Capitolo 18

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-"Beh... allora facciamo che stasera passo a prenderti verso le 20:00?"

-"Sì, perfetto!" Esclamai sorridente.

-"Mettiti qualcosa di elegante..." Disse Adam facendomi intendere che sarebbe stata una di quelle serate raffinate.

-"Contaci, a stasera."

-"A stasera." Rispose terminando la chiamata.

Sì, 'quel giorno' era vicino. Il giorno in cui la figura di Derek Lee sarebbe scomparsa dalla mia mente, per dare spazio a quella di Adam, era vicinissimo.

Erano trascorsi circa tre giorni dalla sera in cui il signor Lee si presentò a casa mia, ubriaco fradicio, con i capelli scompigliati, il profumo della sua pelle mischiato a quello dell'alcool... Ci siamo addormentati uno fra le braccia dell'altro. La mattina seguente mi sono ritrovata nel mio letto, coperta dalle calde lenzuola e lui non c'era, ma il suo profumo aveva impregnato i miei vestiti.

Da quel giorno non ho fatto altro che sognare quella presunta Rose, la quale non faceva altro che urlare ed ancora urlare nella mia testa, ribadendomi che Derek fosse solo suo. Alla fine avevo deciso di farmi stare bene quella situazione ed è così che decisi di vedermi con Adam.

-"Allora che ha detto?" Chiese John che nel frattempo aspettava la fine della telefonata.

-"Che stasera mi devo far trovare pronta per le 20:00 con un bel vestito elegante."

-"Fantastico! Ma mancano solo due ore, vado subito a prepararti un bagno caldo." Disse, salendo velocemente le scale.

Io, intanto, finii di bere la mia tazza di caffè, mentre il silenzio iniziò a regnare intorno a me.
Ed eccoli, quei momenti in cui gli unici rumori che senti sono: il ticchettare dell'orologio, il tuo respiro e poi percepisci un qualcosa, tipo delle fitte, abbattersi nello stomaco. Ti fanno un male cane e l'unico modo per non sentirle è distrarti, anche se è difficile non pensarci. Ci sarebbero modi più semplici ma ormai quel capitolo della mia vita era chiuso; di bere non se ne parlava più.

A distrarmi dai miei pensieri fu John che mi incitava a salire.

Appena entrai nel bagno una nuvola di vapore mi accolse. Accesi la radio che occupò la stanza con una delle ultimi canzoni di Adele.
'Troppo deprimente.' Pensai.
Nella stazione successiva trasmettevano un singolo Justin Biber.
'Orribile!'
Girando ancora trovai una voce francese davvero molto piacevole.
'Perfetto!'
Tolsi i vestiti che avevo indossato quella mattina, per poi immergermi nella vasca piena di acqua calda.
Lavai lentamente le gambe, le cosce, le braccia, il ventre, i seni, il collo ed improvvisamente due mani si materializzarono sulla spugna che stavo utilizzando, mentre quella splendida musica continuava a rimbombare per la stanza. Il tocco di quelle dita era così familiare: dolci e rudi allo stesso tempo, come le mani di un gigante incapace di raccogliere un piccolo e profumato fiore. Queste iniziarono ad accarezzare tutto il mio corpo e la sensazione di beatitudine fu così piacevole che istintivamente chiusi gli occhi e mi lasciai andare. Tracciarono una lunga linea immaginaria che partiva dalla punta dei piedi ed infine arrivava alle labbra. Le schiusi lasciando libero accesso ad un dito che mordicchiavo di tanto in tanto. Anche il sapore di quella pelle era familiare, sapeva di... Derek! Aprii di scatto gli occhi e quelle mani scomparvero.

Stavo sognando?

Qualcuno bussò alla porta.
-"Lana muoviti o finirai per essere in ritardo!"

-"Ora esco!" Gridai di rimando al mio amico.

In radio non si sentiva più quella canzone francese, bensì due uomini che discutevano del tempo.
Ripensai a ciò che era successo pochi attimi prima e raggiunsi una conclusione: stavo impazzendo!
Entrai nella mia camera e trovai un vestito lungo, di color bordeaux che sul corpetto intrecciato, con scollatura a cuore, presentava una serie di piccole gemme. Il tutto abbinato ad un paio di tacchi neri ed un coprispalle del medesimo colore.
Semplicemente perfetto!
Decisi di fare dei boccoli ai miei lunghi capelli e di colorare le labbra di un rosso scuro, mentre dare agli occhi un colpo di matita.

Cold heart || Lana Del Rey [sospeso]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora