5 mesi dopo.
Finalmente estate. Erano le 10:00 del mattino..quando «Newt! Scendi sotto..dobbiamo parlare» Disse suo padre. Newt si alzó e andó di sotto. «Si dimmi papà» Disse Newt. "Newt, Siediti. Non è una cosa veloce e semplice da spiegare» «Va bene..» Rispose un pó preoccupato, sedendosi. «Emh..figliolo. Mi dispiace, mi hanno licenziato, qui non c'è lavoro.. e dobbiamo trasferirci» Disse il padre con un nodo alla gola. «C-come? trasferirci? Ma papà..troverai un lavoro, voglio dire, sei stato appena licenziato..lo troverai..» Disse Newt. «No Newt. Non è così semplice..mi dispiace ma quest'estate ci trasferiremo a New York. È giusto che te lo dica adesso, così avrai tutto il tempo per dire addio a tutti i tuoi amici» Disse il padre. «Addio? New York?! Papà ma io non ho solo amici qui, ho Thomas! Come dovrei dirglielo? E poi soffriremo molto entrambi» Disse Newt disperato. «Newt, adesso devo uscire. Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace! Non è colpa mia figliolo» E uscì. Newt stava per svenire. Doveva avvertire immediatamente Thomas o trascorrere al meglio questi ultimi giorni con lui? Non poteva tenergli segreta una cosa del genere. Doveva dirglielo. Adesso. Salì in camera sua prese il telefono, digitó il numero di Thomas e aspettó. Forza Tommy rispondi! Rispondi!.. Thomas intanto era sotto la doccia,non sentiva squillare il cellulare, ma Newt non si arrese. Forza Thomass! Rispondi! Sussurrava in ansia Newt. Thomas uscì dalla doccia, prese l'asciugamano e sentì il cellulare squillare. «Pronto? Newt?» Rispose. «Oddio Thomas devi aiutarmi ti prego, non posso, non ci riesco» inizió a piangere. «Eiei Newt. Calmati, che succede?» «Tommy no. Non ci riesco, aiutami!» «Ma cosa succede Newt!? Parla! Mi stai facendo preoccupare!» Urló disperato Thomas. «Devo trasferirmi a New York! Quest'estate! Forse per sempre.. Non ci riesco..non posso» Thomas rimase in silenzio, a fissare il vuoto davanti a lui. «Tommy parla, ti prego!» Thomas era sconvolto. Non riusciva a respirare, si sentiva male, lo stomaco gli si stava stringendo. Gli occhi gli si stavano gonfiando di lacrime. Dopodiché fece un lungo respiro. «Thomas!» Urló Newt. «C-come devi trasferiti Newt..? Quando? Perché?!» Disse. «Mio padre è stato licenziato..e non trova lavoro qui. Mi trasferirò tra qualche giorno» Disse preoccupato. «Newt. Ci vediamo dopo a casa mia. Okay?» Disse Thomas. «Va bene..a dopo» Thomas chiuse la chiamata e lanció il telefono sul letto. Era fuorioso, triste, ansioso. Un miscuglio di emozioni diverse. Andava tutto così bene..perché a noi? Perché! Pensó Thomas. Si vestì, si sciaquó il viso per due volte e poi scese sotto, in attesa di Newt. Quando Newt arrivò i due si guardarono come se si fossero rivisti dopo anni. Si mancavano già. Così si abbracciarono e si baciarono.
Thomas notó che Newt aveva gli occhi lucidi ed era ..triste, troppo triste. «Entriamo Tommy» Disse. Salirono in camera di Thomas, si sedettero sul letto «Mi mancherai troppo Tommy. Mi mancherà tutto di te, persino Minho con le sue battutine sul suo shipparci. Tommy io non credo di riuscire a-a continuare la nostra r-relazione anche a distanza. Mi sentirei peggio, mi mancheresti di più» Dichiarò Newt con le lacrime agli occhi. «Newt..cosa significa? M-mi stai lasciando?» Dopo quelle parole Newt scoppiò a piangere e si buttò tra le braccia di Thomas. Newt non stava piangendo, era a pezzi. «Mi dispiace! Mi dispiace!» Urlava tra un singhiozzo e l'altro. Stava per unirsi al pianto anche Thomas quando.. «Hey, Newty guardami, noi non ci lasceremo. La nostra storia continuerà per sempre, e saremo noi a sconfiggere la distanza, noi lei a noi. Okay? Non sarà un addio il nostro, ma un "a presto", perché noi ci rivedremo. Ma promettimi che ci sentiremo OGNI giorno» disse Thomas con le lacrime agli occhi. «Si Tommy te lo prometto« La loro conversazione si concluse li. Si fece tardi e Newt si addormentò come un bambino fra le braccia di Thomas. Mi mancherai così tanto..i tuoi abbracci, i tuoi baci, il tuo sorriso, i tuoi occhi, i tuoi sguardi, la tua voce..Come farò a vivere senza di te? Sussurró Thomas a Newt. Dopo quelle parole vide scendere una lacrima lungo il viso di Newt, che asciugó delicatamente. Suonó il cellulare di Newt, che ancora dormiva, così rispose Thomas. «Pronto?» «Newt! Newt! Ma dove sei? Ti cerco da ore!» Disse il padre del suo ragazzo. «Salve, sono Thomas. Newt è qui a casa mia, sta dormendo, era molto stanco..» «Ooh Thomas! Per fortuna! Passo subito da casa tua e vengo a prenderlo» «Sì certo,Va bene» Disse Thomas. «Senti Thomas..mi dispiace. Non è stata colpa mia..io..» Thomas lo fermó. «Non si preoccupi, ne ho già parlato con Newt. Non è colpa sua» Concluse Thomas, chiudendo la telefonata.
E poi strinse ancora di più Newt a se.

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Newtmas everywhere.
FanfikceNewt e Thomas sono grandi amici. Si conoscono da molto tempo e quest'anno dovranno affrontare il terzo anno di liceo. Entrambi si vogliono molto bene..ma se il loro rapporto cambiasse? Se la loro fosse più di una semplice amicizia?