Erika dormiva nel suo comodo letto come ogni notte ma, una sera, il suo sonno si interruppe, Erika si ritrovò in un portabagagli, era tutto cupo e umido, il suo battito iniziò ad aumentare ma, di colpo, la ragazza sentì un forte boato, come un pezzo di metallo contro un oggetto o qualcosa, una persona, forse Simon? Il suo tutore pensò, subito dopo da una fessura iniziò a colare dal portabagagli, era denso come il sangue, non poté più pensare a cosa fosse quel liquido che sentì qualcosa scaraventarsi contro il baule dell'auto, subito dopo qualcosa lo trafisse, qualcosa di tagliente, come un coltello da cucina, Erika notò che quella lama era identica a un set di coltelli da cucina che regalò a Simon dopo aver imparato a cucinare giapponese, sentì come qualcosa che stava smanettando il lucchetto e di colpo la luce di un lampione bruciava le pupille di Erika, una voce roca le stava parlando.
- Erika... Erika stai bene?-
Erika gli rispose confusa.
-S... si... sto bene...-
La luce del lampione rivelò il volto della voce roca, era Simon, Che con un ghigno riprese a parlare.
-Brutta bestia-
Tirò fuori Erika dalla macchina, per poi riprendere a parlare con i capelli di Erika tra le dita macchiate di sangue.
-Non vuoi morire? Ora ti riduco in rottami drone!-
-Drone? Cosa ti sta succedendo Simon? Perché mi chiami drone? Sono io, Erika in pelle e ossa-
Disse Erika tentando di non far staccare altri capelli.
Tra lacrime e calci Simon fece accasciare Erika davanti alla portiera dell'auto, Erika mentre si massaggiava la testa per il dolore dei capelli staccati vide un'ombra dietro Simon, con occhi dorati e capelli argentei, l'ombra si avvicinò con un movimento aggraziato e con uno strano teaser fece cascare Simon a terra in preda alle convulsioni.
D'istinto Erika urlò.-Oh dio ma cosa hai fatto? -
Delle lacrime rigavano il volto di Erika.
-Ti prego non uccidermi!-
L'ombra si avvicinò ad Erika e svelò il volto di un ragazzo, si avvicinò più del previsto, Erika guardava gli occhi ipnotici del ragazzo, lui mosse la mano, la infilò del taschino della sua camicia, estrasse una collana strana, la mise al collo della ragazza.
-Quando hai bisogno di me, premi il pulsante sul ciondolo, ed io arriverò subito-
Tutto tacque.
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Ciao !
Se vi è piaciuto questo capitolo
spero che commentiate e mettiate qualche stellina.Ps.È il mio primo libro
quindi spero vi piaccia!
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|| SUCS la ragazza drone ||
Science FictionErika una ragazzina comune o forse no? "Io non posso vivere senza di te e non permetterò che tu viva senza di me" [da revisionare]