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Stefano's POV
Alice aveva pianto?
Non si meritava di soffrire cosí tanto per me, forse non avrei dovuto dare ascolto a Sascha.
Lei aveva bisogno di me, ma lui aveva insistito dicendo che dovevo fare quel che diceva Salvatore o i mates si sarebbero ridotti in polvere.

Entrai in casa leggermente triste, anche se consapevole che avevo fatto la cosa giusta.
"Finalmente hai chiuso con quella stronza." disse Sascha compiaciuto "sapevo che avresti scelto me." mi si avvicinò forse un po' troppo.

"Quindi tu non credevi davvero a quel che hai detto? L'hai detto perchè eri geloso?" sputai sorpreso.
Rise, una risata stupenda anche se estremamente irritante.
"Ti importa davvero?" fece scontrare le nostre labbra, ero confuso, ma non mi ritirai subito.
Dopo davvero poco lui approfondí il bacio.
Mi lasciai trascinare da quel momento, non pensai a quel che stavo facendo.

Mi mise le mani dietro il collo e dopo poco mi allontanai da lui.
"No, cazzo! Siamo etero tutti e due e questo non è normale." urlai tremante.
"Smettila, so che ti è piaciuto." disse tranquillamente, per nulla scosso dopo quello che era successo
Mi sedetti sul divano e mi massaggiai le tempie.

Mi alzai per poi prendere la giacca e uscire dal mio appartamento.
Nel condominio dove si trovava il mio appartamento c'era un piccolo terrazzo, ero diretto lí.
Arrivato presi dalla tasca un pacchetto di sigarette e ne accesi una.
Avevo sbagliato tutto, avevo sbagliato a fidarmi di Sascha.

Per quanto fosse mio amico e gli volessi bene, non potevo fidarmi di lui.
Almeno non più.
Continuai a pensare a Sascha, la verità è che non avevo paura del fatto che mi avesse baciato, ma del fatto che mi era piaciuto.
Tornai a casa e registrare qualche video per i giorni seguenti.

Alice's POV
Decisi di invitare Gaia a casa, perchè se avessi scelto diversamente sarei stata tutto il giorno a piangere.
E non volevo succedesse.

Gaia arrivò leggermente in anticipo e io la accolsi dentro casa.
"Ciao Gaia." mio fratello la salutò con un sorriso e lei arrossì visibilmente.
"Ehi Sal." accennò un sorriso per poi scappare nella mia camera.

Mi prese le spalle "Perchè cavolo hai un fratello così figo?" risi ironicamente.
"Se lui è figo io sono una melanzana." mi sedetti sul mio letto.
"Oh, non sapevo fossi una melanzana. Piacere." mi prese in giro lei.
Sapevo che avrebbe portato un po' di risate nella mia giornata.

Avevo deciso di non parlarle di Stefano, non eravamo mai state quel tipo di amiche che si dicono i segreti.
"E te e Stefano?" domandò lei. Chi le aveva parlato di noi?
"Io e Stefano che?" chiesi confusa.
"Dai, su. Si vede lontano un miglio che c'è qualcosa fra voi due." iniziò a ridere contagiando anche me.

Le raccontai tutto e lei iniziò a farmi domande a propulsione.
"E com'è a baciare? Dove abita? Sa cucinare?..." continuò per molto "E quando vi rivedete?" sentii un vuoto nel mio stomaco.
Eh, bella domanda. Probabilmente mai più.
"No, vedi. Mi ha mandato a fanculo, penso non ci rivedremo." lei abbracciò un cuscino.

"Oh, mi dispiace." il silenzio piombò nella mia stanza fino a che Salvatore non lo ruppe.
"Gaia resta a cenare qui?" urlò dal piano inferiore.
"No" disse a me Gaia "anzi ora forse è meglio che vado." mi abbracciò e io la accompagnai alla porta.

La sera io e Salvatore mangiammo e guardammo American Horror Story.
Ogni tanto Sal urlava a caso per farmi prendere paura e io gli bestemmiavo dietro.
Alle 11 decidemmo di andare tutti e due a dormire.
"Buonanotte." mi lasciò un bacio sulla fronte per poi girarsi verso la sua stanza.
Esitai un po' "No, resta con me." mi strinsi nel mio pigiama "Non voglio dormire da sola." affermai.

Ci distendemmo sul mio letto.
"Buonanotte, questa volta davvero." allargò le sue esili braccia.
"Notte." sprofondai fra le sue braccia.

Neh.
FA PROPRIO SCHIFO.

Math's Prof | Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora