La cena prosegue nel più noioso dei modi .
Non parlano altro che d'affari e io mi sento un pesce fuor d' acqua .
Mi ritrovo in un angolo buio e sconosciuto della mia coscienza a pensare cosa staremmo facendo io e Jacopo se ora stessimo insieme .
Immagino i suoi occhi color nocciola che mi osservano mentre io parlo dei miei aspetti su Decameron - che è decisamente il mio romanzo preferito - e ad un tratto le mie labbra unite alle sue ...
Il pensiero svanisce subito .
Perché penso queste cose ? Perché proprio Jacopo !?
Lui per me è solo un amico ... anzi forse una persona con cui condivido degli interessi .
Non immaginavo nemmeno che la mente umana potesse prendersi così tanto gioco di una persona producendo pensieri simili .
"Forse è perché desideri ciò che pensi " mi suggerisce il mio subconscio .
Ammetto che Jacopo mi ha praticamente messa in soggezione , ma non credo di amarlo .
Forse .
-Come vanno gli studi ? - interrompe il flusso della mia immaginazione la voce quasi meccanica del signor Clowford .
Ho capito che la domanda era rivolta a me solo quando tutti gli occhi erano puntati su di me e per qualche secondo è calato nella stanza un silenzio imbarazzante .
- Abbastanza bene - ho risposto convinta - d'altronde studio ciò che mi piace . La letteratura italiana mi ha sempre suscitato una passione indicibile -.
Tento di mostrarmi felice sorridendo .
Eppure non dovrebbe essere così difficile muovere dei muscoli facciali , ma per me lo è tanto da far sembrare la mia faccia paralizzata .
In realtà , ad essere paralizzate sono le mie emozioni , i miei sentimenti : soprattutto la libertà .
- E così sei appassionata di letteratura italiana ? - interviene la signora Clowford .
- Ebbene sì - la informo tentando di restare radiosa - sin da età infantile , signora - .
-Anche a me piace la letteratura italiana - mi spiega la signora Clowford - però preferisco la letteratura inglese - .
- Non si può negare l'eleganza delle parole di Jane Austen , o le impeccabili descrizioni di Dickens , ma non riescono a colpirmi fino al cuore come fanno i testi di Dante - ribatto subito sulla difensiva .
La tensione comincia a farsi strada in ognuno di noi . Riesco a vederlo dai loro occhi imbarazzati , dal colore paonazzo in cui è il volto di mio padre .
Pronta a sdrammatizzare , mia madre torna al discorso precedente .
La serata è passata così per tutto il tempo , finché gli ospiti - da me indesiderati - sono andati via .
Scappo subito in camera mia , quasi correndo su per le scale .
Subito dopo essermi chiusa la porta alle spalle mi spoglio riponendo l'abito di seta bianco nell'armadio e indossando il pigiama .
Non appena sono tra le coperte del mio letto , mi viene in mente che è stata una giornata piuttosto lunga .
E' iniziata con l'incontro inatteso quanto bello con Jacopo - che non riesco a non pensare - ed è terminata con una noiosa cena d'affari con i Clowford .
Con l'uomo che avrà la chiave della gabbia in cui resterò rinchiusa a vita .
Stranamente , durante la cena , mio padre non ha fatto nessun riferimento di me e Johnson . Purtroppo gliene sono grata .
Mi addormento lasciando questi pensieri a fluttuare nel buio della Terra , portando con me gli occhi color nocciola di Jacopo .
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Jacopo
"Sogno, dove sei ora?
Tanto tempo è trascorso
Da quando la luce svanì
Dalla tua fronte d'angelo
Ohimè, ohimè
Eri così lucente e bello!
Non avrei mai creduto che
Il ricordo tuo portasse solo dolore!
La tempesta e i raggi del sole
Il divino crepuscolo estivo
La notte, immobile in un silenzio solenne,
La luna, piena e scintillante e senza nubi,
Una volta tutto si legava a te,
E ora solo una pena indicibile.
Visione perduta! Basta ...
Non puoi più splendere ormai " .
Mi ritrovo a riflettere sulle parole di Emily Brontë nel terrazzo del mio appartamento .
La maniera violenta in cui un sogno svanisce è tremenda , ed ancora più tale è quando realizzi che era solo un sogno , nulla di vero .
L'altra notte ho sognato il cielo stellato di Manchester , dove si trovano i miei genitori .
Io ero li , steso sui prati di campagna poco distanti da casa mia ed ammiravo le stelle cadenti .
Il sogno era così piacevole che credevo fosse realtà , ma proprio quando mi sono chiesto se fosse tutto vero , la visione è scomparsa portandomi alla realtà .
Anche adesso , che mi ritrovo con una tazza di te ormai freddo davanti , con il foglio di una poesia tra le mani , mi chiedo se davvero stamane ho conosciuto una ragazza così bella .
Finalmente una persona che non mi abbia ancora sgobbato al primo minuto e che ha tentato di instaurare un dialogo .
Mi chiedo se è vero che mi abbia chiesto di incontrarci nuovamente giovedì . Mi chiedo se è tutto un sogno . Se quella ragazza dai capelli d'oro e gli occhi azzurri esista .
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SPERO CHE LA STORIA SIA DI VOSTRO INTERESSE !!
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Romanziere 1 (Un amore perduto)
RomanceLa vita di Alice non è una di quelle più felici . Vive in una famiglia aristocratica ove non le è concesso di esprimere il proprio parere tanto meno di ribellarsi alle assurde scelte di vita che suo padre fa prepotentemente al suo posto . E' costret...