La mia voglia di alzarmi è pari a zero. Proprio mentre sto per abbandonarmi al sonno la porta viene spalancata e la luce mi acceca.
"Laila forza alzati dobbiamo andare a scuola" mi dice mia cugina.Sbuffo e mi vesto. Guardo l'orologio e noto che sono ritardo. Merda.
"sono pronta" dico uscendo dalla mia stanza. Non mi sono nemmeno truccata ma per una volta non succede niente.
Mia cugina si alza dal divano e corriamo verso scuola. "scusa non volevo farti arrivare tardi" dico mentre entriamo a scuola. "non preoccuparti. Ci vediamo all'uscita" mi dice e ci dirigiamo verso le nostre classi. Per fortuna quando arrivo il professore non è ancora entrato così mi siedo al mio posto vicino a quella con i capelli blu.
Dopo due minuti entra il prof e si mette a spiegare un argomento di algebra che io ho già studiato quindi non ascolto la lezione.
"signorina" dice a un tratto il prof e tutti si girano verso di me. Li guardo stranita e poi mi giro verso il prof. "visto che è molto interessata alla lezione le andrebbe di risolvere questo problema?" mi dice.
Mi alzo e risolvo il problema in cinque minuti. Era anche uno di quelli difficili. Torno al posto soddisfatta e noto che tutti mi stanno guardando sbalorditi. Anche il prof.
La campanella che segna l'inizio dell'intervallo suona proprio quando mi siedo e decido di andare a cercare Caterina per iscrivermi a quel gruppo. Sarà un modo per conoscere gente nuova e non me la cavo così male a scrivere.
Appena esco la vedo in fondo al corridoio e mi dirigo verso di lei.
"Caterina" dico quando sono dietro di lei. "Laila" dice appena si gira. "Sono ancora aperte le iscrizioni per quel club?" le chiedo. Le spunta un sorriso enorme. "si certo. Scrivo il tuo nome?" mi chiese. Annuisco. "vedrai ti divertirai. Ti va se andiamo al bar insieme. Sto morendo di fame" mi chiede. In effetti non avevo fatto colazione così accetto.
"chi altro è iscritto?" le chiedo mentre ci incamminiamo. "non molta gente. Solo noi due e qualche altra ragazza" mi dice.
Arriviamo al bar e prendo una brioches alla nutella. Caterina ne prende una vuota. Io non capisco le persone che prendono le brioches vuote. Con il ripieno sono tutta un'altra cosa!
"Laila io devo andare a cercare qualcuno per il club ci sentiamo okay?" mi chiede. Annuisco ma solo quando se n'è andata realizzo di non avere il suo numero di telefono.
Torno in classe e prendo il telefono. C'era un messaggio di mio padre.
<ciao tesoro. Come stai? Mi sto preoccupando perché non ho ancora ricevuto nessun messaggio del tipo 'voglio tornare in America'>
Sorrido. In effetti stare a Somma Vesuviana non era così male. Certo non era la mia vita normale ma potevo resistere.
<sto bene papà. L'unica ragione per cui rimango è Emma>
Sono piuttosto orgogliosa quando si tratta di mio padre.
La campanella suona e la professoressa entra subito in classe. Parla di qualche filoso ma non la sto ad ascoltare. Il nome mi suona quindi probabilmente l'ho già studiato e filosofia è davvero troppo noiosa.
Dopo due ore di filosofia posso finalmente tornarmene a casa. Aspetto Emma fuori da scuola e nel frattempo mi accendo una sigaretta. Per fortuna oggi non ho ancora visto Genn perché pensare che oggi sarebbe stato il nostro anniversario mi fa venire voglia di piangere. E ritrovarmelo davanti complicherebbe solo le cose.
Vedo mia cugina con Alex e la saluto per farle capire che sono qui. Lei mi vede e si avvicina con Alex. Quali problemi la affliggono?
"Laila!" dice mia cugina abbracciandomi. Le sorrido e mi allontano. Le voglio bene ma pensare che c'è Alex che ci guarda mi mette a disagio.
"Oh non vi ho presentato. Alex lei è Laila, Laila lui è Alex" dice.
Facevo anche a meno...
"piacere" dice Alex. Io accenno un sorriso e guardo Emma supplicandola di andare via. Lei capisce e saluta Alex.
"allora hai parlato con Caterina?" mi chiede. "si. Mi sono iscritta a quel club di scrittura" le dico. "oh" dice. Che vuol dire oh?
"per caso ti da fastidio?" le chiedo. "nono. Solo non credevo scrivessi"
"nemmeno io a essere sincera"
Arriviamo a casa e pranziamo. è strano mangiare con i miei zii ma dovrò farci l'abitudine.
"Emma tu hai il numero di Caterina?" le chiedo mentre finisco di mangiare il mio piatto di pasta.
"si. Dopo te lo do" mi risponde. Annuisco e inizio a sparecchiare.
Appena finiamo di sparecchiare Emma mi da il numero e la chiamo.
"pronto?" risponde. "hey ciao Caterina sono Laila"
"oh ciao. Senti questo pomeriggio sei libera? Il club è al completo e oggi facciamo il primo incontro. Puoi?"
"si certo. A che ora?"
"alle 4 a scuola. Ci vediamo dopo"
E riattacca.
Chissà come sarebbe stato questo gruppo.
#spazio autrice#
questo è solo un capitolo di passaggio. Niente di che. Aggiorno a 40 visualizzazioni e 10 stelline<3
Se vi va potete fare pubblicità alla storia nelle vostre storie. Me lo dite e io ricambio<3
Passate leggere la storia Please,l@ve me harder di IlariaSalibra
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This story can not begin again {Urban Strangers}[Sospesa]
Teen FictionLaila, una ragazza con un passato da dimenticare. Dopo quasi un'anno torna nella città da cui era scappata. Qualcosa è cambiato in lei però: un nuovo nome, un nuovo taglio di capelli e il colore, il suo aspetto fisico, il colore dei suoi occhi. Perc...