Capitolo Cinque - La Miniera

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Adelaide si fermò osservando la città che aveva dinnanzi.
Finalmente era arrivata a Mineropoli! E l'aveva raggiunta tutta da sola.
Lucas non era ancora ritornato e Adelaide cominciava a pensare che fosse davvero morto da qualche parte. Di solito lo immaginava come un cadavere gettato a terra, coperto di pungiglioni e bozzoli enormi. Poverino, era stato un bravo maestro.
La bambina strinse la cinghia della tracolla nella mano destra e scese i cinque gradini, entrando così nella città vera e propria.
Alle sue spalle c'era l'uscita della grotta oscura chiamata Varco di Qualcosa. Aveva girato in quel luogo per due giorni interi. Era stata una bruttissima esperienza.Il buio dominava sovrano. C'erano rocce strane ovunque. E il gocciolio costante di una goccia che cadeva in una pozza d'acqua.
Adelaide aveva temuto di impazzire, ma per fortuna alla fine aveva raggiunto la luce. Era arrabbiata con Leone e stava pensando di regalarlo a qualcuno. Insomma, un Pokémon Elettrico dovrebbe saper fare scintille giusto? Scintille uguale luce! No? Invece niente. Leone non sembrava saper fare niente, solo guardarla in modo minaccioso."In caso di pericolo la sua pelliccia s'illumina". Non era vero! Stavano per morire! Era un caso di pericolo e lui si leccava tranquillamente la zampa. Adelaide era arrabbiatissima.
Mineropoli era una bella città, che si estendeva ai piedi dell'enorme montagna chiamata Monte Corona. La bambina alzò gli occhi verso la montagna, ma non riusciva a vederne la cima che era coperta da nubi bianche e soffici. Mentre era intenda a fissare la montagna, qualcuno le finì contro e i due rotolarono a terra.
-ATTENTO!- strillò Adelaide spingendo via l'aggressore e rialzandosi velocemente; si ripulì dalla polvere il suo vestito e scosse la testa. -Mi hai riempito di polvere!- aggiunse guardando l'arrivato con gli occhi socchiusi e un'espressione furibonda.
Espressione che cambiò subito, dopo essersi accorta dell'identità dell'aggressore.-Barry!-.
Era il suo amico d'infanzia. Magro, alto, con dei bellissimi boccoli biondi e perennemente iperattivo. Il suo gioco preferito era correre, non riusciva mai a stare fermo.
 -Adelaide?- chiese lui guardandola sconvolto. -Che ci fai qui?- aggiunse alzandosi e continuando a guardarla.Non si vedevano da qualche mese. Lui era partito per la sua personale avventura prima di lei. E l'aveva abbandonata senza ritegno alcuno.
-Sono l'assistente del professor Rowan- disse lei con tono piatto, -Devo aiutarlo a completare il Pokédex- aggiunse facendo spallucce.
-WOW!- strillò Barry saltando sul posto. -TU! Con i Pokémon! Non ci posso credere!-. E cominciò a ridere.
-Sto diventando esperta!- disse lei leggermente ferita. Come osava prenderla in giro? Chi si credeva di essere?
-Quindi sfiderai le Palestre?- chiese Barry tornando improvvisamente serio.
-Palestre?-.
-Nella Regione di Sinnoh esistono delle Palestre Pokémon. Gli allenatori sfidano il Capo di ciascuna palestra per vincere una Medaglia. Chi colleziona otto medaglie ha l'accesso alla Lega Pokémon- spiegò lui con gli occhi luminosi.
-Lega Pokémon?- chiese ancora la bambina.
-Non sai cos'è? E' un Campionato per decretare l'Allenatore migliore di Sinnoh! Chi vince la Lega ha il diritto di sfidare i Super4 e il Campione!- urlò con enfasi Barry, ancora con gli occhi luminosi.
Adelaide lo fissò ancora più confusa. Super4? Campione? Di che parlava?
-I Super4 sono quattro Allenatori potentissimi, il loro compito è impedirti di raggiungere il Campione. Il Campione invece è l'Allenatore Supremo di Sinnoh, il più potente!-.
-Bene... e allora?- fece Adelaide con una smorfia.
-Beh è l'obiettivo di tutti gli Allenatori collezionare le medaglie e cercare di vincere la Lega! Io ho già una medaglia!- esclamò Barry estraendo una custodia dalla tasca e aprendola.Adagiata sul fondo della custodia, c'era una piccola spilla brillante. Sembrava un sasso grigio.
-Questa è la medaglia di Mineropoli! Mi mancano ben sette medaglie ora!-.
-Bravo- sussurrò Adelaide.
-Tu vuoi lottare contro il Capopalestra?- le chiese Barry riponendo la custodia.
-No, io devo completare il Pokédex. Non m'interessa la fama e la potenza, grazie- rispose Adelaide riprendendo a camminare.Ma le successive parole di Barry la bloccarono e sentì la rabbia dominarla.-Ah ho capito. Hai paura di non essere forte abbastanza. Lo so, non è da tutti sfidare i Capopalestra. Sinceramente mi aspettavo una cosa del genere da te-.
Adelaide si voltò verso l'amico. Era schiumante di rabbia. Strinse i pugni, quasi conficcandosi le unghie nella pelle.
-Dimmi dove si trova la palestra. Ti mostrerò che io non ho paura di niente!- ringhiò guardando con odio Barry. 

Pokémon: Avventure a SinnohDove le storie prendono vita. Scoprilo ora