Quel giorno Luke ottenne un nuovo impiego. Inizialmente non sapeva se esserne felice o triste.
La sua vita non gli dispiaceva, ma non aveva mai fatto davvero nulla di importante, e in più non amava avere a che fare con le persone.
Il suo primo giorno fu terribile, non aveva idea di quanto potesse essere frustante quel mestiere senza averlo prima provato, e i giorni successivi furono ancora peggio.
Tutti lo odiavano, nessuno lo voleva intorno. Ma lui doveva continuare, era il suo lavoro, e qualcuno doveva pur farlo.
Cominciò ben presto a pentirsi della sua iniziale contentezza e del suo entusiasmo, ma sapeva che per poter chiudere con quel lavoro doveva portare a termine un certo numero di affari.
In un paio di mesi si abituò al suo mestiere e scoprì diversi strumenti per raggiungere i suoi fini.
In tal modo riuscì a portare dalla sua parte migliaia di persone. Anziani, giovani, donne, bambini, nessuno resisteva alla sua incredibile abilità. Luke era davvero portato per quel lavoro.
Raggiunse così il fatidico numero, o quasi. Necessitava ancora di un ultimo affare.
Era in ansia, finalmente avrebbe potuto concedersi il suo meritato riposo.
Cercò l'ultima persona che gli serviva. Era una donna di mezza età, si chiamava Jenny.
Luke si presentò a casa sua con la divisa abituale ed entrò senza neppure bussare, facendo attenzione a non graffiare i muri con i suoi strumenti.
Jenny era indaffarata in quel momento, ma non ebbe altra scelta che concludere ugualmente l'affare con l'ormai esperto Luke.
Quel giorno Jenny ottenne dolorosamente un nuovo impiego.
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Pensieri che mi inquietano
KorkuAvete presente quando qualcosa vi traumatizza per tutta la vita,qualcosa di spaventoso ed orribile allo stesso tempo,qualcosa che rimarrà per sempre nella vostra mente.ecco se avete presente questa è la storia che fa per voi