Assalto a Homeworld

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Erano passati ormai diversi giorni da quando Lance insieme a tutte le gemme terrestri avevano abbandonato il pianeta Terra a bordo della nave spaziale,dirigendosi con impazienza e con decisione verso quel luogo dove tutti i mali avevano messo radici,si muovevano in direzione di Homeworld pronti a mettere la parola fine una volta per tutte al dominio di Diamante Giallo.

Il giovane serafico stava seduto pazientemente sopra la sedia di comando,tenendo saldi tra le sue braccia i comandi dell'astronave,osservando,senza deconcentrarsi dall'obiettivo finale della missione,il buio dello spazio profondo illuminato solamente dalle stelle,che fornivano uno strano scenario surreale,come se la luce emessa dalle stelle in quella tetra oscurità,fosse la speranza che si destava prepotentemente dai meandri più infimi delle tenebre,cercando di rischiarare con la sua luminosità il fascio di tenebra che aveva avvolto l'intera dimensione.

Le gemme all'interno della sala di controllo guardavano anch'esse come ipnotizzate lo spazio profondo,riflettendo su tutti gli eventi che le hanno portate a compiere un gesto così sconsiderato che potrebbe rappresentare la loro distruzione e tale sentimento di confusione veniva manifestato maggiormente da Perla,la quale con respiro irregolare e pesante cercava di calmarsi,provando a pensare ai vari eventi positivi che sono avvenuti in passato,venendo però avvolta ancor di più da questo suo senso di confusione,che la stava facendo dubitare ancor di più su se stessa e sulle sue capacità.

In quell'istante l'ambiente di tensione venne smorzato senza preavviso da Lance,il quale facendo cenno a Peridot di avvicinarsi,si alzò lentamente dalla postazione di comando,invitando la gemma a sedervisi sopra al suo posto.

-Peridot ho bisogno che tu mi dia il cambio-sgranchendosi il collo –Se non ti dispiace necessito di un po' di riposo-

-Nessun disturbo-esclamò il tecnico gemma afferrando emozionata i comandi –Non sai quanto avevo voglia di guidare-concluse con un sorrisino che ne decorava il volto illuminato per l'emozione

Il ragazzo sicuro dell'affidabilità del peridoto alla guida,si allontanò lentamente dal gruppo aprendo con rapidità la porta scorrevole,incamminandosi con passo lento attraverso il lungo corridoio metallico ricco di luci verso le sue stanze,massaggiandosi con la mano destra la fronte,cercando di alleviare un debole ma persistente mal di testa,che lo tormentava negli ultimi tempi durante la sua traversata nello spazio,raggiungendo i pochi istanti il suo alloggio fornito solamente di un letto spartano privo di decorazioni,lasciandosi cadere rovinosamente sopra di esso ed appoggiando la testa sopra il morbido cuscino bianco,chiudendo gli occhi,sperando che il dolore si calmi prima di arrivare a Homeworld.

Nel frattempo Perla osservava in disparte l'intero gruppo di gemme che lentamente stavano assumendo un comportamento più rilassato e sereno,comincinado a parlare tra di loro riguardo alle strategie ed alle varie tecniche militari da attuare contro Diamante Giallo ed il suo esercito,riamanendo ferma a guardarli con la coda dell'occhio,venendo però interrotta da Sky,che impugnando con mano ferma la falce bilama una volta appartenuta a Zero,si mise accanto a lei appoggiando leggiadramente la schiena contro la parete fredda ed insensibile della nave.

-Vedo che preferisci stare in disparte-esclamò la gemma blu voltandosi verso di lei

-Ho solo bisogno di riflettere e di fare chiarezza tra le mie idee-rispose Perla tenendo lo sguardo rivolto verso il portellone d'uscita

-Non penso che stare qui da sola ti aiuti effettivamente-indicando con il dito indice della mano l'uscita della stanza –Avresti bisogno di qualcuno che ti fornisca sostegno-sorridendo

-Ma...-venendo interrotta dalla gemma blu che le coprì la bocca con la mano sinistra

-Vai da lui e parlaci senza discutere-stringendo con ancor più forza la sua arma –Non accetto un no come risposta-lasciando la gemma bianca stupita dalla reazione della perla azzurra,togliendosi la mano di lei da sopra le bocca ed incamminandosi con passo titubante verso l'uscita della sala di comando,dirigendosi verso le stanze del serafico,bloccandosi istantaneamente ad un passo dal portellone della stanza,con la mano tremante che poggiava pietrificata sopra il comando di apertura elettronico,che improvvisamente aprì di scatto la porta,rivelando Lance disteso sopra il letto con gli occhi chiusi apparentemente dormiente.

Le Cronache di una Gemma:Le ombre dell'universoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora