Isabella dopo che uscì dalla cucina corse verso la stanza di Erika.
Arrivata davanti alla porta.-Erika apri-
Bussando alla porta.
Ma Erika pensando che fosse Hace.-Vai via non ti voglio più vedere-
La voce era tirata e le lacrime rigavano il suo viso.
Isabella apri la porta,si fece vedere.- Sono io sciocca, ti sembro quel cretino?!-
Sorrise per strappare un sorriso a Erika e ci riuscì.
-Ho scusami ho un po' la testa in sobbuio-
Asciugandosi le ultime lacrime.
Erika le fece un cenno per entrare, Isabella entrò nella stanza chiudendo dietro di se la porta.
Si sedette sul letto, accanto a Erika, ci fu un momento di silenzio e poi la voce di Erika spezzò il silenzio-Perché ho tanta voglia di rompere gli oggetti?-
Erika non capì se fece una smorfia di odio o amore.
-Non saprei Erika,come mai ti interessa così tanto?-
Inclinò la testa per osservare bene le espressioni del viso di Erika.
-Non lo so Isa, so solo che ho...ho provato tanta rabbia una rabbia che...che non so nemmeno come descriverti, le volevo spaccare la faccia...quella ragazza-
Erika strinse le coperte nei pugni nel ricordo di quella ragazza.
-Beh in effetti pure io gli vorrei spaccare la faccia,siamo in due eh?si chiama Annabeth ed è la racchia di tutto l'istituto,ma anche lei è un'agente,quindi-
Sospirò.
-La dobbiamo tenere-
Qualcuno bussò alla porta,Isabella fece un gesto ad Erika di stare zitta,poi rispose a quel bussare insistente.
-Chi è?-
Isabella teneva la mano destra tesa verso Erika per farle capire di stare zitta.
-Sono io Isa...dov'è Erika?-
Hace posò la testa contro la porta,era distrutto.
-Vattene via!-
Rispose Erika.
Isabella rimase allibita.-Erika posso spiegarti..-
Venne interrotto da Erika.
-Non c'è niente da spiegare-
Alzandosi dal letto.
-Ti prego fammi spiegare..-
Hace tolse la testa dalla porta e si mise in piedi davanti alla porta in attesa.
Erika in silenzio camminò verso la porta,l'aprì con calma.-Erika!..-
Ad Hace gli si illuminarono gli occhi.
Ma Erika non gli diede ascolto,presa dalla rabbia gli sferrò un pugno che lo fece girare in due piroette per poi casca a terra di schiena.
Erika con tutta la sua voce urlò.-E resta lì!-
Non sapeva nemmeno lei se era un obbligo o una opzione.
Erika si chiuse la porta,alle spalle,per poi mettersi a ridere insieme a Isabella,come se si fosse tolta un peso dal cuore.
Chiusa la porta Hace rimase lì a terra, non riusciva a pensare,alla sua destra sentì dei passi,si girò e vide Ben che con una faccia molto divertita.- Ti ha steso eh..-
Lo prese in giro.
-Lascia stare Ben-
Fece una faccia imbarazzata.
-Dai vieni-
Tese il braccio.
- Ti porto in infermeria ti sta spuntando un livido bello grosso sulla faccia-
Così detto Ben ed Hace si diressero verso l'infermeria,arrivati lì un'infermiera fece accomodare Hace su di un lettino e gli curo il livido tutta la notte così che il mattino dopo non si potesse vedere il pesto.
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Ciao !
Se ti è piaciuto il capitolo ti ringrazierei se metessi una stellina o un commento,i consigli o le correzioni di parole/frasi scritte male sono ben accette! :-) spero che ti sia piaciuto e che continui a leggerlo ;-) buona lettura!
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|| SUCS la ragazza drone ||
Ciencia FicciónErika una ragazzina comune o forse no? "Io non posso vivere senza di te e non permetterò che tu viva senza di me" [da revisionare]