo nel tentativo di riprendermi, in quel momento entrò una donna con una lanterna.
-"Chi sei?"
-"Ti voglio aiutare"
Il suo viso mi ricordava qualcuno, qualcuno che avevo perso e che avevo lasciato indietro...

Privo Di Speranza. (CONCLUSO)Where stories live. Discover now