(multimedial : Romeo e Giulietta )
Non appena entro in biblioteca mi assale il ricordo del mio incontro con Alice . Il mio imbarazzo , il suo .
Raggiungo lo scaffale e trovo subito il romanzo che mi serve : Romeo e Giulietta di Shakespeare che devo presentare al corso di lettura che seguo all'Università .
M'immergo nella lettura del romanzo e mi ritrovo travolto dalla storia , tanto da perdere la cognizione del tempo .
" Il mio cuore aveva mai amato ? Occhi rinnegatelo perché non ho mai conosciuto la bellezza fino ad ora " .
Questa frase mi colpisce immediatamente , mi fa pensare che neanch'io prima di vedere Alice avevo conosciuto l'amore e avevo visto così tanta bellezza .
Mentre prima mettevo piede in questa biblioteca , ho sperato che la incontrassi nella stessa maniera imprevedibile in cui l'ho incontrata l'altra volta.
Ogni tanto , staccavo gli occhi dal libro per fare una panoramica della biblioteca e vedere se c'era il viso chiaro e limpido di lei .
-Scusatemi , ma dovreste proprio andare via - mi distrae dalla travolgente trama di Romeo e Giulietta una voce femminile -stiamo per chiudere - .
Stacco gli occhi dal romanzo chiudendolo e le sorrido .
Ora la guardo meglio .
É la bibliotecaria . Ha i capelli neri e lunghi , la pelle chiara e gli occhi marroni . Sembra essere sulla mezz'età e mi pare si chiami Smittie.
-D'accordo - sentenzio avviandomi verso l'uscita .
Uscendo dall'edificio noto che il sole sta tramontando e nel cielo sta cominciando ad intravedersi il buio .
Mi dirigo a casa il più in fretta possibile per evitare di camminare al buio .
Quando apro la porta , vengo travolto da un atmosfera calda .
Poso subito la giacca e riemergo nel mondo di Romeo e Giulietta .
Chissà se la mia storia d'amore sarà così difficile . Chissà chi sarà la mia Giulietta . Nei miei sogni , spero che la mia Giulietta sia lei , la donna che mi ha catturato attraverso il suo docile sguardo , i suoi boccoli biondi e la sua passione per i romanzi da me ricambiata .
Durante la trama del romanzo , non nego che nei miei desideri , immagino che i protagonisti fossimo io e Alice , travolti nella stessa storia d'amore .
Forse , se ci buttassimo a capofitto in una storia d'amore non sarebbe tutto rose e fiori , ma ci sarebbero molte lagune .
Le ore scorrono e non mi accorgo che ormai è notte fonda , le strade sono silenziose , le finestre degli appartamenti vicini sono sbarrate e il solito rumoreggiare dei ghiri echeggia per tutta la città .
Decido di andare a letto . Non appena m'infilo sotto le coperte , un'insolita stanchezza trafigge tutto il mio corpo , al punto tale da cadere in un sonno profondo .
-------------------------------------------------------
Alice
- No padre - dico in tono basso - vi ho già detto che preferirei non tenere un ricevimento di fidanzamento prima delle nozze - .
Mio padre diventa rosso , ancora più paonazzo di quanto lo sia normalmente .
- E io ti ho ripetuto e ripetuto che tra due sere ci sarà il ricevimento , che tu lo voglia o no ! - mi urla contro .
Odio i suoi toni da dittatore , quasi mi fanno impazzire e avrei voglia di lanciargli addosso l'intero sevizio da te di ceramica .
Sin da bambina sono sempre sottostata alle decisioni che lui prendeva al posto mio .
Non ho mai frequentato la scuola : lui non voleva che io entrassi in contatto con i miei coetanei , così ha chiamato degli insegnanti che mi impartissero lezioni in privato .
Adesso , da adulta quale credo di essere , mi sento tenuta a prendere da sola le decisioni sulla mia vita , ma so l'impossibilità della situazione .
Mi sta costringendo a sposare un uomo che non amo solo per coalizzare l'economia della nostra famiglia con quella del mio "futuro sposo" .
Proprio adesso , a due settimane dalle nozze combinate , ho conosciuto un ragazzo che mi piacerebbe frequentare . Sembra proprio che il destino si stia prendendo gioco di me !
Jacopo è un ragazzo così simile a me , così bello e mi piacerebbe conoscerlo meglio .
Pensando a Jacopo , mi ricordo che domani ci siamo dati appuntamento in biblioteca , nella tarda mattinata .
Non vedo l'ora di incontrarlo , di vedere i suoi occhi marroni che sprigionano tutta la timidezza che ha nei confronti del mondo intero .
Dopo una discussione , finita con l'ennesima sberla - e con un'ulteriore vittoria da parte di mio padre- salgo in camera mia in lacrime .
Detesto l'idea di rendermi falsa davanti a gente di notevole importanza , di far finta che Johnson sia l'amore della mia vita . Basta , non ce la farò un minuto di più .
Ho capito che un discorso affiatato con mio padre non potrò mai farlo : finisce sempre con lo schiaffeggiarmi .
Guardo la mia immagine riflessa allo specchio .
Ho il volto rigato di lacrime e la guancia dolorante . Mi rendo conto che singhiozzo e ho delle fitte al ventre .
Sono disperata .
Sto attraversando un tunnel dove padroneggia il buio pesto . Non c'è ancora traccia di luce e penso che ce ne vorrà ancora per molto .
Per tranquillizzarmi , prendo il libro di Dickens e inizio a leggerlo .
"Mrs. Gargery era una casalinga molto pulita, ma possedeva un'arte squisita di rendere la sua pulizia più sgradevole e inaccettabile . La pulizia è vicina alla religione , e alcune persone si comportano allo stesso modo con la loro . "
Vengo immediatamente travolta da questa frase . Mi viene in mente l'immagine di mio padre .
François Remillet è visto dallo scenario borghese della società come un uomo impeccabile , con delle vesti da ottimo borghese .
Io , sua figlia , vedo nelle vesti di mio padre un'insopportabile dittatura , un uomo che ha scelto sempre tutto al posto mio . Dagli abiti da indossare all'uomo della mia vita .
Questi pensieri mi fanno capire che è ora di cambiare . La ribellione si fa strada in me maleducatamente .
Dovrò farmi valere , non sposerò Johnson .
Mi addormento con l'adrenalina nelle vene . Sogno una ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri che combatte il male con un'arma imbattibile . La libertà .
STAI LEGGENDO
Romanziere 1 (Un amore perduto)
RomanceLa vita di Alice non è una di quelle più felici . Vive in una famiglia aristocratica ove non le è concesso di esprimere il proprio parere tanto meno di ribellarsi alle assurde scelte di vita che suo padre fa prepotentemente al suo posto . E' costret...