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Mi sveglio e vedo che sono le dieci di mattina, la camera é piena di luce che entra dalle finestre, mi rigiro nel letto un paio di volte prima di decidermi ad alzarmi, appena posso i miei piedi caldi sul pavimento freddo vengo pervasa dai brividi.

Al pensiero di quello che é successo ieri mi sento ancora male e mi vien da piangere, ma devo fare finte che non sia successo nulla, devo essere forte, anche perché piangendo non si risolve nulla.

"Giorno" dico a Dylan appena entro in cucina, lui é a tavola con una ciotola di cereali e i capelli tutti spettinati

"Giorno" risponde mangiucchiando

"Oddio hai una faccia orribile!" esclama appena mi vede

"Ha ha, come sei simpatico" rispondo io in modo ironico e guardandolo male mentre verso i cereali in una tazza con latte

"Che hai fatto? Si vede che hai pianto" dice con voce più dolce

"Nulla" non ho vaglia di raccontare a mio fratello che ieri sera uno aveva intenzione di stuprarmi

"Se ti ha fatto qualcosa Cameron ci penso io a ucciderlo" dice con voce minacciosa

"No, stai tranquillo lui non centra, non mi é successo nulla di grave, seriamente" rispondo guardandolo negli occhi

"Ok, comunque oggi papà e mamma non ci sono a casa, sono andati dai nonni" mi avverte uscendo dalla cucina per andare in sala a guardare la TV come al suo solito.

Appena finisco di fare colazione mi dirigo in camera e inizio a fare i compiti per domani che é lunedì, dopo circa un'ora di studio decido di farmi una doccia, apro l'armadio e prendo un reggiseno e un paio di mutande.

Entro nella doccia e l'acqua calda é come se mandasse via tutti i miei problemi, inizio a canticchiare e a rilassarmi sotto il getto della sistola, poi esco dalla doccia mi asciugo e metto l'intimo.

Corro in camera mia, apro la porta e la richiudo alle mie spalle, subito sento esclamare "porca troia!" mi volto e vedo Cameron che si copre i punti bassi bestemmiando, e faccio un grido per lo spavento

"Esci subito" grido io indicando la porta

"No" risponde con un sorrisetto stampato in volto

"Sei un cretino" dico e mi dirigo verso l'armadio, decido di mettere una maglietta nera un po larga e un paio di pantaloncini bianchi

"Dovrei presentrmi più spesso senza preavviso se ho l'occasione di vederti mezza nuda" dice sdraiandosi sul letto e io gli faccio un gestaccio

"Comunque come stai?" mi chiede con voce seria

"Insomma, stanotte non ho dormito" sono stata tutto il tempo a pensare alle mani di quel lurido sul mio corpo e continuavo a piangere

"Vieni qui" dice aprendo le braccia e io mi ci fiondo, amo sentirmi protetta e amo il suo profumo che é un misto tra menta e vaniglia

"Che vuoi fare oggi" mi chiede, non ho voglia di uscire, preferisco rilassarmi a casa

"Che ne dici se restiamo a casa, tanto oggi i miei non ci sono"

"Va bene"

"E comunque come hai fatto ad entrare in camera mia" chiedo con voce un po infastidita

"Mi ha fatto entrare tuo fratello" già......che cretina!

Restiamo a fissare il soffitto in silenzio distesi sul letto ho tremila pensieri per la testa e stranamente Cam é troppo silenzioso

"A che stai pensando?" gli chiedo

Stravolgimi il domaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora