~Sequel

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4 anni dopo.

Minho
Camminava tranquillo lungo un sentiero mentre contemplava tutto ciò che lo circondava, poi il suo sguardo si posò su una coppia di due ragazze che si baciavano. Questo lo portò indietro nel tempo e gli tornarono in mente Thomas e Newt. Non si vedevano da circa 4 anni, ma l'ultima volta che li aveva sentiti erano felici.
«Chissà se stanno ancora insieme. Chissà se sono andati avanti insieme..chissà» Pensò Minho.
Continuava a pensare ai suoi vecchi amici innamorati mentre passeggiava per le strade spagnole. Già, dopo aver concluso gli studi e dopo aver trovato un lavoro, si trasferì in Spagna. Aveva anche una ragazza che avrebbe sposato dopo Natale, Brenda.
Lei era bella, alta, bruna, magra e con occhi di un verde scuro che Minho adorava. Era dolce, solare e riusciva sempre a farlo stare bene. Insomma, era felice, eppure qualcosa mancava.
Gli mancavano i suoi migliori amici.
Mentre Minho era ancora immerso nei suoi pensieri, qualcuno gli si fermò davanti gesticolando, quasi come un mimo. «Oh, Aris sei tu!» disse Minho dopo aver messo a fuoco il suo volto. «Si, chi ti sembrava che fossi chico?» disse Aris ridendo. Aris era un ragazzo che Minho aveva conosciuto sull'aereo per andare in Spagna, parlando si accorsero di dover andare nella stessa zona e così, con il passare del tempo, divennero amici. Ad Aris piaceva molto scherzare, e soprattutto chiamare "chico" Minho. Presero un caffè insieme ed Aris raccontò a Minho che stava male, la sua ragazza lo aveva lasciato, lo stavano per licenziare e probabilmente sarebbe tornato in Italia dai suoi parenti. Parlava e parlava, senza mai fermarsi. «Capisci cicho? Mai na gioia!» disse infine disperato. Aris era uno di quelle persone che parlano, si sfogano, ti raccontano tutte le cose negative della loro vita pensando di essere i soli ad affrontare queste cose, quando nel mondo c'è gente che sta davvero male (anche se venire licenziati ed essere lasciati dalla propria ragazza non è proprio il massimo) ..ma, comunque sia, avete presente quelle persone, che appunto, si disperano ma che non ti chiederanno mai "come stai"? ecco, Aris era una di quelle. Minho cercò di tirargli un po' su il morale, poi dovette lasciarlo per andare a pranzo con Brenda. Dopo un po' gli squillò il cellulare, era il lavoro. «Pronto?» «Salve signor Minho, la chiamo per informarla che la ditta si trasferirà in un paese a Londra, ci richiami per farci sapere se è disposto a trasferirsi, e quindi se a lavorare lì o no. Per maggiori informazioni richiami a questo nunero. Grazie, arrivederci»
Minho non si aspettava una chiamata del genere, certo aveva ormai la sua vita in Spagna, ma era disposto ad andare a vivere a Londra.
Ne avrebbe parlato con Brenda.
«Ciao amore» disse. «Hey!» rispose Brenda, che lo baciò a stampo. Si accomodarono e pranzarono, dopo aver finito Minho le parlò del lavoro, della ditta e di Londra. A lei sembrò un'ottima idea, anche perché le avevano offerto un lavoro a Londra con un pagamento maggiore. Così Minho chiamò il lavoro e disse che era disposto a partire. Sarebbe andato a Londra tra un mese, aveva quindi il tempo di trovare una casa insieme a Brenda.

Thomas
4 anni e 3 mesi dopo.

«Buongiorno amore»
«Giorno splendore» rispose Newt stiracchiandosi appena sveglio.
Thomas era in cucina, prese il vassoio con la colazione che aveva preparato con cura per Newt e gliela portò a letto. «Una colazione speciale, per una persona speciale.» disse sedendosi accanto a lui sul letto. «E come si fa a non amarti?» chiese Newt sorridendo. Iniziò a mangiare quell'infinità di cibo: un caffè-latte, un cornetto alla crema, due crêpes e delle uova strapazzate. «Mi verrà il diabete, stavolta nel vero senso della parola..» disse Newt. Thomas scoppiò a ridere e lo baciò.
Vivevano insieme già da 4 anni. Si erano sposati e avevano acquistato una grandissima casa a Londra, avevano un lavoro e anche... «Papà! Josh prende teddy e lo stritola! così gli fa male!» urlò Charlotte dall'altra stanza. Sì, avevano adottato due bambini, Charlotte e Josh. Appena nati erano stati abbandonati dai loro genitori, così loro li adottarono, desideravano così tanto avere dei bambini.
«Josh! lascia stare l'orsacchiotto di tua sorella e venite a fare colazione» disse Thomas. I bambini corsero in cucina e continuando a punzecchiarsi a vicenda divorarono tutta la colazione che Thomas aveva preparato. Newt si alzó e andò ad abbracciare i suoi due figli. «Ma buongiornoo. Stamattina si esce, quindi andate a prepararvi.» disse. «Papà oggi è Natale! E fuori sta nevicando! guadda la neve guadda!» diceva Josh che ancora, essendo piccolo, non sapeva pronunciare bene certe parole. Questo fece sorridere Thomas e Newt, che si guardarono. Il loro sguardo diceva molto, anzi tutto. Si amavano.
«Si Jo, sta nevicando, appena usciamo vedrai ancora meglio la neve» disse Newt chinandosi vicino Josh. «Sii! Charlotte Charlotte! vestiti! veloce!» disse felicissimo correndo da sua sorella. Thomas abbracciò Newt e lui lo baciò.
Appena pronti uscirono.
Le strade erano bianche di neve soffice e gelida, e tutti si preparavano al Natale. C'era anche qualche babbo natale sparso per la città che, sorridente, regalava caramelle ai bambini. Arrivati in un negozio comprarono qualche altro regalo e decorazioni per la casa. «Papà! quest'anno la stella di Natale voglio metterla io sull'albero!» disse Josh con una stella di Natale tra le mani. «No! io!» disse Charlotte. «Va bene, va bene. La metterete entrambi» disse Newt. Mentre guardavano altre idee per regali un ragazzo inciampò su uno strato di carta natalizia (usata solitamente per far le "montagnette" del presepe) che era caduta per terra. Il ragazzo aveva fatto un bel volo ed era caduto proprio davanti Thomas, che si affrettò per soccorrerlo. «Tutto a posto amico? Hai bisogno che chiami aiuto?» Chiese preoccupato. «Eh? Nono, sto bene. Graz..» il ragazzo dalla carnagione scura stava per ringraziare Thomas quando si accorse di conoscerlo, e la sua espressione fu più che sorpresa. «Non posso crederci. Io..non credo ai miei occhi. Thomas? Sei davvero tu?!» disse ad alta voce il ragazzo, incredulo. Eh sì, quel ragazzo era Minho. «Oddio. Minho?!» dissero i due in coro. Minho li abbracciò fino a farli soffocare. «Quanto mi siete mancati! Vi ho pensato un sacco, soprattutto in questi ultimi mesi, come ve la passate? Vi vedo bene!» disse ancora incredulo. «Io e Newt ci siamo sposati, viviamo insieme in una casa qui vicino e abbiamo anche un buon lavoro. Abbiamo anche..» Thomas stava per completare la frase ma «Papà chi è questa gente?» chiese Charlotte a Thomas. «O caspio caspioso. Avete una figlia?!» chiese Minho sorridente e sorpreso. «Anche un figlio» aggiunse Newt con un sorrisetto soddisfatto. Okay, adesso Minho era letteralmente in fase di infarto. «Ragazzi..io non so veramente cosa dire. Sono felicissimo per voi! È..meraviglioso, caspio!» disse Minho sul punto di piangere per la gioia. «Lui è Minho, un nostro carissimo amico» spiegò Newt a Josh e Charlotte, che si nascosero dietro i genitori. «Dai bambini, non siate timidi e presentatevi» disse Thomas. «Piacere, Charlotte» «Io sono Josh» dissero timidamente allungando le loro piccole mani verso Minho, per salutarlo. Minho si abbassò per essere al loro stesso livello e li salutò..a modo suo, ovviamente «Ma ciao fagiolini! Siete bellissimi, sembrate dei piccoli gnomi aw» disse. Era davvero felice per i suoi amici. Charlotte si rivolse al padre Thomas e chiese sottovoce «Fagiolini?»
Newt rise.
«Piccoli gnomi?» sussurrò Josh.
«Ricordate ancora che ai tempi del liceo vi shippavo troppo e cose così no? In questo momento potrei anche svenire ragazzi, vi giuro. Non sapete cosa significhi per una fangirl..fanboy vedere la sua otp sposata e con la sua famiglia! ceh io..credo di non farcela.» disse. «Ma che problemi ha questo tizio?» sussurrò Josh a Charlotte. «Non lo so» ripose Charlotte al fratello, ridacchiando. «Ci sei mancato, Minho» disse Thomas. «Per mille fagiolini grigliati alla griglia!(?) Adesso quando parlate singolarmente non c'è più un "io" ma un "noi"! E quando succede significa che adesso siete una cosa sola! No basta, io mi sto sentendo male, davvero.» disse Minho. Thomas e Newt si guardarono e si sorrisero, come due che si sono sempre amati. Ed era così.
Dopo una breve pausa, la fangirl (Minho), si ricordò di Brenda accanto a se. «Ah..emh io invece vi presento la mia ragazza quasi moglie, Brenda» continuò Minho con aria esperta per la presentazione secondo lui romantica e divertente. «Piacere, io sono Newt..» disse. «E lui è Thomas, insieme formano la newtmas! amore ti prego shippali insieme a me..» disse Minho interrompendo Newt. Tutti risero. «Non sei cambiato per niente amico!» disse Thomas dando una pacca sulla spalla all'amico. Poi Brenda si presentò e regalò due lecca lecca colorati ai bambini.
Decisero così di festeggiare la notte di Natale, che sarebbe stata il giorno dopo, insieme.
                                ***
24 Dicembre notte, Vigilia di Natale

«Scusi! signore buffo potrebbe passarmi l'aranciata? glazie» disse Josh dall'altra parte del tavolo. Minho rise e gli porse la bevanda.
Durante il cenone parlarono di tutto: del lavoro di Minho, della casa che avrebbe preso con Brenda, e di alcuni avvenimenti accaduti durante l'assenza del loro gruppo. Poi arrivò Newt, con un grosso pollo al forno fumante tra le mani. «Ed ecco la mia specialità culinaria. Diciamocelo, posso andare a Masterchef» disse ridendo. «Beh certo, tutti possono, ma non è detto che vinceresti!» scherzò Minho.

Si concluse così un altro Natale perfetto..tra amore, gioia, amicizia e allegria.

E questo di certo sarebbe durato per sempre.
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Spazio me!
Fine! Spero veramente che vi sia piaciuto anche questo piccolo sequel che in molti mi avevate chiesto, mi mancava scrivere questa storia e volevo farvi sapere anche cosa fosse successo più avanti tra Thomas e Newt.
Grazie ancora di tutto, siete unici. Vi adoro!

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