Terra di mezzo.

56 3 2
                                    

"Madre" sospirai non appena la vidi. Poi un senso di debolezza mi assalì e mi appoggiai alla parete , guardandola negli occhi.

"Musa che cosa le hai permesso di fare?"- Intonò con voce fredda contro di me. "Sei venuta qui per incolparmi madre? Solo per questo.."-"Sono qui perché l'albero secolare si è appassito. Le sue radici hanno tremato , e guardando il ramo che è morto ho capito che mia nipote era passata oltre. L'ho vista camminare verso la luce. Spaesata ed impaurita. Gli ho indicato la via , e ciò che doveva fare. Ma è rimasta bloccata nel purgatorio degli spiriti. Insieme alle altre creature che non fanno parte di questo mondo. Perché gliel'hai lasciato fare?"-"Clodeth , che piacere rivederla. Peccato il contesto in cui ci siamo rincontrati"-Una voce alle mie spalle , calda e sicura si pronunciò mi voltai vedendo l'imponente figura di Milosh . "Se lo vuole sapere , Musa ha tentato di fermarla , ma se deve incolpare qualcuno per sentirsi forse una madre o una nonna migliore di quello che è stata per secoli , incolpi i veri assassini. Li ha qui davanti , ma la prego lasci stare sua figlia. Lo ha fatto fino ad ora"-"Insolente , bestiaccia che non sei altro , come osi parlare ad una delle streghe originiali in questo modo? Tua madre ti ucciderebbe per questo"-"Mia madre , non è stata forse lei e suo marito lo sciamano originale a trasformarci in questo? A farle il lavaggio del cervello facendole vendere le nostre anime. A distanza di secoli ho capito il perché. Avevi bisogno di quel patto. Avevi bisogno di creare vampiri lupi mannari , qualunque creatura. Hai fatto credere per milleni che eravamo stati marchiati dal diavolo. Ma non è mai stato così . Tu ci hai scelto , per arrivare al tuo lurido scopo di potere . Hai inventato tutto questo per poter rivedere tua figlia. Hai ucciso migliaia di vampiri , di madri padri figli  , per inventare l'altra parte. Per poter condurre Close , in un luogo dove tu potevi raggiungerla senza perderla. E così hai creato tutto questo. Ma non sei riuscita a calcolarne i danni , noi siamo stati gli originali i primi a diventare vampiri , i primi che sono sopravvissuti alla trasformazione , siamo fuggiti senza che tu potessi trovarci , e ci siamo moltiplicati , ovunque andassimo non riuscivi a vederci. Ricordo bene le ultime parole di mia madre "non gli avrai mai". E cosi è stato. E dopo secoli hai capito l'errore , eravamo diventati troppi , per essere finiti. Troppi , ci siamo abituati alle nuove vite , mescolandoci sempre di più in tutto il mondo. Abbiamo costruito interi quartieri , bloccandoli dalle streghe e ci siamo ribellati uccidendole. Per distruggere l'albero secolare , distruggendo così il vostro maledetto potere e per poterci salvare. Perché solo un paletto di quell'albero può ucciderci. Ma sai Clodeth solo ora ho capito , che per togliere di mezzo quel maledetto albero , c'è solo una via di fuga. Uccidere tutta la gerarchia e la dinastia Bennet. "-Clodeth impallidì -"Smettila , non farai del male a mia figlia "-"No , perché tu sei la strega originale ed io non ho voglia di finire in una bara per chissà quanti secoli , o forse per l'eternità. Ma vedi in molti si domandano qui a New Orleans , come possano togliere il potere alle streghe ,e vedi se questo uscirebbe sarebbe la tua rovina..."-"Cosa vuoi?"Disse con voce fredda. "Voglio che tu , tolga mio fratello ed Elisabeth che porta in grembo suo figlio , dalla morsa delle streghe"-"Ecco Milosh è proprio qui che il tuo piano svanisce. Sono stata io a condurre Elisabeth li , ho convinto io Manika ad aiutarmi. Sono solo pedine di un piano che non verrà smantellato. E sai perché? Perché , quel figlio non deve venire al mondo ."


"Perché , perché continuii a farmi del male , perché continuii a venirmi contro ogni volta che le nostre strade si incontrano , madre perché mi hai allontanata da te , perché non mi hai mai dato l'amore che ti ho chiesto e supplicato. " le forze erano perdute , ed il mio corpo era solo uno scrigno che conteneva i fallimenti , la solitudine e la tristezza di una vita ingrata . Nessuno mi aveva detto che sarebbe stata così dura.

Clodeth , forse così dovrei chiamarla non si pronunciò . Restò a guardarmi , in silenzio, che come una lama fredda irruppe nelle mie membra perforandole. Non riuscivo a capacitarmi , del perché non mi avesse mai amata , mai odiata come una figlia. Ma avevo solo ricevuto indifferenza. E pure non ero mai stata cattiva ,  avevo fatto qualunque cosa in due secoli di vita per potermi far notare. Per sentirmi dire anche una sola volta che andavo bene. Ma non era mai capitato. Ero sola. E non avevo mai saputo il perché. Così come ogni volta mi guardò aprendo la porta ed incamminandosi verso il viale , dove ogni foglia che calpestava perdeva forma e vita. Aveva il cuore e l'anima marcia come ogni cosa che toccava , ma era pur sempre mia madre. Ed il mio legame cercato e desiderato aveva superato anche quel tipo di barriera , cioè l'odio.

The new downdraftsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora