Andata senza Ritorno.

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Mi risvegliai come da un sonno profondo. Dolori atroci si impadronirono delle mie ossa. Mi svegliò una voce , dolce . "Amaliè". Sentì un leggero tocco , sul mio braccio poi il dolore svanì. Misi a fuco , mi voltai cercando qualcuno , che non c'era. Mi diedi qualche minuto , prima di alzarmi. Continuai a guardarmi intorno attonita. Dove ero? . Cosa era successo? . Riconobbi quel luogo , spento e buio. Non mi fu difficile. La cripta della mia famiglia. Ad un tratto sentì come dei rami rompersi , proprio come se qualcuno li stesse calpestando. Uscì nel buio della notte , osservando quegli alberi muoversi , nella chiara luce della luna piena , che bagnava anche i miei occhi. Continuai a guardarmi itnrono , cercando di seguire quel suono. Non era ben definito , ma lo sentivo in lontananza. Continuai a camminare , senza voltarmi indietro . La paura bloccava la mia gola , ma decisi di vincerla , lasciandola in secondo piano. Più camminavo più il rumore , suonava distinto più si avvicinava. Era impossibile , non riuscire a sentirlo , sempre più vicino sempre di più. Poi ad un tratto vidi un'ombra , una forma delineata di un uomo , che era preso a rompere quei rami con i piedi. Poi si piegò su di essi , e quella figura restò in silenzio. Che assordante irruppè , facendo vincere la paura. Deglutiì con difficoltà. Poi emisi un suono , restai immobile notando che la figura si voltò verso di me. Ero attonita , il mio corpo non voleva , emettere anche un singolo suono. La figura cominciò a muoversi , camminando verso di me. Ed io non riuscivo neanche a respirare. Poi la luna , bagnò anche lui. Intravidi degli occhi , verdi. Il cuore si rasserenò . E con calma riprese il suo battito , ed il suo tempo. Adam.

Era più sorpreso di me , guardandomi. Appoggiato ad un albero , con la bocca leggermente spalancata , ed i calzoni sporchi di terra ,come le sue scarpe. "Amaliè" disse con fatica. Poi mi corse incontro abbracciandomi forte , senza neanche darmi il tempo di ricambiarlo. Mi prese per le braccia guardandomi , sembrava uscito di senno. "Sei reale?"-"I...io."-"No , non puoi esserlo". Si allontanò tenendo la sua testa tra i pugni. Continuava a muoversi guardando a terra. "Non sei reale , adesso basta. "-Urlava dimenandosi. "Adam.." presi coraggio , e mi diressi verso di lui. "Adam" appoggiai la mia mano delicatamente sulla sua spalla. Lui per un secondo tornò , in se. "Adam , sono io sono reale , sono qui Adam cosa , cosa ti è successo"-"Amaliè.."-"Adam".-Poi mi diese uno scossone spostandomi , e cominciò a correre nella foresta. Non potevo perderlo cosi cominciai a seguirlo "Adam ti prego fermati.."Ma era troppo veloce . Cosi lo persi. E persi anche quel poco di orientamento che avevo. Sembrava tutto uguale a prima. La luna non si era mossa , e la figura degli alberi era sempre uguale. Come , era possibile? Mi voltai e vidi in lontananza di nuovo la cripta. Era impossibile , ero tornata nel punto in cui ero. Cominciai a correre di nuovo , ma tutto era uguale. "Adam" cominciai a chiamarlo ad alta voce. "Adam". Ma nessuna risposta. Poi di nuovo quel rumore. E di nuovo Adam che mi guardava. "Co...cosa sta succedendo Adam?"-"Io sto impazzendo , ora ci sei tu. Ma tu non sei reale nulla di tutto questo è reale..."Lasciai Adam , e corsi verso quei rami. Trovai un cespuglio di rami rotti una sopra l'altro. Cominciai a smuoverli cercando di capire cosa stesse accadendo. Quando ad un tratto , notai una lapide rotta il vari pezzi. La pulì con le mani cercando di togliere la terra su di essa. La ricomposi . "Amyli Olsen . "-"Amata figlia , amata sorella"Poi Adam mi prese dalle spalle e mi catapultò dall'altra parte , caddi pesantemente a terra. Quando tentai di rialzarmi , vidi Adam muoversi intorno a quella lapide , come fosse impazzito. Poi con gli occhia ssatanati mi mostrò i suoi denti e mi affrontò , mi prese sbattendomi addosso ad un albero. Sentivo il suo alito sul mio collo , vedevo i suoi occhi odiarmi. Temetti di morire. Poi con un filo di voce , gli dissi "Adam sono io , Amaliè. Sono io , adam guardami sono qui con te anch'io , sono reale. Adam , ti prego guardami , ragiona fallo per Elisabeth adam..." Appena sentì quel nome mi guardò ritrovando il senno , il suo viso riprese forme umane. Si allontanò , quasi stesse per piangere. "Mi...mi dispiace...io...mi dispiace " fece per scappare. "Adam , fermati " urlai con tutta la voce che avevo in corpo." Non farlo o ricominceremo tutto da capo."Adam si bloccò di colpo come se ci fosse un muro davanti a lui. Si voltò guardandomi . Poi cadde a terra. Corsi di nuovo verso di lui , cadendo a terra anch'io. Sentì le mie ginocchia bruciare per la terra umida. "Cosa sta accadendo dove siamo?"-"Oh , Amaliè se solo lo sapessi. Sono mesi giorni , non lo so neanche io quanto tempo è che sono qui. Incastrato , in questo momento che sembra non voglia finire. Non riesco ad uscire da tutto questo. Il sole temporeggia con la luna , e tutto ricomincia.. "-"Co...cosa?"-"Non lo so Amaliè..."-"Questa è magia nera Adam.."Di colpò fui presa da un momento , mi alzai di corsa dirigendomi verso la cripta dove trovai una donna intenta a toccare quei nomi impressi con le dita. Il suo aspetto era semplicemente indescrivibile , la sua bellezza di rara natura. Mi guardò come se mi conoscesse da sempre. "Amaliè Bennet , ti stavo aspettando. "-"Chi sei?E dove siamo..Co...cosa vuoi?"-"Oh Amaliè proprio come tua madre , tutto e subito. Tranquilla bambina "- Con un gesto delle mani chiuse la cripta sbattendo forte , le porte alle mie spalle che scricchiolarono."Non credo servano molte parole , non è il tuo tormento , è il suo. Ma vedi l'altra parte sta scomparendo , e tua nonna ha deciso di riporti qui quindi in un certo senso è diventato anche il tuo." Le porte si aprirono , scatenando una tempesta di vento , mi guardai indietro e trovai Adam perso , che mi guardava. Il vento cessò e quella misteriosa donna scomparve. Adam , si accasciò con le mani affrante e sanguinanti. Ero finita , nel tormento che la morsa delle streghe stava , usando per Adam. Ero finita nel suo mondo , nei suoi errori. In tutta la parte oscura che lo componeva , con l'unica differenza che io ero morta. Quindi per lui uscirne avrebbe voluto dire tornare in vita , mentre per me , voleva dire trovare la pace. Lo guardaì , e mi misi seduta accanto a lui appoggiando la mia testa sulla sua spalla. Mai come in quel momento mi ero sentita persa e sola , forse proprio come Adam. Eravamo persi , ma soprattutto soli.

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