2.

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Era già mezzanotte, Thomas continuava a raccontare di lui e Teresa a Newt.. «È davvero simpatica e fantastica, credo di piacergli e lei non è per niente male..sai che..» Newt lo fermó. «Eieiei Thomas, frena. Calmati. È solo una ragazza.. nuova.. non la conosci ancora bene..» Disse con uno strano tono di voce. Thomas era confuso dal comportamento di Newt. «Newt.. che succede? Qualcosa non va?» Chiese preoccupato. Newt non rispose subito, ma dopo qualche secondo. «No, sto bene.. tranquillo. Solo che.. non è stata una giornata perfetta. Senti ora devo andare, notte.» Thomas era molto preoccupato, quasi pensó di andare a casa di Newt per parlarne con lui di persona, ma era troppo tardi, così decise di parlargli l'idomani a scuola.
La mattina seguente Thomas era a pezzi, non era riuscito a dormire. Per niente. Come ogni mattina si alzó, andó in bagno, si lavó il viso e.. si guardó allo specchio.. sembrava uno zombie. Così dopo essersi messo una maglietta e dei jeans mangió al volo latte e cereali, prese la sua bicicletta e si diresse spedito verso la scuola.
Fuori dall'entrata, lì vicino alla siepe come ogni mattina doveva esserci Newt.. ma non c'era. Thomas sentì qualcosa dentro, era triste, sentiva come se gli mancasse qualcosa. Provava malinconia mista a tristezza, si sentiva incompleto. Thomas non si era mai sentito così male, non capiva il perché. Decise di entrare a scuola.
Forse Newt è già in classe pensó..ma non c'era. Mancavano 5 minuti all'inizio della lezione. Così si dileguò cercando di non farsi vedere da nessuno, prese la sua bici e partì verso casa del suo migliore amico. Bussó diverse volte alla porta e suonó a lungo al citofono. Niente.
Thomas però non si arrese, prese il telefono e provó a chiamare Newt. Uno, due, tre, quattro squilli. Niente da fare. Quando poi finalmente Newt rispose «Eemh.. Ciao amico! Ma che succede?» Disse fingendo. «Amico? Che succede? A scuola non c'eri, ieri ti sei comportato in modo strano senza darmi spiegazioni, ti cerco ovunque, vado a casa tua: suono, busso e poi mi rispondi come se niente fosse? Cosa succede Newt?» Disse stanco e deluso.. «Thomas..nulla, sono a casa ma non mi andava di aprire la porta e non sto bene, per questo non sono andato a scuola..comunque se vuoi puoi salire, le chiavi solo nel vaso della pianta in basso a destra.» Thomas si sentiva strano.. Newt sembrava così calmo. E in più gli aveva detto dove teneva nascoste le chiavi di casa! Nella pianta, fuori casa. Che posto sicuro! Pensó facendo un sorrisetto. Salì le scale ed entró in camera di Newt. «Hey» Disse. «Hey» ripose Newt. «Se volevi farmi prendere un colpo, farmi morire di infarto o entrambe le cose..ci stavi riuscendo!» Disse Thomas ridendo, cercando di sdrammatizzare un po'. «Ooh si che volevo, sarebbe stato figo» Rispose Newt facendo una chiassosa risata. «Senti Tommy, per me sei davvero importante, mi rendi felice e niente, ieri sera..Niente..niente..» Disse. Catturò l'attenzione di Thomas quel "Tommy", era piacevole sentirsi chiamare così da Newt. «Tommy?» Chiese Thomas. «emh..si..Tommy. Tommy, Tommy, Tommy!» Ripetè con tono di sfida Newt. «Mi piace, davvero» disse Thomas. «Posso chiamarti Tommy allora?» Chiese Newt. «Ma certo che puoi! A patto che io però ti chiami Newty» Disse solleticandolo. «Okaay, ci sto» Disse Newt. «Si Newty caaro, ma adesso dimmi quello che stavi per dire prima..perché ieri sera hai reagito in quel modo?» Chiese Thomas tornando nuovamente serio. «Ma niente Thomas..tranquillo, ti giuro che non era niente! Credimi, te lo avrei detto!» Disse. «E va bene..Adesso torno a casa devo studiare per il compito di biologia di domani, ti voglio bene Newty, ciao!» Ti voglio bene.. Era strano da dire a Newt, ma in fondo Thomas gliene voleva davvero.
*spazio me*
Okaay ed eccoci alla fine del secondo capitolo! Spero che vi stiate divertendo a leggerlo e che vi stia piacendo. Che ne dite? Fatemi sapere che ne pensate..byee popolo, al prossimo capitolo.

Newtmas everywhere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora