Mi trovo seduto su un solco
Tra l'alba e il tramonto
Il sonno che ammorba
E il corpo gli da corda.Il vento che soffia, la forza da un lato
Verso la zona dove il sole è nato
Ma i sassi dall'altro che tengono in bilico
Un po' ciò lo soffro e non cado, indeciso.Dunque guardo avanti, lo spazio diviso.
Da una parte la luce, dall'altra c'è il grigio
O meglio è più tenue, l'oscuro è velato
Affascina e richiama, il giorno che è statoIl giorno ch'è stato, piacevole al gusto
Un caffè mielato e la forza nel busto.
L'arancio che vive e respira il suo giallo
Il sole che muore e la luna da il cambioI baci che trovi, fra le sue braccia
O i corpi che amano, nelle sue spoglie
I sogni che fai, abbagliato dal nero
Sognando quel sole, che bacia il mistero.Mi trovo seduto su un solco
Tra l'alba e il tramonto.
Il sonno diventa un bisogno.
Dunque se dormo, lo faccio sul posto.
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I Petali (dei fiori del male)
PoesíaTempo fa mi lasciai prendere da Charles Baudelaire, un "maledetto", un uomo la cui poesia ruvidamente cruda è stata capace di catturarmi proprio per il modo in cui sapeva coinvolgere. Il lettore si ritrova catapultato nel cuore e nella mente di Baud...