...e decisioni

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DRACO P. O. V.

"Perché?"

Rimango in silenzio per un po' dopo che Potter ha pronunciato quella singola parola.

Nemmeno io so perché mi sono comportato così.. lasciandomi andare ad un istinto tanto potente quanto inspiegabile...

Vorrei avere delle risposte chiare da dargli ma, a dire il vero, non le ho neanche per me..

In questo periodo trascorso con lui mi sono reso conto di molti aspetti della sua personalità che nemmeno sapevo esistessero e mi sono accorto di provare dei sentimenti mai provati prima.

Decido di essere sincero con lui, dopotutto mi ha accolto in casa sua e ora anche nel suo letto, mi ha dato una possibilità di redimermi che altri non avrebbero nemmeno sognato di concedermi, insomma glielo devo.

"Sarò sincero con te Potter... non so perché mi sto comportando così.. con te sto bene, posso essere me stesso, sfogarmi e so che tu non te la prendi.
In questi giorni ho agito d'istinto ma non mi pento delle mie decisioni, anche perché, a mio parere, hanno portato a qualcosa di buono.
Ultimamente mi stai facendo provare emozioni che non ho mai conosciuto e che, sinceramente, un po' mi spaventano..ma non scapperò.
Ho intenzione di affrontare questa cosa e di capire che diamine mi sta succedendo."

Finito il mio monologo, non pensavo nemmeno di avere tutto questo coraggio, mi zittisco e mi giro a guardare Potter in attesa di una sua risposta.

Lui ha gli occhi chiusi e il respiro leggermente affannoso, come se stesse elaborando quello che ha appena sentito, ma non parla e la cosa mi innervosisce.

Poi, senza alcun preavviso, riapre gli occhi e si alza dal letto, sedendosi sul bordo e dandomi le spalle.

Sono preoccupato dal suo silenzio e ho paura di essermi sbilanciato troppo e troppo presto.

Mi sollevo anche io e, girandomi dall'altra parte, cerco di darmi una sistemata per poi avviarmi verso la mia camera.

Poi, nel silenzio pesante che si è venuto a creare, lo sento alzarsi e mi blocco.

Poi parla...

"Non mi aspettavo una reazione del genere da te... Ti ho sempre visto come il classico ragazzo bello, stronzo e figlio di papà... Non ho mai provato a conoscerti meglio.

Ma ora mi rendo conto che per tutti questi anni ho completamente sbagliato con te.

Non avrei mai dovuto giudicarti dalle apparenze ma avevo paura di perdere i miei amici, di perdere la stima delle persone a me care... E comunque devo ammettere che il tuo atteggiamento nei miei confronti non mi spingeva certo ad avvicinarmi a te.

Ho colto al volo l'occasione del tuo processo per averti più vicino e capire che persona si cela dietro la maschera che porti in pubblico.

Speravo succedesse quello che è accaduto stanotte ma, lo ammetto, non me lo aspettavo così presto... "

Si interrompe, guardandomi con un sorriso timido, grattandosi nervoso la nuca in attesa di una mia replica.

In tutta sincerità non so cosa dire e, automaticamente, lo imito grattandomi la nuca come lui e cercando di riflettere su come rispondergli.

Lo vedo avvicinarsi, continuando a fissarmi, e decido che in questo momento le parole sono l'ultima cosa di cui entrambi abbiamo bisogno, così agisco..

Lo prendo per mano e lo avvicino a me, stringendo il suo corpo caldo contro al mio, e lo bacio dolcemente sentendolo sciogliersi tra le mie braccia.

Con dolcezza, cerco di approfondire il bacio e qualcosa di indefinito, all'altezza del cuore, fa un salto di gioia quando lo sento rispondere al contatto.

Si appoggia contro di me con tutto il corpo e con movimenti spasmodici, come se avesse paura di vedermi allontanare, si aggrappa alla mia maglia.

Io lo stringo ancora di più a me e mi stacco dalle sue labbra per riprendere fiato.

Poi, invece di tornare alla sua bocca, come probabilmente lui si aspettava visto che si è allungato verso la mia, scendo sul suo collo cominciando con piccoli baci e morsi fino a farlo gemere al mio orecchio.

Sento il suo respiro accelerato e, capendo che gli piace parecchio, comincio a dare morsi più decisi, fino a lasciargli un leggero segno alla base del collo.

Guardo soddisfatto il mio lavoro, poi torno a baciare quelle labbra che ormai sono una calamita per me.

Poi improvvisamente, senza sapere da dove sia arrivato, mi colpisce il pensiero che io sono l'ultimo dei Malfoy in grado di generare una discendenza che, ovviamente, non potrà esistere se dovessi innamorarmi di Potter...

Rallento un attimo il ritmo del bacio poi, con rabbia, scaccio il pensiero e riprendo a baciarlo con più foga di prima, quasi con disperazione.

In questo momento sto vivendo sensazioni indescrivibili e non intendo farmelo rovinare dalla mia educazione Malfoy che, tra parentesi, mi è stata imposta.

Improvvisamente cadiamo entrambi sul materasso e ci stacchiamo un secondo per capire cosa sia successo... Nella foga del bacio ci siamo piano piano spostati e le ginocchia di Potter hanno sbattuto contro al letto facendoci crollare insieme..

Lo smarrimento non dura molto e riprendiamo quasi subito da dove ci siamo interrotti, con ancora più voglia di prima..

Non so da dove mi venga, ma decido che non ne ho abbastanza e inizio a spogliami e a spogliarlo..

Lui si ferma un momento a guardarmi poi, con mia grande sorpresa e felicità, pronuncia una semplice frase che mi fa esplodere il cuore.

"Sono tuo!"

Guerra e amore in corsiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora