16 (Alice)

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Quando arrivo alle scale , un nodo al petto si stringe provocandomi delle fitte lancinanti che si perdono sino alla gola .

Circa centinaia di parenti lontani e soci d'affari dei miei genitori -tra cui i Clowford- hanno gli occhi puntati su di me .

Sono in imbarazzo . Continuo a camminare ,  percorrendo la discesa delle scale .

Davanti ai miei occhi c'è Johnson , con indosso un impeccabile smoking  . Dal suo sguardo , non riesco a decifrare se è felice o in imbarazzo . 

Mi costringo a sorridere alle persone che mi fissano , mentre continuo a camminare lentamente .

Quando arrivo davanti a Johnson , mi avvicino al suo viso , aspettando che mi baci .

Notando che non si muove di un millimetro , avvicino le mie labbra alle sue , fino a quando si sfiorano.

Per rendere più piacevole il momento , immagino che a baciarmi sia Jacopo , con il suo respiro caldo e rassicurante .

Gli invitati cominciano ad applaudire freneticamente , commentando tra di loro il momento .

Non potrebbero immaginare ciò che sento . 

Dopo pochi secondi mi stacco dall'uomo che sposerò e mi avvio tra i pochi invitati che conosco  ,per salutarli .

Come immaginavo , sento i soliti commenti falsi , come " Siete la coppia più innamorata che abbia mai visto" od addirittura "Quando vi ho visto insieme , mi sono emozionato " .

Siamo a pressappoco all'inizio e già mi sento disgustata , nauseata .

Sono certa che , se solo potessi avere il potere di volare , scapperei nel cielo aperto come un uccello libero , ma dato che non sono in grado di volare , lascio che la mia immaginazione vada oltre che alla realtà .

M'immagino libera come un'aquila , indecisa su quale direzione continuare il volo ... Libera .

- Alice - sento la voce di mio padre chiamarmi insistentemente , come se avesse ripetuto il mio nome più volte .

Mi accordo di avere gli occhi chiusi solo nel momento in cui li apro . 

La sala è nel caos : la musica di sottofondo è diffusa nell'atmosfera e gli invitati che chiacchierano tra loro di affari od altro con un cocktail pieno tra le mani .

Rivolgo il mio sguardo su mio padre . 

Al suo fianco è presente un uomo vecchio , con una barba bianca incolta e con un ridicolo smoking rosso . E' irlandese .

- Ti presento il signor Eidenroff - annuncia mio padre - Signor Eidenroff , le presento mia figlia Alice - .

- Piacere - mi porge la mano , che io stringo , ricambiando il saluto . Dall'accento , confermo il mio sospetto sulla sua provenienza .

- Tuo padre mi ha parlato molto bene di te ... - Santo Cielo , adesso ricominciamo ! - Mi ha detto che sei un'appassionata di letteratura italiana .-

- Sì , signor Eidenroff - confermo - Per me , leggere libri come Decameron è pura passione , sin da quand'ero bambina leggo opere di letteratura italiana - .

Il vecchio sembra poco interessato al mio approccio con la letteratura , così mi affretto ai saluti .

- E' stato un piacere conoscerti , Alice - mi ha intimato formalmente .

- Il piacere è stato mio - ho risposto con il più falso di tutti i sorrisi - Spero di rincontrarla in ulteriori eventi - . 

Mi congedo dalla noiosa conversazione tra mio padre e il signor Eidenroff . 

Romanziere 1 (Un amore perduto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora