Capitolo 21

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Capitolo 21

Di ritorno verso Milano, di ritorno verso casa, guardai Tiziano che dormiva appoggiato alla mia spalla, mi stava facendo venire i crampi ma cercavo di resistere.
Pensai al viaggio di andata, quando presi il suo diario di nascosto, guardando il mio anello sorrisi e mi addormentai.
Quando mi svegliai Tiziano mi stava fissando dandomi leggere carezze sulla testa.

" Ciao amore" mi disse schiacciandomi un bacio sulla fronte.
" Ciao" e gli ricambiai il bacio sulle labbra.
" guarda, 10 minuti e ci siamo" affermò guardando lo schermo.
" alleluia"

Scendemmo dall'aereo, prendemmo un taxi e appena aprimmo la porta di casa ci buttammo nel letto ancora con i vestiti e ci addormentammo.

La mattina seguente ci svegliò il citofono di casa alle 10:00 del mattino.

" Ma chi è che ci sveglia di domenica alle 10 ! " dissi innervosito.
" testimoni di Geova, oppure pubblicità"
" vai tu Tiziano"
" Scherzi?! Io non mi alzo da questo letto manco morto!"

Intano il citofono continuava a suonare.

" Basta!" Dissi innervosito.
Mi alzai e risposi.
" Chi è?"
" Marco siamo mamma e papà. Ci fai salire?"
" Si subito"

Corsi nell'altra stanza e svegliai Tiziano.
" Bel addormento, mettiti i pantaloni ci sono i miei"
" Aiuto!"
Cercai di prenderlo in braccio, ma non ci riuscii così alla fine lo trascinai verso la doccia.
" Grazie del bel risveglio amore, manco un bacio ?"
" Ringrazia che in questo palazzo non c'è l'ascensore, così sono più lenti"

Lo baciai e poi andai ad aprire la porta.
Mia madre entrò e mi baciò subito sulla fronte poi io abbracciai mio padre.

" Allora dottore come va?" Domando mia mamma.
" Tutto bene voi"
" alla grande" affermò mio padre.
" allora amore di mamma dov'è il tuo uomo? Ci dovete raccontare del viaggio"
" Beh mamma il mio uomo è sotto la doccia"

Proprio in quell'instate arrivò tutto sorridente e profumato.

" Mettitene di più di profumo la prossima volta amore"
" É buono vero? Buongiorno Silvia, buongiorno Fabio"
" Allora ragazzi raccontateci del viaggio, ma prima, carino il tuo anello Marco"
" Bello vero?!"

Schiacciai un piede a Tiziano.
" Si molto, significa qualcosa?"
" Silvia smetti di fare domande, sarà un souvenir" disse mio padre.
" Fabio, tu non guardi film romantici"

Tirai uno schiaffetto sulla testa a Tiziano.

" Finiscila!" Mi disse a bassa voce.
" Volte un caffè miei cari e amatissimi genitori?"
" Si grazie"
" Bene, andate in salone io e Tiziano in cucina"
" Ok"

Entrammo in cucina, e chiudemmo la porta.

" Allora il tuo piano genio?" Mi disse Tiziano.
" Nei film l'uomo deve andare a chiedere la mano del proprio amato al padre, quindi vado io e poi tu farai il contrario con i miei"
" Non fare troppo il romantico, andiamo e glielo diciamo tranquillamente, la prenderanno bene"
" Se lo dici tu"
" Fidati di me"

Lo baciai e andammo in salone.

" Allora dov'è sto caffè ragazzi?" Chiese mio padre.
" Arriva" rispose Tiziano
" Mamma, papà, dobbiamo dirvi una cosa?"
" Bella o brutta?" Domandò mia madre preoccupata.
" Bella" affermò Tiziano.
" Vi sposate?" Disse mio padre.

Sbiancammo tutti e due.

" Si, io amo vostro figlio e voglio creare qualcosa di vero con lui" affermò Tiziano.
" Che bella notizia che ci date ragazzi, siamo contentissimi"

Mia madre si fece scendere una lacrima e corse ad abbracciarci e mio padre fece lo stesso.

" Figliolo sono fiero di voi!"
" Grazie papà!"

Decidemmo di farli restare a pranzo, così avemmo molto più tempo per parlare; mia madre stava fantasticando troppo proprio come facevo io, abito, cerimonia, fiori, fedi...

Guardai Tiziano che rispondeva a tutte le domande, sorridendo e allora proprio lì capii ancora una volta che lui era l'uomo della mia vita.

L'amore è una cosa sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora