Le insidie dell'asilo terrestre

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Il sole del mattino si ergeva soavemente nel cieli,rendendo visibile il sottile confine tra cielo e terra,che trasformava il paesaggio albeggiante in una sorta di ambientazione illusoria,dove la malvagità e la sofferenza fossero solo un mero ricordo lontano del passato,facendo defluire i caldi e luminosi raggi provenienti dalla stella in tutto il quartiere abitato,diffondendo uno strano alone di speranza che inondava tutti gli esseri viventi dalle piante agli animali fino agli umani.

In tale ambientazione surreale si svegliò lentamente dal suo sonno innaturale un bambino dai capelli neri con dei folti riccioli,che si alzava lentamente strofinandosi gli occhi per il risveglio appena avvenuto,mentre osservava con occhio assonnato la dolce fanciulla posta al suo fianco,la quale dormiva pesantemente e con la testa poggiata sopra la gamba del bambino.

Steven accarezzò dolcemente con la mano la chioma nera della sua amica dormiente,sorridendo e sperando nell'esistenza di ulteriori momenti di pace e tranquillità con lei.

-Connie-sussurrò dolcemente Steven,ricevendo un lieve sussulto dalla ragazza,che ancora non si apprestava a svegliarsi –Connie svegliati-dandogli dei leggeri grattini sul collo,che fecero svegliare l'amica,la quale senza alzarsi,voltò lo sguardo assonnato verso la giovane gemma,donandogli un caldo sorriso.

-Buongiorno Connie-

-Buongiorno a te Steven-portandosi una mano sopra la bocca a causa di uno sbadiglio –sai dove siamo in questo momento?-

-Connie non fare la smemorata-scherzò Steven –siamo all'interno del salone di casa tua-

In quel momento Connie si alzò di scatto dalle gambe del bambino,guardandosi intorno ed assumendo sul volto uno sguardo preoccupato ed agitato con le mani che le tremavano inspiegabilmente,animata da una strana preoccupazione che velocemente stava prendendo possesso del suo corpo.

-Vuoi dire che abbiamo dormito insieme in casa mia?-domandò nervosamente la ragazzina

-Si-rispose il ragazzino grattandosi la testa –che cosa c'è di male?-domandò sentendo improvvisamente uno strano rumore di passi provenire da lontano,voltandosi verso la fonte del rumore e trovando dinanzi all'uscio del salone la madre di Connie,la quale lì guardava con occhio perplesso ma stranamente calmo e sereno

-Salve signora Maheswaran-esclamò Steven

-Mamma ti posso spiegare-aggiunse la ragazza voltandosi con preoccupazione verso la madre

-Non c'è niente da spiegare-esclamò Priyanka avvicinandosi ai due –Io e tuo padre vi abbiamo trovati addormentati sopra il divano,mentre stavate guardando la televisione ed abbiamo deciso di comune accordo di lasciarvi dormire invece di svegliarvi-

-Ma...ma...-venendo interrotta dalla madre

-Non c'è niente di cui preoccuparti Connie-esclamò sua madre con tono affettuoso –io e tuo padre sappiamo benissimo quanto tu voglia bene a Steven e perciò abbiamo deciso di non ostacolare più il vostro rapporto-esclamò sorridendo –e poi dopo questi mesi abbiamo imparato ad accettare lui ed il bizzarro modo di vivere delle sue custodi,quindi non c'hai nulla di cui preoccuparti-

Il volto di Connie si illuminò completamente sentendo le parole di sua madre,la quale finalmente accettava Steven e le gemme di cristallo,abbracciando repentinamente il bambino per la felicità,venendo ricambiata anche se con un po' d'imbarazzo anche da lui,separandosi rapidamente e guardandosi negli occhi con una nota di rossore che avvolgeva le loro guance.

-Steven che ne pensi di rimanere a fare colazione con noi?-domandò la madre di Connie mentre si dirigeva verso la cucina

-Ovv...-interrompendosi di colpo vedendo Leone fuori dalla finestra,che gli faceva cenno con la testa che era ora di tornare indietro –mi dispiace dover rifiutare,ma sarà per un'altra volta-alzandosi dal divano

Le Cronache di una Gemma:Le ombre dell'universoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora