La via per arrivare ad Evopoli, era tutt'altro che semplice.
Secondo la mappa (che Adelaide non sapeva leggere), doveva ritornare a Giubilopoli, poi saltellare verso Giardinfiorito (che Adelaide amava, già dal nome), superare (velocemente e senza perdere tempo) il Bosco di Evopoli e infine giungere in città.
-Arriverò in città al mio cinquantesimo compleanno- sussurrò disperata la bambina, mentre usciva alla luce del sole dopo aver vagato per due giorni in quella dannata grotta scura che aveva già affrontato all'andata.
Almeno il percorso 203 era un bel posto: soleggiato, con tanto verde e circondato di acqua cristallina.
-Proprio un bel posto- confermò Adelaide guardando la città (Giubilopoli) in lontananza. Al suo fianco, Coso, stava brucando l'erba fresca e croccante del percorso.
Adelaide decise di mettersi in marcia e superare il percorso velocemente, in modo da fermarsi in città per dormire al Centro Pokémon e poi affrontare quel lunghissimo viaggio per Evopoli.
-Andiamo Coso!- esclamò la bambina, sorridendo. Fece due passi e rovinò a terra, colpendo una roccia con ginocchio.
-Di male in peggio. BENE!- urlò la bambina, piagnucolando. Insomma, perché non poteva andare tutto liscio come l'acqua? Invece no, doveva trovare sempre ostacoli, sempre problemi.
LEI ERA UNA BAMBINA! NON VOLEVA AFFRONTARE QUEI PROBLEMI. NON VOLEVA CADERE A TERRA E CAMMINARE, CAMMINARE E CAMMINARE.
-Tutta colpa tua, madre!- urlò Adelaide, alzando il pugno al cielo. -Almeno non piove-.
E quelle furono le ultime parole famose. Ben presto il cielo si coprì di grosse nuvole grigie e una pioggia fitta e fredda cominciò a cadere, bagnandola da capo a piedi.
-DANNAZIONE!-.Adelaide arrivò in città a notte fonda. Zoppicava e si reggeva a stento su un bastone, trovato casualmente a terra. Dietro di lei, Grotle, cercava di spingerla in direzione del Centro Pokémon che sembrava ancora fin troppo lontano.
-GRO. GRO. GRO!- ruggì lui, spingendola con forza.
La bambina fece dei passi in avanti... e poi cadde, faccia a terra.
-Uff... Adelaide, sei davvero un caso disperato- disse una voce maschile. Un'ombra si avvicinò alla bambina svenuta e Grotle si mise in posizione di difesa, ruggendo.
-Sono Lucas!! Diamine, ti sei evoluto! Che bello!- esclamò il ragazzo, inginocchiandosi accanto Pokémon, cominciando ad accarezzarlo. -Mi aiuti a portarla dentro?-.
Grotle annuì ed insieme portarono la bella addormentata nel Centro Pokémon.Un raggio solare le colpì l'occhio e Adelaide borbottò, girandosi dall'altra parte del letto. Si strinse nel lenzuolo leggero e respirò a fondo l'aria... non famigliare.
Per un secondo aveva sperato di essere a casa sua, nel suo letto... e invece era davvero in viaggio. Ancora, in viaggio.
Aprì gli occhi e sbadigliò, alzandosi lentamente. Era ancora vestita e quei vestiti erano completamente sporchi. E aveva sporcato anche le lenzuola. Gemette e scosse la testa.
-Ho bisogno di una doccia- borbottò, afferrando la borsa e trottando verso il bagno ignorando completamente Coso che dormiva profondamente.
L'acqua era calda e c'era un bagnoschiuma che profumava moltissimo, era davvero molto buono. Quindi rimase nel bagno per diverso tempo. Ignorò perfino i colpi sulla porta. Non c'era per nessuno. Solo per quella doccia.
Si lavò benissimo i capelli, sciogliendo i nodi che si erano formati durante il viaggio. Poi passò alla cura delle mani, che erano coperti di graffi e le unghie erano nerissime.
L'acqua che turbinava nello scolo, era di un colore davvero sgradevole. E Adelaide per poco non svenne. Mai, in vita sua, era stata così sporca.
Quando sentì di essere abbastanza pulita, uscì dalla doccia e si rivestì velocemente. Il vestito che indossava era abbastanza semplice: una maglia rosa e nera, una gonna e una sciarpa bianca che le avvolgeva l'esile collo. Visto che cominciava anche a fare freddo, indossò delle pesanti calze e un cappello di lana bianca.
Era impeccabile.
Tornò nella camera da letto e osservò Grotle, che continuava a dormire.
-Coso, svegliati. Dobbiamo partire!- urlò Adelaide, avvicinandosi al comodino per afferrare le sue Pokéball. Buttò tutto nella tracolla e sorrise. L'avventura -purtroppo- continuava.
-OMMIDDIO LUCAS. NON SEI MORTO!-.
Lucas era seduto all'ingresso del Centro Pokémon e stava leggendo una rivista. Il ragazzo alzò gli occhi e sorrise, scuotendo la testa.
-Oh finalmente sei sveglia!-
-NON SEI MORTO!-
-Non sono morto!-
-Perché non sei morto?-
-Oh vedo che sei molto felice!-
-Lo sono ma... pensavo fossi morto!-
-Avevo da fare-
-Cosa? Morire?-
-No! Non posso sempre starti attaccato. Devo anche fare le mie ricerche, ragazzina-.
Adelaide sobbalzò e socchiuse gli occhi, incrociando le braccia. -Non chiamarmi ragazzina, Morto!-.
-Sono vivo, Adelaide!- urlò lui, alzandosi.
-Pensavo fossi morto, sei stato cattivo-.
Lucas sorrise e scosse la testa. -Ti sono mancato?-.
-Ovvio che no! Per chi mi hai preso?- esclamò Adelaide con un verso di disgusto. Però, dentro, era felice. Riaverlo al suo fianco... era una bella sensazione. Di sicuro non sarebbe più morta da sola, sotto la pioggia e zoppa.
-Mi hai salvato tu?-
-Ovvio, chi se no?- ghignò Lucas, afferrando il suo zaino e mettendolo alle spalle. -Andiamo? Evopoli ci aspetta-.
Adelaide annuì e gli restituì uno sguardo interrogativo. -Come fai a saperlo?-.
-Ho incontrato Barry e mi ha detto tutto- mentì il ragazzo facendo spallucce. Adelaide non lo sapeva, ma lui l'aveva seguita fin dall'inizio. La sua era una specie di prova.
-Quel Barry- ringhiò la bambina stringendo i pugni.
Non finirono il discorso, perché le porte del Centro Pokémon si aprirono ed entrò un ragazzino dall'aria terrorizzata. Si guardò intorno e corse verso i due, perché erano gli unici nella stanza.
-UN VECCHIO. DEI CATTIVI. PERICOLO- sbraitò, senza fiato. Indicava la porta del Centro Pokémon e mimò la parola "CORRETE" con le labbra.
Lucas diventò d'un tratto serio e afferrò il polso di Adelaide. -Andiamo-. Insieme corsero fuori e ben presto scoprirono cosa stava succedendo.
Il vecchio era il Professor Rowan.
I Cattivi erano due ragazzi (uomini?) con i capelli a caschetto e una specie di tuta spaziale addosso.
Il pericolo... beh, uno dei cattivi stava trattenendo Rowan con la forza mentre l'altro frugava nella sua valigia.
-VOI DUE STATE FERMI!- urlò Lucas correndo verso di loro. Sferrò un pugno al Cattivo che tratteneva Rowan e con un gesto veloce liberò il povero professore.
Adelaide rimase lì ferma... indecisa sul da farsi. Lei era una ragazza e non poteva mettersi a lottare. Insomma, non poteva.
-Lucas, Adelaide! GRAZIE!- ruggì Rowan, nascondendosi dietro Lucas e guardando con uno sguardo truce i due cattivi; uno, quello che era stato colpito da Lucas, si stava massaggiando il mento e l'altro aveva chiuso la valigia e tentava di nasconderla.
-Cosa volete, brutti manigoldi? Perché fate i bulli con un povero vecchietto dall'aria debole? Non vedete che è vecchio? Siete DAVVERO CATTIVI!- urlò Adelaide, scuotendo la testa e guardando i due con un'espressione di disgusto.
-Stai zitta, mocciosa- esclamò Cattivo1, continuando a massaggiarsi il mento.
-Vogliono i miei studi! Vogliono scoprire qualcosa sull'evoluzione!- disse Rowan, tutto d'un fiato.
-Evoluzione?- chiese Adelaide, avvicinandosi a Lucas.
-Quando i Pokémon si evolvono, rilasciano un'energia fortissima. Un'energia che noi vogliamo sfruttare- ridacchiò Cattivo2. -E Rowan è un esperto in Evoluzione, quindi dobbiamo rubare i suoi studi-.
-Che mostri!-.
-E' il nostro obiettivo, principessa- borbottò Cattivo1, sorridendo in modo quasi spregevole. Nascose la valigia sotto i vestiti e si voltò verso Cattivo2. -Andiamocene-.
-NO!- urlò Rowan, disperato.
Adelaide e Lucas si scambiarono un'occhiata d'intesa e afferrarono ciascuno una sfera Poké
-Dovete prima batterci in una lotta due contro due!- ringhiò Lucas.
-Quello che ha detto lui- aggiunse Adelaide annuendo.
Lanciarono le Sfere Poké e i due Cattivi fecero lo stesso. Dinnanzi a loro c'erano un gatto dalla coda lunghissima... e orrore degli orrori una puzzola viola.
-Diamine. Bullo salvami- gemette Adelaide, guardando il suo uccellino svolazzare tranquillo e lanciare occhiate d'odio verso i due avversari.
-Piplup, BOLLARAGGIO!- urlò Lucas e il suo pinguino sparò, dal becco, una raffica di grosse bolle celesti.
-WOW! Anch'io voglio usare Bollaraggio!- esclamò Adelaide entusiasta.
-Non puoi! Fai la seria! Prendi quello, è il più debole!- urlò Lucas, indicando il gatto.
-Diamine, come sei serio. Bene, Bullo... usa Ruggito!-.
Bullo volò in picchiata e si precipitò verso il gatto, emettendo il suo ruggito logorante. Il gatto chiuse gli occhi e miagolò sofferente.
-Beccata!-.
-Schiava e usa Sfuriate!-.
Gatto saltò sopra Bullo e iniziò a graffiarlo, diverse volte di seguito. Bullo cadde a terra, gemendo.
-BULLO FAI IL BULLO E USA QUALCHE MOSSA!-.
Ma niente, il suo Pokémon non riusciva a muoversi e stava per soccombere sotto gli artigli di quel dannato Gatto.
Adelaide pestò i piedi a terra e valutò l'opzione di correre verso il suo Pokémon e liberarlo, ma aveva troppo paura di quegli artigli affilati.
-Bullo! Dai liberati! Ho bisogno di te!-.
Bullo aprì gli occhi e guardò il Gatto con aria di sfida; poi si illuminò. E TUTTI si bloccarono.
Cattivo1 e Cattivo2 iniziarono a saltellare sul posto, come due scolarette eccitate e indicavano Bullo che, probabilmente, era in via di evoluzione.
-VAI BULLO. VAI BULLO- cinguettò Adelaide saltellando. La luce bianca si dissolse e l'allenatrice, finalmente, riuscì a vedere il suo nuovo Bullo.
Diciamo che non era poi così diverso. Solo più grosso, con delle ali più ampie e un ciuffo davvero alla moda. Ruggì e il Gatto scappò via, miagolando.
-Bene.... vediamo chi sei...- fece Adelaide, aprendo il Pokédex e puntandolo sul nuovo Bullo, che cominciò a volare in cerchio.
Staravia, Pokémon Stormo
Vola nelle foreste e nei campi alla ricerca di Pokémon Coleottero. E' abbastanza debole, per questo si muove in grandi gruppi. Se due gruppi rivali si incontrano, inizia uno scontro per il territorio.
Mosse: Azione, Attacco Rapido, Beccata e Aeroassalto.
-Diamine Bullo! Ti sei evoluto in un Pokémon debole? Ritorna Bullo livello 1!- esclamò la bimba indignata e incrociando le braccia al petto. Insomma, un Pokémon non dovrebbe diventare più forte? E' contro le regole quello che era successo a Bullo.
-Dai Adelaide! Muoviti!- strillò Lucas, mentre il suo Piplup -illuminato da una strana aura azzurra- mandava ko la puzzola viola.
-Bene. Okay. Bullo! Usa la nuova mossa, Aereoqualcosa!-
Staravia annuì e salì nel cielo, per poi scendere in picchiata. Era davvero veloce, così veloce che quasi nessuno dei presenti riusciva a seguire i suoi momenti.
Cattivo2 ordinò al Gatto di schivare... ma ops, troppo tardi. Bullo colpì il Gatto e quello cadde a terra, con gli occhi chiusi e l'aria dolorante.
-AH-HA! HO VINTO!- esclamò la bambina mentre Bullo si avvicinava a lei e si appollaiava sulla sua testa.
Adelaide lanciò uno strillo acuto, che avrebbe fatto impallidire la mossa Ruggito, e cominciò a correre intorno cercando di scacciare l'uccello.
-VATTENE. SVENGO!-
E svenne.
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Pokémon: Avventure a Sinnoh
FanfictionFan fiction basata su Pokémon, in particolare i giochi di quarta generazione: Perla, Diamante e Platino. La protagonista è Adelaide, 10 anni, che si accinge a partire per iniziare il suo viaggio a Sinnoh... ma c'è un piccolo problema: Adelaide ha pa...