NEI MEDIA - Beatrice "pronta" per gli allenamenti! *con un entusiasmo inesistente*
Mi svegliai annoiato... facevo quel sogno da mesi ormai e aveva quasi perso ogni suo effetto su di me.
Ricordai cosa era successo la sera prima: quello che mi era giustamente venuto in mente di fare e Beatrice che scappava con la faccia spaventata.
Mi alzai dal mio letto... era stata una nottata comoda dopotutto. Mi stirai la schiena e afferrai un paio di pantaloni a caso dalla pila ammassata sulla sedia lì vicino; alla maglietta avrei pensato dopo... di certo non mi serviva una maglietta per fare colazione. Sarei andato direttamente in boxer, ma l'ultima volta che l'avevo fatto Chirone si era incazzato un po' tanto.
Passai davanti alla casa di Afrodite: ero bellissimo. Mi passai una mano fra i capelli, cercando di domarli un po'. Arrivai a colazione, molto presto, c'era solo la casa di Ares e Chirone... di solito eravamo gli unici ad alzarci di buonora, gli altri erano poltroni. Non lo notai subito... c'era qualcosa che non andava, non una cosa importante... un dettaglio. Ci avrei pensato dopo.
Fortunatamente arrivò Chirone, che aveva notato anche lui questo dettaglio.
- Dov'è Beatrice? - mi chiese, avvicinandosi.
- Chi? - me ne uscii esterrefatto.
- Beatrice, Ian, sai, tua sorella... -
Nel frattempo mi ero messo un uovo sodo in bocca. Ecco cosa mancava... alzai le spalle. - Che ne fo io? - gli risposi con la bocca piena.
- Ian. E' una tua responsabilità! Hai 18 anni! Non accetto questa carenza di disciplina da parte tua, manchi alle tue responsabilità... -
- Okay, okay, la vado a cercare! - urlai esasperato. Perché la gente mi diceva cosa fare?
Tornai alla nostra casa per vedere se fosse passata a prendere qualcosa, invece no. Cercai nel bagno delle ragazze, chiesi a una di Afrodite, ma nessuno l'aveva vista. Dove cavolo si era cacciata? Pensavo che si sarebbe addormentata sul pianerottolo! Invece era andata chissà dove! Se non la trovavo sarei stato nei guai... guai seri.
Sentii il rumore di una porta che si apriva. E una voce... la sua petulante vocetta che rideva e sghignazzava... e poi l'altra voce... quella di Adrian. E così la puttanella era corsa subito dal principe azzurro, ma certo. In fondo sono così perfetti l'uno per l'altra. La vidi. Era lì che si aggirava felicemente un po' distaccata dal gruppo dei secchioni. La osservai per qualche secondo, mentre rideva ad una battuta di Adrian e il suo volto si apriva in un genuino e bellissimo riso, che scopriva i denti bianche e piegava la bocca in una mezzaluna sghemba. Creava sotto ai suoi occhi delle morbide borse di ciccia che le stringevano gli angoli e le facevano brillare le iridi scure.
Andai verso di lei, aggredendola da dietro, e la sollevai per i fianchi. - Ecco dov'eri! Tu... inutile... Hai idea di quanti guai ci hai fatto passare? Non mi freghi più, che pensi!? - La assestai sulla mia spalla e cominciai a camminare verso la mensa, visto che in tutto ciò io ancora non avevo finito la mia colazione.
La posai solamente quando arrivammo al nostro tavolo, assicurandomi che Adrian vedesse bene la mia mano sul suo gluteo. Mentre mangiavo uova e pancetta guardavo lei che andava a sacrificare un pezzo di pancetta. Stava di nuovo parlando con Ares? Non credo... sorrideva troppo.
Poi si diresse al tavolo del buffet e la vidi studiare il contenuto con aria stranita. Si versò un grosso bicchierone di succo estratto di succo di mele (zuccheri e vitamine) e si fece un toast... Buttai la testa sulla mia mano, sconfitto. Quella ragazzina non aveva idea dell'apporto di proteine, vitamine e zuccheri che aveva bisogno di assimilare ad ogni pasto... grazie che era sovrappeso!
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Figlio di Ares
FanfictionE' la storia "The Last Ares' Daughter" dal punto di vista di Ian. "Odio. Odio profondo. Sono circondato da imbecilli..."