CAPITOLO 5

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CAPITOLO 5

La mattina mi alzai con un mal di schiena fortissimo, spostai Tiziano da sopra il mio braccio cercando di non svegliarlo ma ovviamente aprì gli occhi.

"Ma ci siamo davvero addormentati sul divano ?!"
" A quanto pare, comunque buongiorno Tiziano!"
" Buongiorno Marco"

Andammo a fare colazione e poi io mi precipitai all'università per fare il mio ultimo esame prima della laurea.
Mentre Tiziano andò dal suo menager per discutere di alcune riunioni e interviste.

Finito il test andai in una pasticceria, volevo portare a Tiziano un dolce per ringraziarlo così decisi di prendere pasticcini e vino, poi rientrai a casa.

"Ciao Tiziano, sono tornato! Ma perché piangi ?"
Lo trovai in lacrime, seduto sul divano con il cellulare in mano.
" Tiziano che cosa ti succede, stai male, è successo qualcosa?"
Non mi rispose e mi abbraccio.
" allora vuoi parlare?"

Si asciugò le lacrime con la manica della sua giacca e poi mi guardo dritto negli occhi.

" Gianluca si trasferisce negli Stati Uniti per lavoro "
" Ah, capiscono. Definitivamente? "
"Si, è passato oggi pomeriggio a casa e mi ha detto che per lui è una grande opportunità e che non può lasciar passare questo treno"
" E della vostra relazione? Non ti ha detto nulla ?"
" mi ha detto che tanto il tempo che passiamo insieme negli ultimi anni è diminuito, e che non riesce ad accettare la mia vita"
" capisco... Tiziano siamo sulla stessa barca, disperati per l'amore" gli dissi sorridendo.
"Forza andiamo a preparare la cena"

Ci alzammo e lui cucinò una pasta mentre io mi dedicai alla carne con scarsi risultati.

" Complimenti Tiziano è ottima, altro che la cucina di Sara, quella la pasta la fa o troppo scotta oppure troppo ardente. Tu sei un cuoco !"
" Ahahah grazie per il complimento, voglio assaggiare il tuo arrosto"
" beh, non è ai livelli del tuo primo"
" dai prendilo "

Guardò per un attimo il piatto, poi assaggio.

" allora, da uno a dieci ?"
" 3, ma è bruciato !"
" no!"
"Cosa no?! Guardalo?ahahah "
" Va beh, prendo i pasticcini e il vino"

Stappai la bottiglia e versai il vino.

" A cosa brindiamo Tiziano ?"
" a niente, dopo questa giornataccia!"
" facciamo un brindisi a noi poveri sfigati in amore !"
" alla nostra amicizia Marco!"
" alla nostra amicizia Tiziano"

Passammo una buona mezz'ora a parlare della mia laurea e dei suoi sogni futuri, appena finimmo il discorso mi girai per prendere il telecomando e per sbaglio feci cadere il bicchieri per terra rompendolo.

" scusami Tiziano"
" non ti preoccupare vado a prendere scopa e paletta"
" Scusami, sono un imbranato "
" ma ti amo"
" cosa?!"

L'amore è una cosa sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora