"Saviour will be there
When you are feeling alone, oh
A saviour for all that you do
So you live freely without their harm." Black Veil BridesEro stesa sul letto a pancia in su, le braccia distese lungo i fianchi, le gambe immobili. Il mio sguardo sembrava rivolto al soffitto, ma in realtà era perso nel vuoto. I miei occhi, in quel momento, vedevano solo delle brevi ma infinite scene. Scene di me e lui. I primi minuti apatia, poi la gola cominciò a bruciare e le lacrime iniziarono a scendere una dopo l'altra. Non sembrava essere vero. Non poteva essere vero. La mia mente non lo accettava, non poteva farlo. Il dolore era troppo. Lui, il mio bellissimo lui, aveva appena voluto chiudere la nostra storia. Tramite messaggio. Non riuscivo a capacitarmene, la sera prima eravamo stati così bene insieme. Stavamo sempre bene, noi due, nel nostro piccolo mondo che ci creavamo ogni volta che uscivamo. Sembrava impossibile, eppure era successo. "Mi sto affezionando troppo" mi disse, tramite una registrazione su Whatsapp. "Ho degli obiettivi, quindi non voglio legarmi. È per questo che voglio chiudere, sto per legarmi e non voglio". Inutile dire che io mi ero già legata. Inutile dire che non capivo (e non capirò mai) il suo motivo. Inutile dire che cercai di vederlo per tirargli un forte pugno sul suo naso perfetto, con quella dolce gobbetta che io adoravo, e romperglielo. Ma lui, Jared, non volle mai venire. Disse che era meglio se non ci sentivamo più. Ero distrutta. In una settimana avevo perso il ragazzo e gli amici. Pensavo davvero di non farcela. Fortunatamente non avevo perso la mia migliore amica (e cugina) Sharon e neanche quel dolciotto di Christian. Però era come se ci fosse solo Sharon, perché Christian abitava in un paese un po' lontano dal mio. "Meglio un'amica ma buona che tanti ma sbagliati" pensai. Proprio in quel momento, però, mi venne una persona in mente. Una persona che conosceva tutto di me. Una persona a cui raccontavo tutto. Charles. Io e Charles avemmo una breve relazione quasi quattro anni fa, ovvero quando avevo 13 anni e mezzo. Ah, il primo amore(di sto cazzo)! Nonostante non stessimo più insieme eravamo rimasti in buoni rapporti, così decisi di contattarlo e sfogarmi con lui. Come facevo sempre e come lui faceva con me. Nonostante ciò, non ci incontravamo da quasi due anni, eppure non abitavamo molto lontani. Mi sfogai, gli dissi tutto ciò che provavo e lui, dolce come al solito, mi propose di uscire con lui e con i suoi amici sabato. Accettai. Non conoscevo i suoi amici, ma era divertente stare con lui. Ma era solo domenica. La domenica prima delle vacanze di Natale. Passai la settimana chiusa in casa a giocare a Skyrim. C'eravamo solo io, la tv e il controller della ps3. Ogni tanto veniva Sharon a casa e passavamo notti intere accanite a quel gioco. Insomma, persone molto socievoli. Seh.. Quel gioco era la mia unica fonte di distrazione. Se uscivo pensavo a lui. Ogni cosa mi ricordava lui e i suoi bellissimi occhi azzurri. Ma dovevo arrendermi, ormai era finita e non l'avrei mai più rivisto. In quel momento decisi di non volermi più legare con nessuno. Ogni volta che mi legavo a qualcuno quest'ultimo andava via. Volevo stare da sola. Volevo essere come il mio personaggio di Skyrim: un eroina. L'eroina di me stessa. Pensavo di non aver bisogno di un eroe, pensavo di potermi rialzare da sola. Credevo di essere abbastanza forte. Non sapevo quanto mi sbagliavo. Avevo bisogno di un eroe, ma lo capii solo quando lo incontrai.
Arrivò il fatidico sabato. Mi preparai ed uscii. Purtroppo Sharon aveva da fare e non poteva accompagnarmi nella mia "avventura". Andai nel luogo in cui mi aspettava Charles. Era una piazzetta piccolina, ma accogliente. Era da anni che non ci andavo e ritornarci mi fece venire a mente un sacco di ricordi. La piccola piazza era uguale a come la ricordavo, circondata da un piccolo prato con qualche panchina. Seduto su una panchina c'era Charles con la sua ragazza ed altri due tipi. Il ragazzo, appena mi vide, mi venne subito incontro avvolgendomi in un caldo ed amorevole abbraccio. Anche lui era esattamente come me lo ricordavo. I capelli neri, lisci, lunghi fino al mento, alto 1.75 ed abbastanza magro.
-Oddio, Crystal! Da quant'è che non ci vediamo?-
-Ehm.. due anni?-
-Oddio! Sei cambiata tantissimo!-
Era davvero felice di vedermi.
-Lei è Amanda, la mia ragazza.- Disse Charles indicandomi la sua ragazza, entusiasta.
Amanda era abbastanza carina, alta, dalle curve dolci. Anche lei aveva i capelli neri. Sembrava una ragazza simpatica.
-Piacere, Amada.- Disse sorridendomi.
Stavo per presentarmi, ma Charles mi precedette.
-Tesoro, lei è Crystal. Una delle mie migliori amiche.-
A quella frase rimasi un po' colpita, non pensavo avessere questa considerazione di me.
Charles mi presentò anche gli altri due ragazzi.
-Loro sono Jacob e Tyler.-
Jacob non era molto alto, ma lo era più di me. Magrolino, con i capelli e gli occhi castani e il faccione simpatico. Tyler era abbastanza alto e magro. Il viso era coperto da un ciuffo nero che gli ricadeva sul mento. Sembrava un bel ragazzo, ma non potevo affermarlo con precisione a causa del ciuffo. Il mento e le labbra, però, erano perfetti. Sembrava che qualcuno li avesse disegnati. Forse era perché pensavo ancora a lui, ma, in quel momento, pensai, quasi di impulso, che nessuno avesse le labbra perfette come quelle di Jared.Il sabato sera stava scorrendo allegramente fra le battute squallide di Jacob, che si era rivelato simpaticissimo sin dall'inizio, e gli abbracci di Charles, che sembrava un po' preoccupato per me. Tyler era un po' distaccato. Sembrava molto chiuso. Poi iniziammo a parlare di Skyrim, ovviamente. Charles non era Charles se non parlava di quel gioco, come me tra l'altro. Alla conversazione si aggiunse anche Tyler che ne sembrò molto preso e cominciò ad aprirsi. Stavamo parlando delle nostre assurde morti in quel videogioco e, improvvisamente, ci ritrovammo a gironzolare per la città. Amanda stava parlando con una sua amica che si unita a noi, Charles stava con Jacob ed un altro ragazzo. Io mi ritrovai a camminare dietro di loro accanto a Tyler che, pian piano, si stava aprendo con me. Il ragazzo mi raccontò che aveva litigato con degli amici perché lo avevano trattato male, poi ci sedemmo su un muretto, di fronte alla piazza, e gli raccontai di Jared. Proprio in quel momento, passò lui. Il ragazzo alto e snello che, con i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri, sembrava una statua greca, stava camminando davanti a me insieme al suo amico Ralph. Era lontano per cui non mi vide, ma io sì.
Dio, quanto era bello. Così bello e stronzo. Che schifo. Guardai Tyler dicendogli -Tyler! Oddio! Jared! È lui!- e glielo indicai.
-Dai Crystal, non guardarlo. Fa finta che non esiste!-
Iniziai a bestemmiargli contro.
-Porco Jared. Porco Jared. Porco Jared. Ora vado lì e gli rompo il naso!-
Il ragazzo accanto a me mi fissò. Mi stava studiando sotto quel ciuffo scuro.
-Crystal, credimi. Non ne vale la pena.-
-Si.. Hai ragione. Spero che cada.-
-Ma cos- Tyler cominciò a ridere.
-Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi. Cadi.-
-Guarda, non è che cade se dici così.- Disse lui ridendo.
Beh, si sbagliava. Proprio in quel momento, Jared cadde ed andò con la faccia nelle feci di un qualche animale. Tyler mi guardò stupito, come se fossi una strega, ma allo stesso tempo rideva di gusto. Tutti quanti stavamo ridendo. Le feci coprivano gli occhi di Jared che, questa volta, cadde in un bidone dell'immondizia. Ridevamo tantissimo, soprattutto io. Notai che parecchi ragazzi lo stavano filmando con i loro smartphone. Che goduria quella scena.

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Hero
RomanceMi sono invaghita del mio eroe. Di quello che mi ha salvata quando stavo per sprofondare. Ho deciso di non aver paura di legarmi di nuovo e mi sono lasciata andare. Mi sono legata al mio eroe. Questa cosa sarà un bene o un male? "I need a hero to sa...