Capitolo 16

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-Questa scuola mi ha già scocciato,la cartella è sempre più pesante-dico sbuffando
-Vuoi darla a me?-chiede il moro allungando una mano
-Eh,non mi dispiace-dico porgendogli la cartella

Mi accompagna a casa,mi ridà la cartella e mi lascia un bacio in guancia,che poi morde
Sbuffo facendolo ridere,e poi va via
É finita già una settimana di scuola,per fortuna
Busso e viene ad aprimi mia madre

-Ciao mà,che si mangiaa?-dico gettandomi sul divano
-Ciao tesoro,oggi si mangia pasta e fagioli-

Sbuffo,perché sa che mi piacciono poco
É stato mio fratello che mi ha costretto ad assaggiarli qualche anno fa,lui ne va matto

-Vai a posare la cartella in camera,su-
-Vabeneee-

Mi alzo dal divano e vado al piano di sopra in camera mia
Poso la cartella e mi getto sul divano
Fisso una foto che ho attaccata all'armadio di me e mio fratello,litigavamo ogni due per tre,ma mi manca un casino

-Ti sono mancato?-

Sento una voce che deriva dall'armadio,ma non capisco chi sia,in realtà ho più paura che curiosità
Si apre la porta dell'armadio e una figura maschile mi si presenta avanti
Salto in piedi sul letto,sbalordita

-Luca?-
-Eh si,sono io,dai su abbracciami-
-Cosa ci fai quaa?-dico correndo ad abbracciarlo
-Il tuo fratellone é venuto a trovarti-
-Dio quanto mi sei mancatoo-dico staccandomi dall'abbraccio
-Pure tu piccolina-

Scendiamo giù a mangiare,ecco perché pasta e fagioli,mamma li cucina pochissimo,perché appunto sa che non ci vado dietro
Sono così euforica per l'arrivo di mio fratello,erano due anni che non lo vedevo,é diventato ancora più alto
Risaliamo in camera dopo aver mangiato,e ci gettiamo sui nostri letti

-Dai,raccontami-dice lui
-Di cosa?-chiedo sorridendo
-Il ragazzo che ti ha accompagnato-
-Aah,é un amico-
-Eh si,un amico-
-Eh,un amico-dico tirandogli un cuscino
-Sicura?O gli devo spezzare le gambe?-chiede ridendo
-Vabene,in realtà non lo so cosa siamo-
-Aah,l'amoreee-
-Stupido,dai e a te?Come va li a Londra?-
-Bene,in parte-
-In parte sarebbe scuola o amore?-dico ridendo
-Scuola,scuola,l'amore va più che bene-
-Ooh,voglio conoscerla-
-Tra un po' la conoscerai-
-Davvero?Sta qui a Napoli?-chiedo spalancando gli occhi
-Ehm no,mamma non ti ha detto...?-
-Mamma non mi ha detto proprio niente,che succede?-
-Quindi non ti ha detto che domani partiamo?-

Rimasi in silenzio,stringendo ancora di più il cuscino che avevo sulla pancia.

-Partiamo per Londra?E cosa ci andiamo a fare?-chiedo serrando i denti
-Non lo so,qualche settimana fa mamma mi ha detto che voleva venire qui a Londra con te,per non so quanto tempo,ma non mi ha detto perché-
-Cosa cazzo ci andiamo a fare?Io qua ho Martina,Alessandro,Daniele,Stash,ho la scuola,io ho la mia vita qua.-
-Sara,non so perché,chiedi a lei-
-Perfetto-

Scendo al piano di sotto da mia madre,prendo un po' di coraggio e parlo

-Mamma,cosa ci andiamo a fare a Londra?-
-Ah,vedo che Luca te l'ha detto-
-Si,che ci andiamo a fare?-
-Sara...sai che ci manca una figura maschile,siamo solo noi due qua,Luca qui non ci puo' venire,ha scuola,quindi siamo noi che dobbiamo andare da lui-
-Anche io ho scuola qui,ho degli amici,perché devo abbandonare tutto per venire con te?-
-Hai 17 anni,non posso lasciarti qua da sola-
-E chi te lo dice che sono da sola,posso restare da Martina-
-Sara basta,domani si parte e basta.-

Risalgo in camera,sbattendo la porta,mi getto accanto a Luca

-Non ne ha voluto sapere niente,vero?-chiede stringendomi
-No,ma io non voglio lasciare quello che ho.-
-Lo so...ma lo sai che a mamma manca papà,gli manca una figura maschile su cui contare,gli sono rimasto solo io-
-Anche a me manca un botto papà,ma non voglio nemmeno abbandonare la mia vita per venire a Londra-dico mentre una lacrima incornicia il mio viso
-Peró non piangere,noi domani partiamo,vedrai che starete poco tempo lì.-dice asciugandomi la lacrima
-Ma sai qual'é la cosa che mi fa più rabbia?-
-Quale?-
-Il fatto che me lo abbia detto il giorno prima di partire,io ho delle persone a cui voglio un casino di bene,e non posso lasciarli così sue due piedi.-
-Dai,chiama Martina e digli di venire qui-dice porgendomi il telefono
-Il fatto é che non ho solo lei...-
-Allora chiama il tuo "amico"-dice continuando a porgermi il telefono

Afferro il telefono e digito il numero di Alessandro

"Ale,dobbiamo vederci"
"Oi certo,tra una mezz'ora ti va bene?"
"Si si,ti alla gelateria"

Stacco e ridó il cellulare a Luca,che sorride,quasi malizioso

-Ti accompagno io,devo conoscerlo-dice ridendo
-Vabenee-

Sbuffo e vado a vestirmi,leggins nero e felpa dello stesso colore
Prendo gli anfibi neri,una spazzolata ai capelli e un po' di matita

-Colorata mi dicono-dice facendomi girare
-Dai stupido,andiamo-

Scendiamo,e mi accompagna alla gelateria,aspettiamo Ale cinque minuti
Mi abbraccia,e poi squadra mio fratello da capo a piedi

-Se mi guardi un altro po' sparisco dai vestiti-dice ironico mio fratello
-Ale,lui é mio fratello..-
-Ah,quello di Londraa-dice stringendogli la mano
-Si,piacere Luca-dice ricambiando la stretta
-Bene,ora che lo hai conosciuto puoi pure andare via-dico ridendo e spingendolo via
-Aspetta,se provi a fargli del male ti spezzo le gambe.-
-Vabene,vai via su-

Lo saluto,e poi mi avvento tra le braccia di Ale

-Come mai hai voluto vedermi?-chiede

《Prendimi e crescimi||AF||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora