La mattina seguente all'addio di Donald decisi di non andare a lavoro, chiamai Jen fingendomi malata, la voce rauca dovuta dal pianto aiutò a farmi passare malata per davvero senza troppe domande da parte della mia amica.
Stringevo il piumone ormai zuppo di lacrime a me, la felicità per il bacio di Mamoru era stata ormai soffocata dall'infinita tristezza.
<<Donald>> dissi sospirando, avevo cercato di riaddormentarmi così tante volte per poterlo incontrare ma nessuna di quelle volte funzionò.
Avevo fame ma non avevo voglia di cucinare nulla, non avevo voglia di lasciare il letto o altro... Era come rivivere i giorni seguenti alla sua morte, solo che in quel momento Donald era andato via davvero... per sempre.
Chiusi gli occhi cercando qualcosa che mi potesse calmare, e involontariamente ricordai la canzoncina che intonava sempre Mamoru, accompagnata dal profumo di fiori di ciliegio e la vista di quel tempo.
Quei ricordi furono capaci di calmarmi, le lacrime si fermarono e i miei pensieri maliconcini sparirono del tutto, e mi sembro di vedere i miei capelli danzare ad un leggero vento, dei petali rosa volavano attorno a me per poi posarsi tra dei ciuffi di erba, abbassai lo sguardo e vidi che ero scalza, indossavo una gonna azzurra che mi arrivava alle caviglie, la parte superiore dell'abito era larga così come le maniche, mi sembrava di poterci ballare dentro.
Sentii il suono di alcune campanelle dietro di me, e quando mi voltai vidi un ragazzo di spalle che era poggiato all'entrata di uno degli edifici del tempio mentre conversava con qualcuno.
Feci per avvicinarmi, ma ad ogni mio passo il vento aumentava, rallentando i miei passi, il ragazzo sembrava non accorgersi di me oltre ad essere sempre più lontano. Allungai la mano per raggiungerlo, afferrai un lembo della tunica che indossava, si voltò ma prima che potessi riconoscerlo aprii gli occhi, e mi ritrovai sudata nel letto.
Osservai l'orario, era già tardo pomeriggio... Ma quanto avevo dormito? Mi guardai attorno stranita, passai una mano sul mio viso cercando di riprendermi, quando poggiai i miei piedi nudi sul pavimento rabbrividii per il freddo, indossavo solo la mia solita vestaglia quindi mi strinsi le spalle strofinandomi le braccia nel tentativo di scaldarmi.
Era estate eppure in casa faceva davvero freddo, espirai e vidi un piccolo alone di vapore comparire. Mi avvolsi nella coperta raggiungendo la cucina per accendere i riscaldamenti, quando li attivai però sentii bussare.
Rimasi immobile a fissare la porta sorpresa, bussarono di nuovo ed allora corsi a spiare dalla finestra chi ci fosse dietro la porta: era Mamoru!
<<Oh no!>> esclamai osservando il modo in cui ero vestita, la casa era sottosopra e si moriva di freddo! Avvolsi la coperta fin sopra il capo e corsi ad aprire la porta, lasciandola aperta di poco.
<<Ciao>> dissi incontrando il suo sguardo sorpreso e preoccupato.
<<Hey, tutto ok?>> chiese osservandomi da capo a piedi, annuii fingendo di tossire.
<<Ho un po' di febbre>> dissi poi, Mamoru però portò subito la mano sulla mia fronte..
<<Sei fredda>> constatò sbuffando, con la forza entrò in casa senza il mio permesso!
<<Mamoru!>> esclamai quando chiuse la porta dietro di lui.
<<Fa freddo qui dentro>> disse guardandosi attorno.
<<Non so perché>> risposi alzando le spalle, indossava una maglietta blu e dei jeans chiari, ad i piedi delle vans nere ed una... sciarpa al collo? Faceva caldo per delle sciarpe!
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Il mio migliore amico è un.. gatto?
ParanormalAmanda ha appena finito il corso dei suoi studi e con un duro passato alle sue spalle è pronta a voltare pagina iniziando un nuovo capitolo della sua vita: una casa propria, un lavoro e addio alle vecchie amicizie! Una cosa però era rimasta invariat...