CAPITOLO 9

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Erika si risvegliò in un letto dell'infermeria dell'istituto.
A poco a poco riacquistò la vista.

-È tutta colpa mia!-

Era la voce di Hace.

-Non dovevo lasciarla sola!-

Erika notò che la voce era tirata,come se stesse piangendo.
Una voce,probabilmente Isabella,lo rassicurò.

-Hace!tu non hai colpa è ancora viva-

-Per miracolo!-

Urlò Hace.
I due sembrarono irrigidirsi vedendo Erika sveglia.
Isabella ruppe il silenzio.

-Ciao..come stai?-

-Io sto bene-

Erika sorrise.
Hace sembrò irritarsi a quelle parole.

-Bene?stavi per morire!-

Urlò.

-Scus..scusami Erika-

Per tutta la discussione Hace non guardò neanche una volta Erika,ma si girò,e gli bastò per vedere che evidentemente stava bene.
"Come si fa a tenere il broncio ad un angelo come lei?" pensò Hace ma il suo sguardo rimase serio.

-Moira ti deve parlare!-

-Hace non può muoversi!-

Isabella fulminò Hace,come per sgridarlo.

-Moira deve dire tutto ad Erika,o forse devo chiamarti Sucs?-

Chiese guardando Erika,con tristezza ed odio.

-Ti prego,fatti una doccia a andiamo da Moira-

Hace abbassò lo sguardo e uscì dalla stanza.
Isabella guardò Hace chiudersi la porta alle spalle,poi si voltò verso Erika.

-Ha ragione,lavati,vestiti e poi vai con Hace da Moira-

E anche Isabella uscì dalla stanza.
Erika aveva tante domande in testa, ma mise da parte i pensieri e corse a lavarsi.
Finita la doccia si vestì,poi uscì dalla stanza.
Chiusa la porta si trovò Hace davanti,con la collana GPS,la porse ad Erika e lei la indossò.
Fece una piroetta.

-Come sto?-

-Sei..sei veramente..sei stupenda-

Senza parole Hace ammirava Erika.

-Dov'è Moira?-

-Hem,in biblioteca,seguimi-

Hace per tutto il corridoio si lasciò Erika alle spalle.
Arrivarono alla porta della biblioteca.

-Io..non dovrei-

-Ti prego non lasciarmi sola!-

Hace notò della paura nella voce di Erika.

-Ok,entro con te-

Hace aprì la porta,fece passare Erika e poi entrò lui.
Erika si paralizzò nel vedere Moira davanti al camino spento.

- Tranquilla,ci sono io con te-

Sussurrò Hace toccando dolcemente la schiena di Erika.

-Accomodatevi-

I due si accomodarono su uno dei divani in pelliccia.
"La vorrei vedere in estate su questo divano" pensò Erika.

-Mi doveva parlare?-

-Si Erika,è giunto il momento di parlarmi della tua vera vita-

Hace sembrò irrigidirsi.

-Dimmi Erika,cosa sai della tua vita?-

-Bhe,sono stata adottata da Simon,non ricordo l'età precisa,siamo sempre stati io e lui contro il mondo,ultimamente però era diventato freddo con me e..-

Moira la interruppe.

-E qui ti sbagli,tu sai che questa non è la verità giusto?-

Erika sembro ricordarsi qualcosa.

-Rinizia da capo,Sucs-

-I..io,mi chiamo Erika progetto Sucs,ad un anno feci un incidente stradale con mia madre e mio padre,mi stavano portando al mare,due dottori ci salvarono la vita,sostituendo le parti morte dei nostri corpi in droni,i due decisero che per noi non era tempo di morire.
Dopo questo intervento,tornammo a casa.
I giorni passarono felici e spensierati fino ai miei tre anni,al compimento dei miei tre anni un onda di agenti entrarono in casa ed uccisero i miei genitori davanti ai miei occhi.
Il giorno stesso mi portarono in un altra famiglia di 3 figli,ma,anche quella venne uccisa,prima i figli,e poi loro,tutto sotto il mio sguardo.
Dai quattro ai cinque anni vissi con una famiglia sterile,quindi ero l'unica bambina in famiglia,ma ricordo,che loro fecero di tutto per salvarmi e salvarsi a loro volta,ma non ci riuscirono,vidi le loro anime spegnersi davanti ai miei occhi..-

Erika si fermò per asciugarsi le lacrime.
Continuò.

-..Poi ci fu Simon,lui mi prese con se,senza una moglie,quando mi prese avevo sei anni,due o tre settimane prima dei miei sette anni iniziai ad avere incubi su incubi.
Arrivati al giorno delle feste non successe niente,passarono giorni,settimane,mesi ed anni,stranamente.
So,che non mi credete moira,ma io non sapevo niente di tutto ciò fino a questo momento!-

Hace si alzò dal divano.

-Ah si? E come fai a sapere minuziosamente tutte queste cose eh?-

Urlò piegandosi su Erika.
Lei diede le spalle a Hace e Moira,si spostò i capelli e mostrò una piccola fessura dove si poteva intravedere una Micro SD.

-Mentre facevo la doccia ho sentito questo affare e subito queste informazioni si sono impossessati di me-

Hace e Moira rimasero senza parole.

-Ma..ma che diavolo è?-

-Dovevo aspettarmelo da quel Dottore-

Dopo un lungo silenzio Moira congedò i due ragazzi con una mano.

-Erika!-

La ragazza era fra Hace e il corridoio.

-Mi dica Moira-

-Anche se il tuo nome di assemblaggio è Sucs,tu sarai sempre Erika,la ragazza drone-

Erika le sorrise e poi uscì dalla stanza affiancata da Hace.

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