Capitolo 8

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«Scusami Milo, non è che non ti credessi... oramai è troppo tardi per scusarmi... ma volevo solo... sentire la verità dalla tua bocca...»

La verità? Qual'era la verità?

"Sei il mio giocattolo... voglio divertirmi ancora un po' con te..." aveva detto Kai.

No...

"Per oggi ti perdono..."

Non era vero!

Aveva voluto mostrare i lividi sul mio corpo, per dimostrare che ero solo io la vittima...

Aveva zittito e impaurito le ammiratrici di Rex e, proprio a lui, aveva spiegato come erano andate veramente le cose...

"Io ti giuro che ti proteggerò da ogni cosa che ti fa soffrire e che ti da' pena..." aveva affermato.

Non lo capivo... proprio non lo capivo! Il suo modo di fare era incomprensibile!

E anche il mio... perché, anche se ora ero stretto tra le braccia del mio amato Rex... stavo pensando a Kai.

Lui era il Diavolo, corrotto e insensibile... perché allora ero in ansia per lui?

«Milo?» mi chiamò Rex, distogliendomi dai miei pensieri.

«Oh, scusami...» dissi, tirandomi indietro e arrossendo imbarazzato «Devo tornare in classe.» aggiunsi, voltandomi per andarmene.

«Milo... ti consiglio di startene alla larga da Kai.» mi consigliò lui «Anzi, non voglio che ti avvicini a lui!»

Eh? Cosa?

«Scusa...» aggiunse dandomi le spalle «Immagino tu non possa capire...» sussurrò appena.

Malpass

Stavo di guardia nel corridoio davanti alla classe di Milo, quando vidi tornare le tre ragazze che Satan aveva minacciato.

«Lasciamo perdere Rex, è meglio dimenticarlo...» disse la mora.

«No, io non rinuncio a lui!» sbottò la bionda testarda «Se vuoi volete farlo, fate pure, io avrò più possibilità.»

La mora e la rossa non le risposero e se ne andarono, lasciandola sola.

«Avrò delle rivali in meno...»

Dal nulla, apparve Satan e si appoggiò al muro, proprio alle spalle della ragazza.

«Ehi!» disse Kai attirando la sua attenzione.

«Kai.»

«Perché non ti metti con me, invece di pensare sempre a quel bellimbusto di Rex?» domandò il mio signore, tirandola per un braccio.

Milo

Ma dov'era finito Kai?

Avevo lasciato Rex e ora stavo percorrendo il corridoi per raggiungere la mia classe.

Non riuscivo davvero a smettere di pensare a come lui mi aveva aiutato...

Voltai l'angolo ancora soprapensiero e, quello che vidi, mi fece ghiacciare. Rimasi a fissare la scena con la bocca spalancata, sentendo il mio sangue diventare freddo, duro e opprimente.

Kai stava baciando con passione la bionda! Una delle sue mani si era posata sul suo seno, mentre l'altra si stava infilando sotto la gonna.

I suoi gemiti mi arrivarono alle orecchie, facendomi rabbrividire dal disgusto, le aveva fatto raggiungere l'orgasmo.

Quando Kai si staccò dalla sua bocca e la lasciò andare, lei cadde per terra, praticamente svenuta.

«Non è molto educato stare a guardare...» disse lui prima di oltrepassarmi e andarsene.

Un Patto col DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora