Capitolo 1

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Il mio nome é Anna, Anna Pertinance, sono una ragazza di 17 anni, di origine americana con un oscuro passato alle spalle.
Sono una persona molto chiusa in me stessa, scontrosa, a volte arrogante e a primo impatto posso apparire antipatica.
Vivo in un campo abusivo nei pressi di Napoli in una roulotte assieme a mia madre... Non siamo ROM, siamo solo sole e povere.
Mia mamma é gravemente ammalata e non possiamo permetterci le medicine poiché troppo costose e temo che possa morire da un giorno all'altro.
É affetta dalla sifilide, che un bruto le attaccò diversi anni prima mentre la stuprava e la malattia la sta divorando lentamente da dentro.
Mi sento uno schifo, vorrei fare qualcosa per aiutarla, é la mia unica ragione di vita,probabilmente se non fosse stato per lei avrei posto fine alla mia esistenza già da parecchio.
Per mantenerci lavoro in un bordello, il lavoro meno dignitoso e più umiliante che una donna si riduca a fare e alle volte intrattengo delle relazioni clandestine con dei clienti per spillare loro qualche soldo in più.
Mi sento una ladra, mi sento sporca, mi sento una nullità ma sono costretta.
Nessuno mi aiuterà e a causa del mio aspetto trasandato non mi vorrà mai nessuno, sono condannata ad un destino pieno di merda e malaffare e a una vita passata in solitudine.
Questa sera devo recarmi prima al bordello per coprire il turno di una mia collega che é stata colpita dall'AIDS ed é stata allontanata e poi il mio.
Sarà stressante ma più lavoro equivale ad avere più soldi e non mi lascerò scappare questa occasione.

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