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E' tutto così strano. Questa notte è stata così strana. Dopo aver parlato con Alessio non ho chiuso occhio.

Sono così confusa. Amo Genn, davvero. Ma allora perché Alessio mi faceva provare qualcosa? Niente di profondo. Solo un brivido, non saprei come descriverlo.

Da quando sono qua a Milano le cose stanno cambiando ed è ciò che volevo. Appunto volevo. Ora che ci penso non so se voglio davvero chiudere definitivamente con il mio passato.

Mi manca mio padre. Ho bisogno di un suo abbraccio. Ma sono stata così cocciuta che l'ho abbandonato.

Sono una persone orribile. Una figlia orribile. Quale figlia lascerebbe suo padre nelle mani della mafia?

In preda a questi pensieri corro fuori casa e chiamo mia cugina.

"Pronto?" Sento dire dall'altra parte.
"Emma sono io" dico e sento lei scoppiare a piangere.
"Oddio Laila finalmente" dice fra i singhiozzi.
"Avete salvato mio padre?" Le chiedo.
"Non sappiamo ancora dove sia. Non hanno lasciato tracce quei bastardi" dice.
Io rimango zitta. Forse perché non voglio crederci.
"Ma tu come stai? Dove sei?" Mi chiede preoccupata.
"Sto bene. Questo ti basta" le dico quasi acida.
"Genn ha chiamato" ammette. "Mi ha chiesto di dirti di chiamarlo. Laila sta soffrendo tanto. Chiamalo."

No. Genn non doveva tornare nella mia vita. Genn era solo una complicazione. Forse stavo andando avanti. Forse Alessio era davvero la luce in fondo al tunnel. L'unica cosa di cui sono cerca è che volevo provarci.

"No Emma no. Non posso chiamarlo per continuare a mentirgli" dico

"E allora non mentirgli"

Ma si è fusa il cervello?!

"Non posso dirgli di essere quella ragazza che amava alla follia che credeva morta" quasi urlo.
"Genn non saprà mai che io sono Bea! Mai! Non me lo perdonerebbe mai"

Lei sbuffa rassegnata e per fortuna non insiste.

"Emma appena posso ti raggiungo" le dico e riattacco.

Torno a casa e appena chiudo la porta di casa inizio a piangere. Senza un motivo. Forse solo per sfogarmi. Piangere è liberatorio per me. Mi fa sentire meglio.

Mi siedo con la schiena contro la porta e piango. Piango pensando a Genn. Piango pensando a mio padre. Piango pensando a quella vita che ora non ho più. Rimpiangendola.

Piango perché la vita è stata ingiusta bei miei confronti. Tutto ciò che avevo di bello è sparito. Come se il vento se lo fosse portato via.

Dopo un po sento qualcosa che cerca di aprire la porta.

"Ma che cazzo perchè non si apre!"
Sento imprecare Alessio.

Mi alzo velocemente e subito la porta si apre e Alessio quasi cade per terra.
Di solito riderei ma ora non riesco a smettere di piangere.

Era successa una cosa simile con Genn. Io gli stavo impedendo di entrare in camera mia e quando mi sono spostata lui è caduto come uno stupido per terra. Avevamo riso così tanto. E tutto era così leggerlo, tutto era così normale e senza problemi.

"Hey che succede?" Dice Alessio vedendo il mio volto rigato dalle lacrime.

Io invece di aprire bocca piango più forte come se non sapessi cosa fare. Lui butta per terra ciò che aveva in mano e mi abbraccia. Mi abbraccia forte. Mi stringe fra se. È così alto che riesce ad appoggiare la sua testa sopra la mia in un gesto molto dolce.

"Shhh. Non piangere che sei così bella quando sorridi. Non piangere perché mi si spezza il cuore a vederti piangere" mi dice. Io mi stringo nel suo petto.

Non riesco a fermarmi. È come se le lacrime non volessero fermarsi. "Laila ti prego non piangere" dice e sento la sua voce rompersi e il suo battito accelerare.  "Laila ti prego" dice con voce supplichevole.

"Okay" dico cercando di calmarmi. Sento il suo cuore battere meno velocemente ma lui mi stringe sempre più forte.

"Okay" risponde e si stacca da me.
Mi asciuga le lacrime e cerca di calmarmi.

"Ne vuoi parlare?" Mi chiede. Scuoto la testa. Parlare peggiorerebbe solo le cose.

"Quando vorrai io sono qua. Se posso aiutarti Laila. Qualsiasi cosa" mi dice guardandomi negli occhi. Annuisco e li sorrido.

"Ecco così mi piaci. Sorridente. Anche se il tuo sorriso mi fa impazzire" dice e io rido.

"E la tua risata mi fa sentire come se fossi la persona più importante del mondo" dice.

E non so in preda a quale ormone lo bacio. Non so perché. So solo che quelle parole non mi fecero ragionare. Fecero prevalere l'istinto.

Fu solo un bacio a stampo. Lui non fece niente quasi avesse paura di correre. E lo appresso davvero tanto.

"E questo mi manda a puttane il cuore" dice quando mi stacco.

#spazioautrice#
Okay SCUSATE DA MORIRE PER L'ATTESA. Davvero mi dispiace. Ma sono incasinata con lo studio e non ho avuto tempo di scrivere. Cercherò di farmi perdonare giuro. Questo capitolo personalmente mi piace molto. Amo la complicità fra questi due hahaha.

Voi cosa ne pensate? So che molte preferiscono Genn ma a me anche lui non dispiace.

Spero di poter sorprendervi con quello che accadrà più avanti❤️

Grazie a tutte quelle che metteranno una stellina nonostante il lunghissimo tempo che è passato dall'ultimo aggiornamento. Siete fantastiche e speciali❤️
Vi adoro❤️
-Lau

This story can not begin again {Urban Strangers}[Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora