5 ( Alice )

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Rientro in casa sperando di non incontrare i volti inferociti dei miei genitori .

Fortunatamente il salotto è vuoto e corro verso le scale per salire in camera mia .

Mentre mi siedo dietro la scrivania per leggere il romanzo di Dickens che ho preso in prestito in biblioteca , non riesco a non pensare all'incontro inatteso che ho appena avuto .

Jacopo e io sembriamo così simili : abbiamo entrambi una grande passione per la letteratura .

Lui è così solare , divertente e sembra ottimista : insomma è praticamente l'opposto di Johnson Clowford .

Quando penso a Johnson mi viene in mente che stasera lui e la sua famiglia verranno a cena da noi .

Non ho voglia di incontrarlo e soprattutto non ho voglia di far finta di essere d'accordo con le sue opinioni .

Ciò che più mi addolora è il fatto che lo illudo facendogli credere che lo amo , quando in realtà sono costretta a fingere .

Come ho già detto , non ho nulla contro Johnson : è intelligente , colto , ma ha per me idee troppo contorte sulla società odierna .

Sono stata poche ore con Jacopo e mi sono sentita di nuovo la bambina felice e entusiasta di un tempo che giocava con le bambole di stoffa .

Con lui ho molte idee e passioni in comune e mi addolora sapere che una volta sposato Johnson non potrò più vederlo .

Quando l'ho incontrato stamane ho avuto un insieme di sensazioni che non ho mai avuto in vita mia .

Scrutavo il suo sguardo come se fosse l'unica persona in quella biblioteca .

I suoi occhi color nocciola contenevano preoccupazione al momento in cui mi ha scaraventata a terra involontariamente .

Preoccupazione . Nessuno ha mai avuto preoccupazione nei miei confronti in vita mia , neanche i miei genitori .

Se mio padre si preoccupasse di me lascerebbe che fossi io a scegliere la persona con cui passare il resto della mia vita e sposarlo quando vorrei .

Mia madre invece , se avesse preoccupazione per me , non permetterebbe a mio padre di farmi soffrire , di comandare la mia sorte .

Eppure sono convinta che anche lei da giovane sia stata nella stessa situazione in cui mi trovo io attualmente .

Non mi ha mai parlato del suo passato con mio padre : con me non parla mai , però si comprende dalla maniera in cui si è sempre comportata con mio padre .

Spesso ho pensato che la mia nascita non fosse il frutto del loro amore - che ora ne conosco l'inesistenza -  , ma probabilmente per apparire agli occhi di amici e parenti come una normale coppia sposata .

Passo il resto del pomeriggio chiusa in camera mia a leggere e a riflettere sulla mia vita e sull'imminente futuro tormentato che fra non molto sarò costretta a vivere .

Arriva ora di cena presto . Troppo presto .

Dalla finestra noto la luce scomparire sotto una tipica tempesta invernale per dare spazio al buio inquietante della notte .

- Signorina scenda sono arrivati gli ospiti - mi riporta alla realtà la voce intimorita e altrettanto garbata della domestica .

- Grazie - ricambio il tono garbato aggiungendoci un sorriso - dì agli ospiti che sarò tra loro fra cinque minuti - faccio per congedarla .

Quando sono di nuovo sola guardo la mia immagine riflessa allo specchio .

Sono stanca e mi piacerebbe avvolgermi tra le morbide coperte del mio letto che ormai da anni accompagnano il mio sonno , ma non posso .

Mi cambio per la cena indossando un vestito di seta bianco lungo fino alle caviglie , con il colletto che copre tutto il collo e le maniche che arrivano fino al polso .

Decido di inserire nel mio vestiario anche l'anello di diamanti che mi ha regalato mio padre e una collana d'argento .

Prima di scendere do un'altra occhiata allo specchio : sono veramente bella .

Indugio prima di aprire la porta della mia camera e recarmi dagli ospiti .

Quando scendo le scale noto che il signor Clowford , mio padre e Johnson parlano d'affari , mentre mia madre e la signora Clowford chiacchierano delle mode degli ultimi tempi .

- Buonasera - saluto timidamente a tutti quando entro in salotto .

- Ciao cara , da quanto tempo ! - mi viene incontro con un'irrefrenabile eccitazione la signora Clowford abbracciandomi .

Per essere una nobildonna dell'alta borghesia è fin troppo gentile .

Il suo abbraccio caloroso mi coglie alla sprovvista e per un momento immagino come sarebbe la mia vita se lei fosse mia madre .

E'una donna così estroversa , altruista e sempre ottimista .

Il signor Clowford si limita a salutarmi formalmente con un baciamano e il figlio replica lo stesso .

" Il tuo futuro marito volevi dire " mi ricorda il mio subconscio , ma come sempre lo ignoro .

- Come stai ? - mi chiede Johnson . Rispondo con un semplice " bene , grazie " pur sapendo perfettamente che non è affatto vero .

L'osservo meglio e noto il suo abbigliamento .

Indossa una camicia bianca , un papillon e sopra una giacca nera lunga fino alla vita con abbottonati solo i due bottoni centrali .

Ha le guance rosse .

Solo quando i nostri sguardi s'incrociano noto che è in imbarazzo dal leggero luccichio che traspare dai suoi occhi verdi .

Quanto desidero che al suo posto ci fosse Jacopo .

" Perché continui a pensare a Jacopo , di voi resterà solo il ricordo l'uno dell'altra che scomparirà negli anni " fa capolino dalla mia mente il mio subconscio di nuovo .

So che ha ragione , ma per ora non voglio crederci .

Voglio illudermi che possiamo essere amici , che possiamo ridere insieme .

Stamattina ho riscoperto una parte di me che era sotterrata sotto al fango , ho sorriso spontaneamente .

Voglio solo pensare che giovedì lo rivedrò all'appuntamento in biblioteca , che potremmo tornare a parlare dei romanzi che abbiamo letto , che lui mi racconti del suo passato .

Sarà una serata molto lunga , ne sono certa . 


CIAO A TUTTI !! SE VI PIACE LA STORIA VOTATE E COMMENTATE SOTTO ESPRIMENDO IL VOSTRO PARERE :)

SPERO CHE LA STORIA VI STIA PIACENDO ! 

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Romanziere 1 (Un amore perduto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora