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"Sì, arrivo mamma!" gridai acida scendendo dalle scale.
Arrivai in sala da pranzo e trovai il mio tavolo da cucina sommerso da panini per la merenda, libri, quaderni e qualsiasi altra cosa possa servire per la scuola.

"Mamma, mi dispiace deluderti. Ma ormai sia io che Salvatore abbiamo 17 anni. Non credi che siamo abbastanza grandi per prepararci noi gli zaini?" Le dissi retorica.
Aspettai qualche minuto la sua risposta, dopo poco capii che era troppo assorta nei suoi pensieri per rispondermi.

Sospirai. "Vabbene, io vado. Gaia mi aspetta, ciao a tutti." Non aspettai una risposta e uscii di casa.
Era il primo giorno di 4ª liceo, non ero molto agitata, almeno non più.

Scorsi il viso di Gaia vicino alla fermata dell'autobus, quindi accelerai il passo verso di lei.
"Bella Ga! Da quanto tempo." La abbracciai.
"Sì, mi sei mancata." Non sembravo esserle mancata più di tanto, ma sono quelle cose che si dicono per non ritrovarsi soli a 60 anni.

"A parte la fantastica giornata che ci aspetta - ironizzai - succede qualcosa di divertente oggi a scuola?" Domandai salendo sul bus.
"Uhm, nulla di che -rispose con il viso incollato al suo cellulare- dovrebbe venire il nuovo professore di Matematica. Lepri si dovrebbe chiamare."

Strano, dopo 4 anni non era mai stato cambiato il nostro professore di Matematica.

Arrivammo a scuola, poi entrammo nella nostra classe ed io e Gaia ci sedemmo in ultima fila.

Controllai le notifiche sul cellulare, per poi spegnerlo. Non avrei sopportato che mi venisse sequestrato.

"Buongiorno." Entrò un ragazzo, un nuovo compagno, pensai.
Era decisamente bello, capelli castani, occhiali neri che gli coprivano il viso e un sorriso smagliante.

'Ma cosa c'ha questo da sorridere il primo giorno di scuola oh' dissi a bassa voce a Gaia.

"Io sono il vostro nuovo professore di Matematica, mi chiamo Stefano Lepri. Ho 21 anni." Restai esterrefatta da quello che aveva detto.
Come faceva ad essere mio professore un tipo che aveva si e no 4 anni più di me?

Non mi feci troppe domande, senza ascoltare quello che disse dopo.
Notai che tutta la classe si era girata a guardarmi, quando Gaia mi sussurrò che dovevo presentarmi.

"Oh, sono Alice. Piacere." Gli rivolsi il sorriso più falso che potevo per poi abbassare lo sguardo.
"Piacere, Alice." Mi rivolse un sorriso per poi leccarsi il labbro superiore.
Ew. Contieniti.

Parlò per tutta la lezione di teoremi, numeri, operazioni e quant'altro.
Dio mio, speravo che avendo 21 anni parlasse di cose più interessanti.

Buh, ditemi che ne pensate 💗
E non chiedetemi come sia possibile che a 21 anni insegni matematica lol 🙊
~Hila

Math's Prof | Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora