I pensieri di Derek si erano insidiati nella mia mente ed io avevo difficoltà nel distinguere i suoi dai miei. Ero confusa, accaldata ed anche eccitata.
Ero ancora spiaccicata alla porta in balia delle sue forti braccia. Le sue labbra non facevano altro che affondare nelle mie con lussuria. Le mie mani tastavano con ardore il suo viso mentre le sue erano intrecciate nei miei capelli. La pura passione aveva preso il sopravvento su di noi.
-"Derek..." Mugugnai senza un motivo ben preciso, avevo semplicemente bisogno di dire il suo nome. Se ci penso bene avrei potuto ripetere il suo nome all'infinito.
-"Bambolina..." Sussurrò anche lui staccandosi dalle mie labbra e schiacciando forte la sua fronte sulla mia.
-"Lasciati andare Derek. Lasciati scivolare tutto addosso. Lascia libera la mente. Molla tutto." Sapevo che dire quelle parole non avrebbero cambiato molto, a lui servivano dimostrazioni, fatti.
Dalle sue labbra sfuggì un sorriso e i suoi occhi, quelle lame più affilate di una sciabola, continuavano a penetrare nella mia anima.
-"Io... io voglio..." Le parole mi morirono in gola.
-"Cosa vuoi?" Mi incitò, riprendendo a baciarmi.
-"Voglio... capirti. Voglio che tu ti apra con me. Voglio... voglio spazzare via questa maledetta malinconia che ti assale. Io ti voglio aiutare Derek." Le parole uscirono lente e, oserei dire, dolci dalla mia bocca. Il vino aveva svolto il suo lavoro una volta entrato in circolazione, tutto ciò che pensavo automaticamente dicevo.
-"E come pensi di fare?" La sua voce era stanca, disse quella frase senza entusiasmo come se l'avesse già ripetuta altre volte.
-"Non lo so... Forse prova a... a... a sfogare tutte le cose che ti porti dentro su di me." Infondo quello che dicevo non aveva senso. Io non sapevo quello di cui aveva bisogno davvero, non sapevo nemmeno quello di cui avevo bisogno io.
Lui rimase per un attimo spiazzato da quelle parole, e come biasimarlo?
-"Smettila di parlare." Disse, spezzando quell'istante di imbarazzo.
Le sue labbra si posarono nuovamente sulle mie, questa volta con una tale dolcezza da farmi sciogliere dentro. Poi la situazione cambiò nuovamente in qualcosa di più profondo.
Derek era così strano, così lunatico, così dolorosamente bello da guardare.-"Voglio giocare ancora bambolina..." Sussurrò.
-"Anch'io." Sì, mi piaceva giocare con lui.
Ed in quel momento, in quel preciso istante, io avrei dovuto dire di no. Sarei dovuta scappare da quella casa. Andare il più lontano possibile da lui era ciò che avrei dovuto fare, invece i piani erano altri. C'era qualcuno che aveva deciso di sconvolgere tutte le carte sul tavolo da gioco della mia vita.
-"A che gioco vuoi giocare Derek?"
-"Al gioco del silenzio." Disse in tono gelido.
Stavamo percorrendo un lungo corridoio ed ad un certo punto lui aprì una porta che conduceva ad una camera da letto: la sua stanza. Era come me l'aspettavo: cupa come la sua anima.
-"Mettiti questa." Disse lanciandomi una maglia.
-"Dove mi spoglio?" Chiesi.
-"Qui." Disse ovvio.
-"Non voglio che tu mi guardi."
-"Hai vergogna? Ti vergogni di me?" Chiese divertito.
Cos'era un altro gioco? E va bene allora!
STAI LEGGENDO
Cold heart || Lana Del Rey [sospeso]
RomantizmElizabeth Woolridge Grant, in arte Lana Del Rey, è una modella, fotomodella e indossatrice di 21 anni: alta, gambe snelle, vita stretta, labbra carnose, naso a punta, occhi dallo sguardo gelido, lunghi capelli corvini... cuore di ghiaccio. È una rag...