DRACO P.O.V.
Sono dieci minuti che mi sto aggirando per casa come se non potessi trovare pace...
Non capisco la natura della mia ansia, eppure va tutto a meraviglia!
Il lavoro procede bene; la mia vita, adesso che sto con Potter, va decisamente a gonfie vele; stiamo per partire per una meritata vacanza dopo sei mesi di lavoro abbastanza intensi.
Cosa potrebbe mai andare storto?! Niente...
Eppure non riesco a calmarmi!
In questi casi l'unica cosa che mi aiuta è una bella tazza di thè bollente che in genere mi calma i nervi come se prendessi una pozione soporifera.
Mi dirigo in cucina e poco dopo sono seduto al bancone con una bella tazza bollente tra le mani e che sembra fare il suo effetto già solo con la sua presenza.
Dopo averne bevuto un po' comincio a sentirmi più tranquillo e ad avere le idee più chiare, e capisco che la mia ansia è legata ad una cosa sola, per di più nemmeno lontanamente collegata a tutto il resto a cui avevo pensato continuamente...
Sono terrorizzato all'idea di prendere l'aereo!!
Intendiamoci...non ho paura di volare; a Quidditch ero anche piuttosto bravo, anche se non quanto Potter purtroppo, e non ho paura delle altezze.
Ma in quei casi volavo con un manico di scopa tra le mani...avevo il controllo della situazione!
Stavolta mi devo affidare ad altre persone, Babbani per giunta, per arrivare sano e salvo a destinazione; e non ho nemmeno modo di portare con me il mio manico di scopa in caso di necessità.
Avevo proposto a Harry di recarci là con una Smaterializzazione congiunta ma per mia sfortuna nemmeno Harry c'è mai stato quindi si corre il rischio concreto di finire dall'altra parte del mondo.
Zanzibar...
Ne ho sentito parlare da qualche compagno di scuola che raccontava agli amici come aveva passato l'estate ma non ci avevo mai pensato troppo.
Adesso invece mi incuriosisce, anche per quello che può succedere tra noi in quelle due settimane.
Harry adesso non è nemmeno a casa, è in agenzia a terminare di saldare il conto per il pacchetto della vacanza in programma, quindi non posso neanche sfogarmi come vorrei.
Ha voluto pagare tutto lui...Non ha voluto sentire ragioni quando gli ho offerto di pagare la mia parte.
Si è imputato così tanto che ho rinunciato per non farlo arrabbiare.
Avevo paura di farlo veramente infuriare, aveva quella scintilla negli occhi che gli ho visto solo prima di una partita di Quidditch.
In quei momenti non ascolta nessuno e non c'è niente che può fermarlo, semplicemente va avanti per la sua strada incurante degli ostacoli e delle difficoltà che possono nascere.
Anche con me sta facendo così, me ne rendo conto sempre di più con il passare del tempo.
Lui vuole davvero costruire qualcosa con me, e ovviamente anche io, e nessun pregiudizio o rivalità tra Case potrà farlo desistere dal suo obiettivo.
A questo pensiero un sorriso mi illumina il volto ed è così che mi trova Harry al suo rientro: seduto al bancone della sua cucina, con una tazza di thè vuota in mano e un sorriso ebete stampato in faccia.
"Ehi! Tutto bene? Come mai quella faccia? È successo qualcosa mentre ero via?"
"Non proprio...stavo pensando.."
"A cosa?"
"A noi due...a quello che è successo e sta succedendo...al fatto che finalmente ho trovato un posto in cui stare e una persona con cui stare e con cui sto bene...alle nostre vacanze...A tante altre cose..."
Mi guarda in silenzio per qualche secondo, poi lo vedo attraversare velocemente la distanza che ci separa e incollare le labbra sulle mie, come se non avesse aspettato altro per tutta la giornata, e forse è proprio così.
Almeno per me sicuramente.
Rispondo al suo bacio con forza, come per imprimermi bene in mente il suo sapore, ma si stacca quasi subito, con mio enorme disappunto, e mi mette in mano un pacchetto lungo e sottile, di un bel blu scuro.
Lo guardo per un attimo negli occhi poi realizzo cosa ho tra le mani e mi concentro su di esso.
Sono i biglietti aerei, andata e ritorno, e mentre li guardo sento nuovamente la paura assalirmi e il respiro accelerare.
Mi impongono di tenere gli occhi bassi per non rendere evidente la mia disperazione ma ovviamente Harry se ne accorge.
"Ehi! Che hai?? Tutto bene? Ho fatto qualcosa che non va? Non ti piace il posto? Eppure mi sembrava perfetto!! Dimmi qualcosa per favore!!"
Mi rendo conto che la mia ansia sta contagiando anche lui e che devo assolutamente spiegargli cosa mi sta succedendo, altrimenti rischio di rovinare tutta la vacanza, e forse il nostro rapporto, prima ancora di iniziarla.
"No, no tranquillo!! Tu non hai sbagliato niente! Sono io che ho qualcosa che non va!" - mi guarda interrogativo, quindi mi affretto a continuare la mia spiegazione, - vedi...ho una confessione da farti e riguarda proprio questa vacanza in effetti; ci stavo pensando oggi pomeriggio mentre eri via ed è per questo che mi sono preparato il thè...io, ecco...ho paura di prendere l'aereo!!"
Li dico tutto d'un fiato, per non perdere il coraggio, poi abbasso gli occhi per la vergogna...
Per qualche secondo non sento niente poi un suono strano si diffonde in cucina, come un singhiozzo e un colpo di tosse insieme, così alzo gli occhi per capirne l'origine e vedo Harry con dipinta in volto la classica espressione di chi tenta di non ridere.
Non dura molto però, e nel momento in cui i nostri sguardi si incrociano lui cede e scoppia a ridere come un bambino, mentre io arrossisco e nascondo la testa sotto le braccia.
Gli occorrono quasi dieci minuti per smettere di ridere; tempo che io sfrutto per inventare vari sistemi di tortura da usare contro di lui, soprattutto a letto dove so che è più vulnerabile.
Appena si riprende abbastanza da riuscire a parlare sento che si avvicina e mi appoggia le mani sulle spalle, iniziando un massaggio che riesce miracolosamente a calmarmi.
"Scusa se sono scoppiato a ridere in quel modo ma sono rimasto davvero spiazzato da una confessione del genere...Non me l'aspettavo da uno che mi ha dato del filo da torcere a Quidditch...l'unico cercatore con cui ho dovuto lottare per il Boccino D'oro...non immaginavo nemmeno lontanamente una cosa simile...ma come mai questa paura?"
Lo vedo seriamente dispiaciuto e interessato alla cosa per cui abbandono almeno per il momento, e solo in parte, i miei progetti di vendetta per spiegargli chiaramente i motivi della mia ansia, incoraggiato anche dai suoi complimenti sul mio modo di volare.
"È più il fatto di dipendere da altri, che per il mezzo di trasporto in sé, a spaventarmi.
Sai che non ho paura di volare, ma con un manico di scopa è diverso; in quel caso ho in mano la situazione, comando io, mentre nel caso di un mezzo babbano non sono io ad avere il controllo e mi devo affidare ad altre persone.
Ecco cosa mi spaventa tanto..."
Harry non ha mai staccato i suoi occhi dai miei mentre parlavo, per farmi capire che è seriamente interessato a ciò che dico e prima di rispondere vedo chiaramente che pensa alle parole giuste da dire.
"In effetti ti capisco, anche io la prima volta avevo molta paura e non ero molto convinto che quei cosi potessero davvero rimanere in aria senza precipitare.
Poi un giorno mi sono detto che non potevo lasciarmi vincere dalla paura e ho preso un volo per una località abbastanza vicina, solo per provare; e da lì mi sono reso conto che dopotutto era quasi piacevole, a parte i momenti di decollo e atterraggio in cui l'aereo tende a tremare un po' per via dei motori su di giri...ma una volta in volo non ti accorgi più di niente e vedi il mondo sotto di te così piccolo che sembra una casa per bambole."
"Sei davvero sicuro che non succederà niente?"
"Sicurissimo! E comunque posso tenerti la mano tutto il tempo del volo se vuoi...dopotutto sono solo 12 ore di viaggio..." mi dice con un ghigno da vero serpeverde stampato in faccia che questa volta fa scoppiare a ridere me, con Harry che mi segue a ruota.
"Comunque, tornando seri per un attimo. Come sono messi i bagagli? Sei riuscito a sistemare tutto?"
"Si è tutto pronto. Resta solo un'ultima cosa da fare..." rispondo, mentre un sorriso furbo si allarga sul mio viso e mi dirigo in camera da letto.
Lo vedo seriamente preoccupato ma mi segue e nel momento in cui varca la soglia lo spingo sul letto e monto a cavalcioni sul suo bacino.
Mi guarda un attimo spaesato dalla sua posizione poi appoggia le mani sui miei fianchi e comincia ad accarezzare la mia pelle sotto la maglietta.
"Vuoi per caso una dose extra di calmante prima del volo?"
"Assolutamente sì..." ribatto cominciando a muovermi anche se siamo ancora completamente vestiti.
In risposta al mio movimento chiude gli occhi e inarca la schiena, aumentando così la frizione tra i nostri corpi.
Non so bene come sia successo, ma ci ritroviamo, in breve, completamente nudi, ed eccitati, l'uno nelle braccia dell'altro.
"Se questo è quello che mi aspetta tutte le volte che ci capiterà di prendere un volo, allora non voglio più uscire dall'aeroporto,!"
"Ma potresti perderti tutto il divertimento una volta fuori da lì..." mi sussurra malizioso mordicchiandomi un lobo e mandando, in questo modo, il mio cervello in orbita.
Decido allora di mettere in pratica qualcuna delle torture che avevo ideato in cucina.
Mi alzo all'improvviso dal letto, lasciando Harry alquanto sconcertato, e mi dirigo verso uno dei cassettoni.
Sento che cerca di sbirciare ma confido che il panorama che gli sto offrendo sia una distrazione sufficiente a farlo desistere.
Torno infine verso il letto con gli oggetti che cercavo: quattro cravatte, tra mie e sue, e una delle mie mascherine per la notte (si, so benissimo di essere una prima donna!).
È preoccupato, lo vedo, ma anche eccitato da ciò che sto facendo e non oppone resistenza quando inizio a legarlo al letto, con gambe e braccia divaricate, e gli metto la maschera sugli occhi.
"Quale fantastica idea ti sta ronzando in quella mente da Serpe?"
"Oh, non ti preoccupare, caro il mio Grifone...ti prometto che ti godrai ogni secondo!"
Detto questo comincio ad accarezzare ogni centimetro di quella pelle bruna e piena delle cicatrici dovute alla guerra contro il Signore Oscuro.
Sogghigno, abbastanza forte da farmi sentire, rendendomi conto dell'effetto che gli fa tutto questo..
Non riesce nemmeno a riprendere fiato e a stare fermo per più di qualche secondo!
E lo sto soltanto sfiorando! Non oso immaginare quando deciderò di fare qualcosa di più...
Sempre sorridendo, scendo finalmente sulla sua zona intima, stando comunque attento a non sfiorare la sua virilità, per continuare a torturarlo ancora per un po'.
"Draco! Dannazione! Maledetto furetto!!", è tutto quello che riesce a dire in questo momento e io mi sto divertendo un mondo!!
Sono comunque al limite anche io quindi decido finalmente di passare al sodo e, senza nessun preavviso, ingoio, per quanto mi è possibile, la sua asta, ora completamente rigida e gonfia.
Sembra quasi che Harry venga attraversato da una scossa elettrica a giudicare dal modo si sollevarsi improvviso del suo bacino, in risposta alla mia azione.
So benissimo che vedere ciò che sto facendo potrebbe essere la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso per cui, con un veloce movimento, gli sfilo la mascherina lasciandolo comunque legato.
Sbatte le palpebre confuso per qualche secondo, poi la sua mente realizza cosa sta succedendo e, con poche spinte da parte sua e un paio di affondi da parte mia, lo sento svuotarsi nella mia bocca e lo vedo poi accasciarsi, completamente esausto, sul letto.
Lascio che si riprenda e nel frattempo lo slego per farlo rilassare.
"Caspita! Ma non ero io quello che doveva farti rilassare? Credo che i ruoli si siano invertiti..."
"No, no. Hai fatto il tuo dovere...già il fatto di averti in mio potere ha un effetto calmante incredibile. Poi lo spettacolo che mi hai offerto è stato impagabile!"
"Ma adesso tocca a te!" ribatte allungando una mano verso di me ma lo fermo subito, accennando alla macchia biancastra sulle lenzuola.
"Mi dispiace per la macchia...ma eri così eccitante che non ho avuto nemmeno bisogno di toccarmi..." arrossisco mentre lo dico ma lui non fa commenti e si limita ad abbracciarmi stretto accarezzandomi con delicatezza la schiena.
"Dormiamo un po' adesso. Voglio che tu stia bene attento domani, voglio che ti godi tutto"!
Annuisco, già mezzo addormentato, poi lo abbraccio più stretto e mi lascio prendere da Morfeo.***************************
Sono tornata!!! Draco che vola in aereo...Come minimo stritolerà la mano al povero Harry...
Zanzibar..posto da sogno in cui probabilmente io non riuscirò mai ad andare..Buon viaggio ragazzi!! E mandatemi una cartolina!!!
D: si certo...ci facciamo fare una foto molto particolare poi te la mandiamo!!!
H: maledizione amore!! Doveva essere una sorpresa!!
D: Ops!!!!
Au: O///O non mi staccherò dalla cassetta della posta!!!
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Guerra e amore in corsia
FanfictionDraco ne ha combinata un'altra delle sue..e ora si ritrova a scontare la sua pena in un ospedale Babbano con Harry come guida... Nuovi sentimenti, vecchi pregiudizi...si prospettano fuochi d'artificio!!